Salute

Olio di palma e di semi nel latte artificiale per neonati proprio no!

Nel latte artificiale vengono utilizzati i seguenti prodotti: olio di palma, olio di colza, olio di cocco, olio di semi di girasole... L'olio d'oliva proprio mai. Perchè dare oli che non appartengono alla ben nota dieta mediterranea?

30 settembre 2016 | Francesca Gonnelli

Ci siamo mai chiesti cosa facciamo mangiare ai nostri figli nei primi mesi di vita? Mi riferisco a quei neonati che non hanno ovviamente la possibilità di nutrirsi con il latte materno ma che devono crescere alimentandosi con un latte per l’infanzia.

E’ corretto ed importante interrogarsi su cosa quotidianamente proponiamo a tavola ai nostri figli più grandi ed è giusto controllare quali ingredienti vengono utilizzati nei cibi che tutti noi acquistiamo ogni giorno. Ed è stata proprio l’Unione Europea ad incentivare la crescita di consumatori attenti ed informati grazie all’entrata in vigore del regolamento n. 1169/2011. Ed il pensiero corre, ovviamente, all’ormai nota vicenda del famigerato olio di palma che la maggioranza delle aziende alimentari ha deciso di eliminare dalla lista degli ingredienti reclamizzando questa decisione a gran voce come una scelta di “benessere” e miglior salute per il consumatore.

Con una figlia di pochi mesi ho avuto occasione di fermarmi a leggere il contenuto del cosiddetto latte artificiale e con mio enorme stupore ho scoperto che, nell’ambito degli oli vegetali, vengono utilizzati i seguenti prodotti: olio di palma (anche qui!), olio di colza, olio di cocco, olio di semi di girasole, etc.

Dell’olio extra vergine di oliva neanche un accenno! Eppure, se non sbaglio, proprio l’olio extra vergine di oliva viene considerato un alimento che molto si avvicina alla composizione del latte materno.

Eppure non è usato neanche in minima parte nella preparazione del latte artificiale. Sembra un paradosso ma è così.

Quindi i neonati, già dal primo giorno di vita, devono nutrirsi con un latte arricchito con questi oli e sinceramente sarei curiosa di conoscere il livello di qualità degli altri ingredienti presenti. L’aspetto singolare è che negli anni si sono succedute varie polemiche sull’elevato costo del latte artificiale pur essendo un alimento del quale non si può fare a meno. E proprio per questo non capisco perché, con un tale prezzo, l’olio extra vergine di oliva non sia già stato ampiamente utilizzato considerando: 1. chi è il consumatore finale 2. che quel latte è l’unico nutrimento disponibile sul mercato e 3. che deve essere necessariamente utilizzato per più volte al giorno, tutti i giorni e per molti mesi!

Dirò di più, occorrerebbe impiegare almeno un olio extra vergine di oliva biologico.

Non solo, ma quando ogni mamma inizia il periodo di svezzamento del proprio figlio a 5/6 mesi e si rivolge a qualsiasi pediatra presente sul territorio italiano per avere consigli sulla giusta alimentazione da seguire non ho mai sentito suggerire di condire il brodo vegetale con l’olio di colza, di palma o di girasole ma giustamente di insaporire il tutto con olio extra vergine di oliva.

E come mai, invece, nei primi mesi di vita questi oli vengono proposti? Che collegamento logico esiste tra l’alimentazione dei primi giorni di vita e quella dei successivi mesi?

Che senso ha stare attenti ad introdurre delicatamente via via i cibi se nei primi mesi i neonati hanno già assorbito oli che non appartengono alla ben nota dieta mediterranea?

Può essere giusta la battaglia contro l’olio di palma nel latte artificiale (vedi la petizione lanciata poche settimana fa tramite Change.org) ma sinceramente non mi fossilizzerei sulla contestazione di un solo ingrediente ma analizzerei anche quali altri oli vegetali sono impiegati visto le ottime alternative salutari che possono esistere come l’olio extra vergine di oliva.

Quando è necessario selezionare ingredienti di alimenti per neonati dovrebbe esser fatta una scelta logica, di lunga durata e non dettata da motivi di carattere economico.

I genitori hanno una scelta di fronte a questa situazione? Possono smettere di comprare il latte artificiale così come è accaduto, in alcuni casi, con l’acquisto di alcune merendine contenenti l’olio di palma? No, ovviamente non possono.

Le merendine non sono indispensabili .. il latte artificiale sì!

E cosa aspettano EFSA, il Ministero della Salute e l’OMS- Organizzazione Mondiale della Sanità ad intervenire immediatamente?

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