Salute
Sale iodato, così utile e così sottovalutato. E allora scattano le sanzioni
Lo iodio è un minerale che contribuisce allo sviluppo e al funzionamento della tiroide. Nei bambini il deficit di iodio può influenzare in modo sensibile lo sviluppo psico-fisico. Nelle persone adulte può causare diverse malattie
11 dicembre 2013 | Ernesto Vania
Lo iodio ha un ruolo importante nella regolazione tiroidea. L’acutezza mentale, la parola, la condizione di capelli, unghie, pelle e denti dipendono dal buon funzionamento della tiroide.
Lo iodio regola anche la produzione di energia dell’organismo. Favorisce la crescita e lo sviluppo, stimolando il metabolismo basale e aiutando l’organismo a bruciare il grasso in eccesso.
La riduzione dei disturbi da carenza alimentare di iodio è indicata come obiettivo primario per la salute pubblica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalla Food and Agricolture Organization (FAO).
In Italia c'è una legge, dal 2005, per favorire l'uso di sale iodato e così prevenire il gozzo endemico.
Il sale iodato non è altro che un comune sale marino addizionato in modo artificiale con lo iodio. In alcune aree, soprattutto se molto lontane dal mare, l'assunzione di questo minerale attraverso la dieta è molto bassa. Ciò può essere la causa di problemi seri per la salute
Nei bambini il deficit di iodio può influenzare in modo sensibile lo sviluppo psico-fisico. Nelle persone adulte può causare invece malattie a carico della tiroide. Tra le più comuni c'è l'ingrossamento della ghiandola, definito 'gozzo', che è uno stato tipico delle patologie tiroidee in fase avanzata.
Il sale viene utilizzato normalmente da larghi strati della popolazione che ne fanno un consumo giornaliero piuttosto simile. Ecco perché l'alimento rappresenta uno strumento ideale per alzare il consumo di iodio nella dieta, considerato, inoltre, che il processo di iodurazione è piuttosto economico.
Secondo i dati presentati dagli esperti endogrinologi riuniti a congresso, la percentuale di sale iodato consumato in Italia si ferma al 54%, contro il 95% consigliato dall'OMS.
La legge obbliga gli esercizi commerciali, come mense, ristoranti, bar e punti vendita di sale destinato al consumo diretto, di mettere a disposizione dei clienti sia il sale iodato che quello alimentare comune.
La situazione attuale è che nella ristorazione collettiva il 23% delle confezioni di sale risultano fuori dai parametri, mentre nell'industria alimentare si scende al 10%. Abbastanza i linea risulta invece la grande distribuzione con solo il 2,3%.
Ora è in procinto di essere varato un progetto di legge delega che introdurrebbe sanzioni, fino a 6000 euro, per chi non rispetta la legge 55/2005.
Le nuove norme contenute in un disegno di legge delega all'approvazione del Consiglio dei Ministri dovrebbero contemplare l'obbligo, per i pubblici esercizi di utilizzare sale iodato. Inoltre la Grande Distribuzione sarà tenuta a spiegare i vantaggi dell'uso di sale iodato attraverso l'esposizione di appositi cartelli.
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