Gastronomia
IL BUON CIBO DEL SALENTO IN GRAN RISALTO CON L’EXTRA VERGINE
La passione per l’olio di oliva ha spinto Enza Portoghese a valorizzare i piatti della cucina tradizionale di una terra oliandola per eccellenza. Ecco le indicazioni per realizzare le celeberrime “pittule”, sia quelle classiche, sia quelle con le varianti al cavolfiore, al baccalà o alla pizzaiola
04 settembre 2004 | Francesco Caricato
La famiglia Adamo ha solide radici nella tradizione olivicola salentina; e ad Alliste, in particolare, ha sede lâazienda agricola nella quale producono ben cinque distinte bottiglie di extra vergine, tutte ricavate dalla molitura di olive Ogliarola e Cellina di Nardò, a parte la confezione Dop Terra dâOtranto a marchio âLe chiancheâ in cui vi sono anche olive Leccino e di altre cultivar. Da questo amore per lâolivo e lâolio, è nato un libro, Guida al condimento, châè un ricettario in cui ciascun piatto viene valorizzato dallâolio giusto, il più indicato appunto per esaltare al meglio i sapori che vi convogliano.
âIl giusto condimento â ammette infatti lâautrice Enza Portoghese, nota come riconosce Oretta Zanini De Vita nella presentazione come la âmamma degli Adamoâ â ci permette di esaltare il gusto di ciascun ingrediente di un piatto, senza coprirne il gustoâ. Parole sante, che non tutti ancora hanno compreso. In molti ricorrono ancora allâolio in modo generico, senza invece fare le opportune distinzioni. E si sbagliano, perché occorre acquisire la cultura dellâolio anche attraverso un approccio più articolato e per nulla casuale.
Per il piacere di chi ci legge, passiamo subito al dunque con una gustosa ricetta, caratteristica del Salento, ovvero le pittule.
Ecco pertanto le attente indicazioni fornite da Enza Portoghese:
PITTULE
Ingredienti per 8-10 persone
Un Kg di farina, un cubetto di lievito di birra, un cucchiaino raso di sale, tre patate, olio extra vergine di oliva
Preparazione
Mettere insieme, in un recipiente molto capiente, la farina, le patate lessate e passate e il lievito di birra sciolto in acqua tiepida. Impastare e lavorare energicamente fino a quando la pasta diventerà omogenea e morbida. Lasciare lievitare lâimpasto in luogo tiepido per circa due ore. Mettere sul fuoco una pentola profonda con abbondante olio extra vergine e, quando sarà âfumanteâ, immergervi delle cucchiaiate di pasta (massimo dieci per volta). Girarle velocemente su carta assorbente per eliminare lâunto. Si possono mangiare senza niente oppure inzuppate nel miele o nel vino cotto.
Tempo di cottura
Unâora.
ALTRE PITTULE
Con il cavolfiore
Di un cavolfiore di 800 gr si utilizzano solo le cimette, da lavare e scottare in abbondante acqua salata; quindi da immergere nella pasta lievitata e da friggere in abbondante olio extra vergine di oliva.
Con il baccalÃ
Circa 500 gr di baccalà .
Lessare il baccalà , tenuto precdentemente in ammollo, sbriciolarlo e unirlo alla pasta lievitata delle âpittuleâ. Friggerle in abbondante olio extra vergine di oliva.
Alla pizzaiola
Ingredienti: 10 pomodori maturi, 1 cipolla, 8 zucchine,, 100 gr di olive nere snocciolate, un cucchiaio di capperi, 4 alicette sotto sale, un pizzico di origano.
Preparazione: in una ciotola tagliare a pezzettini i pomodori, unire la cipolla tritata, un pizzico di origano, il sale e lasciare insaporire per circa 30 minuti. Unire le zucchine, le olive nere snocciolate, i capperi, le alici ben pulite e lavate a pezzetti. Versare il tutto nella pasta lievitata delle âpittuleâ e friggerle in abbondante olio extra vergine di oliva.
Naturalmente â come è giusto che sia â ogni ricetta rimanda ai differenti oli extra vergini di oliva prodotti dallâazienda Adamo. Si tratta infatti di un libro edito dalla stessa azienda agricola di Alliste,a testimonianza di come anche le piccole realtà produttive possano fare cultura dellâolio in modo qualificato, e non solo limitandosi alla sola sfera produttiva. Ci fossero altre iniziative simili! Equivarrebbe a una vera svolta dellâintero comparto, ma non è così. Simili esempi sono purtroppo rari. E onore al merito dunque.