Formazione 03/02/2023

Occorre una progettazione delle esperienze oleoturistiche

Occorre una progettazione delle esperienze oleoturistiche

I Linguaggi dell'Extravergine hanno voluto restituire all'olio di oliva la dignità di ingrediente culturale prima ancora che gastronomico. Molte potenzialità inespresse 


La cornice del Museo Civico di Bari, alle porte della città antica ha ospitato, nello scorso weekend, la manifestazione I Linguaggi dell'Extravergine. Un momento per parlare di olio non solo nella sua componente prettamente organolettica o tecnica, ma anche e soprattutto nella sua anima culturale millenaria, cibo per il corpo e per lo spirito, supporter di altri ingredienti di ugual valore e di diversa fattura, pretesto di gioco, contesto paesaggistico prezioso e valorizzabile anche in bottiglia ma soprattutto con l'immersione tra gli alberi, prodotto da comunicare bene attraverso strumenti in presenza e social. Di tutto questo e di molto altro si è parlato con una platea interessata e partecipe che si è messa in gioco direttamente anche attraverso alcuni momenti pensati per sviluppare le competenze narrative. Molti i produttori presenti, principalmente pugliesi, ma anche provenienti dall'Abruzzo e dalla Calabria, che hanno apprezzato l'originalità del progetto, che ad oggi rimane l'unica risposta alla domanda di contenuti di qualità culturale.

Diventa chiaro infatti che, il concetto di business di prodotto, trova nella progettazione delle esperienze turistiche, un'interessante opportunità di sviluppo. Il prodotto da vendere infatti, ma prima ancora da far comprendere, non può essere più solo una bottiglia di buon extravergine, ma bensì tutto ciò che porta a quel prodotto, che è via via differente e che non è banalmente lo storytelling generazionale aziendale. Il risultato de I Linguaggi dell'Extravergine è in primis stupore ed entusiasmo tra i partecipanti, che hanno potuto guardare il frutto dell'oliva restituendogli quella dignità di ingrediente culturale prima ancora che gastronomico e realizzare che le potenzialità inespresse sono ancora molte.

E' necessario comprendere che il settore dell'olio e del turismo devono imparare a parlare lingue simili e che per progettare esperienze autentiche bisogna mettersi in gioco costruendo nuove competenze.

Gli assaggiatori iscritti all'albo o che abbiano almeno conseguito l'idoneità fisiologica e le Guide Turistiche che vogliono formarsi apprendendo le tecniche di narrazione di un prodotto gastronomico ed in particolare dell'olio, possono partecipare al prossimo Corso per Guida Oleoturistica in partenza l'11 marzo prossimo a Giovinazzo (BA). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.guidaoleoturistica.it o scrivendo a info@guidaoleoturistica.it ed è possibile anche manifestare interesse a frequentare un Corso nella propria regione.

I Linguaggi dell'Extravergine torneranno l'anno prossimo con nuovi approfondimenti e provocazioni, ma l'attività dell'Associazione Culturale Passione Extravergine continua (www.passioneextravergine.it).

di Elisabetta De Blasi