Cultura
Il sole. All’improvviso
Una telefonata imprevista. “E’ lei?”. “Sì, sono io”, rispondo sbrigativa. Poi, dall’altro capo del telefono, la voce si presenta. E’ lui: Paolo Rossi, il filosofo, lo storico delle idee. E il mio cuore batte forte
11 giugno 2011 | Paola Cerana
E’ lunedì mattina e la giornata si annuncia disordinata già al risveglio. Il cielo è minaccioso, sicuramente pioverà e questo rallenterà tutto, lo so già. Dopo il terzo caffè accompagno il mio ragazzo a scuola, porto il cane a passeggio, faccio velocemente un po’ di spesa e riordino la casa. Poi, quando finalmente mi fermo davanti al computer con il quarto caffè, per buttar giù un’idea che mi stuzzica da un po’, squilla il solito telefono che interrompe il flusso di pensieri appena nato.
“Paola Cerana? E’ lei Paola Cerana?” domanda una voce d’uomo sconosciuta, cortese ma perentoria.
“Sì, sono io!” Rispondo sbrigativa, con il tono di chi s’aspetta la solita promozione da parte dell’ennesimo gestore telefonico.
“Mi scusi se la disturbo … volevo chiederle … è lei che ha scritto quella recensione del libro Mangiare, qualche giorno fa?”
“Beh, sì sono io … perché, mi scusi?”
“Volevo dirle che mi è piaciuta moltissimo e volevo ringraziarla …”
“Sì va bene, è gentile, ma scusi … lei chi è? Io non la conosco …”
“Io sono l’autore del libro: Paolo Rossi!”
A questo punto, avrebbe anche potuto scatenarsi la tempesta fuori, saettare fuoco e scrosciare grandine, tanto io avrei visto solo il sole attorno a me! Paolo Rossi, il filosofo, lo storico delle idee, lo scrittore che ho letto, amato e raccontato, mi ha appena telefonato!
Ho ascoltato incredula questo saggio signore complimentarsi a lungo con me per la delicatezza con cui ho parlato del suo libro. L’ho ascoltato farmi domande sui miei studi, sui miei professori, la mia famiglia, i miei scritti, i miei progetti ed esprimermi il suo apprezzamento, mentre il mio cuore batteva forte, emozionato, imbarazzato, confuso… e d’altro canto la mia mente si sforzava di recuperare risposte lucide in mezzo a tanto stupore.
Non ero preparata e non sono riuscita a nascondere la mia emozione, tradita dalla voce trasparente e dalle parole un po’ arruffate. Ho avuto la sensazione che lui mi osservasse benevolo dall’altro capo del telefono, sorridendo della mia semplicità e mi seguisse con lo sguardo camminare avanti e indietro nella stanza, mentre cercavo di gustare fino in fondo uno di quei momenti che non capitano mica tutti i giorni!
Una persona così importante, che stimo moltissimo, mi ha parlato come se fosse un amico da sempre. Una persona così importante e sensibile si è data da fare per cercare il numero di telefono di una sconosciuta, di una qualunque, e non so bene come ma l’ha trovato. Non aveva alcun bisogno di farlo, eppure l’ha fatto e questo è stato per me un regalo prezioso e indimenticabile!
“Sono io che ringrazio Lei, Paolo Rossi … la ringrazio commossa e lusingata, perché nella sua voce ho ritrovato esattamente l’autore che avevo immaginato leggendo il suo libro. Bisogna essere davvero un Grande Uomo per capire quanta gioia si possa regalare con un gesto così semplice. Con una sola piccola telefonata, lei ha dato colore a questa mia giornata!”
Ecco, ha smesso di piovere fuori e improvvisamente è tornato a splendere il Sole!
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Paolo Di Stefano, dal "Corriere della Sera" > Paolo Rossi: "Odio i profeti di sventura"
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Accedi o Registratimassimo occhinegro
16 giugno 2011 ore 15:25Bellissime parole che evidenziano la spontaneita', la bonta' d'animo, l' entusiasmo che spesso molti perdono e l'umilta' , la base della ricerca e del sapere. Complimenti.
Vincenzo Lo Scalzo
11 giugno 2011 ore 09:34Grande inno al valore della genuinità, spontaneità, sensibilità ed empatia. Grazie, P.
Paola Cerana
17 giugno 2011 ore 00:58Le parole semplici possono essere ascoltate da tutti ma 'sentite' solo da persone sensibili e altrettanto umili. Grazie, grazie a voi!