L'arca olearia

Senza potassio è inutile concimare l’olivo con azoto: l’influenza su crescita e produzione

Senza potassio è inutile concimare l’olivo con azoto: l’influenza su crescita e produzione

La percezione che un aumento di azoto comporti un aumento della produzione porta a un'applicazione eccessiva di fertilizzanti azotati. Il potassio può invece presentare problemi di carenza per diversi problemi che ne impediscono l'assorbimento da parte dell’olivo

18 novembre 2025 | 09:00 | R. T.

L'intensificazione della coltivazione dell'olivo ha portato ad un aumento dell'uso di fertilizzanti, poiché la fertilizzazione si è basata sulla formulazione di indicazioni invarianti nel tempo e formule spesso superate.

L'azoto è l'elemento più comunemente usato nei programmi di fertilizzazione degli oliveti, poiché è richiesto in grandi quantità dalla pianta. La percezione che un aumento di azoto comporti un aumento della produttività porta a un'applicazione eccessiva di fertilizzanti azotati, che causano effetti dannosi sull'ambiente e sulla produzione.

Il potassio, invece, presenta problemi di carenza a causa della mancanza di umidità nel suolo, del basso contenuto di argilla o del blocco dovuto alle interazioni con altri elementi che ne impediscono l'assorbimento da parte della pianta. Queste condizioni ambientali sono caratteristiche del bacino del Mediterraneo, dove si riscontrano spesso bassi contenuti di potassio negli oliveti, anche se il suo contenuto nel suolo è elevato.

Per quanto riguarda l'interazione azoto/potassio nell'oliveto non è disponibile alcuna bibliografia.

Ricercatori spagnoli hanno studiato tale interazione e la sua influenza sulla crescita delle piante di olivo.

A tal fine, sono state utilizzate piante della varietà “Picual”, disposte in un disegno a blocchi casuali, in cui sono stati combinati due livelli di K (0,05 e 2,5 mM KCl) e tre livelli di N (0, 100 e 400 ppm utilizzando l'urea come fertilizzante azotato).

Come previsto la crescita vegetativa è stata significativamente influenzata dalle dosi di azoto. Le piante coltivate con una soluzione nutritiva di 0 ppm N non hanno mostrato crescita. 

L'analisi della crescita vegetativa ha evidenziato una chiara interazione tra potassio e azoto.

Nelle piante ben nutrite con potassio, la crescita dei germogli aumenta linearmente con le dosi di azoto, mentre nelle piante mal nutrite con potassio la crescita dei germogli è stata limitata ad un elevato apporto di azoto. 

L'interazione tra azoto e potassio è stata osservata anche nel contenuto totale di potassio nelle talee di olivo. Nelle piante mal nutrite con potassio, un aumento della dose di azoto a 400 ppm provoca una diminuzione del contenuto di potassio nella pianta, mentre nelle piante ben nutrite con potassio non è stato osservato questo effetto. Una risposta

Queste interazioni tra azoto e potassio potrebbero influire negativamente su molti oliveti del bacino del Mediterraneo, poiché sia un eccesso di fertilizzazione con azoto che bassi livelli di potassio sono frequenti in molti oliveti.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Le molecole chiave che danno il sentore di muffa e riscaldo-morchia all'olio di oliva

Entrambi i difetti sensoriali potrebbero essere discriminati con successo dagli oli extravergini di oliva per mezzo di un'analisi molecolare. Ecco la correlazione tra la concentrazioni di due composti volatili e le intensità dei difetti

17 novembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

Aumentare l’efficienza di estrazione in frantoio e la resa in olio: trucchi e segreti

La resa in olio al frantoio dipende dall’efficienza di estrazione che può variare dal 78 al 91% a seconda delle regolazioni delle macchine. Ecco quali sono i fattori che possono più incidere sula resa e come intervenire

17 novembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Effetti della gestione del terreno sul deflusso, erosione e proprietà del suolo in oliveto

Un confronto tra tre sistemi di gestione del suolo in ragione dei tassi di precipitazioni, deflusso e perdita del suolo in un oliveto. Il risultato peggiore si ha con l'uso intensivo di erbicidi per lasciare il suolo nudo

16 novembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'inerbimento dell'oliveto: chiave per il controllo dei parassiti dell'olivo

L'attuazione di un buon inerbimento dovrebbe essere focalizzato, tra gli altri obiettivi, sul controllo fitosanitario, modificando il microclima del suolo, riducendo le oscillazioni termiche e l'umidità relativa, che ostacola lo sviluppo della mosca dell'olivo

15 novembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'olio venduto a scaffale è davvero extravergine di oliva? Gli oli a basso costo spesso provengono da processi di produzione meno controllati

Se non c’è fiducia del consumatore l’unico motivo di guida diventa il prezzo a scaffale. La tensione di un continuo ribasso dei prezzi dell’olio extravergine di oliva porta a ridurre la qualità, intrinseca e percepita. Una spirale senza fine e un disallineamento tra le aspettative dei consumatori e la qualità effettiva del prodotto

14 novembre 2025 | 17:30

L'arca olearia

Oliveto superintensivo: quando conviene e quando no

La vera incognita nella proposta di produzione olivicola superintensiva è la capacità di raggiungere il pieno potenziale produttivo degli alberi per un periodo di tempo sufficientemente lungo. L’analisi tecnico-agronomica deve precedere quella economica

14 novembre 2025 | 15:00