L'arca olearia
La differente impronta carbonica di un oliveto in asciutto e di uno irriguo
In ottica di sostenibilità la differente impronta carbonica del prodotto può avere una forte rilevanza, anche commerciale. E' bene quindi sapere quale impatto possono avere alcune pratiche colturali, come l'irrigazione, sulla CO2 dell'oliveto
30 aprile 2025 | 09:00 | T N
L’impronta di carbonio (o carbon footprint) dell'olivo, e anche dell'olio extravergine di oliva, è una misura delle emissioni totali di gas serra, soprattutto anidride carbonica, ma anche metano, protossido di azoto e altri, associate direttamente o indirettamente alla coltivazione e alla produzione.
Un olivo può assorbire mediamente 10–30 kg di CO2/anno, a seconda della sua età, dimensioni e gestione. A seconda delle pratiche di gestione adottate anche l'improta di carbonio dell'olivo può variare significativamente da 0,5–3 kg CO2 per litro di olio prodotto.
Ai fini commerciali, specie in mercati sensibili, come quelli del nord Europa, è bene sapere se il proprio olio è "a impatto zero" o addirittura a bilancio negativo, se il sequestro del carbonio da parte degli olivi supera le emissioni totali.
L'impatto dell'irrigazione sull'improta di carbonio dell'oliveto
Uno studio turco ha esaminato l'efficienza energetica e le emissioni di gas serra (GHG) associate alla produzione di olive sia in condizioni irrigate che di asciutto.
I risultati dello studio indicano che l’energia totale in entrata necessaria per la produzione di olive in condizioni irrigate e in asciutto è 174.333,31, MJ ha 1 e 129.115.55 MJ rispettivamente.
Nella produzione di olive, l'energia primaria in condizioni irrigate era la fertilizzazione chimica (38,67%), mentre l'energia primaria in condizioni di asciutto era il gasolio (38,59%).
La produzione totale di energia nella produzione di olive in condizioni irrigate e di asciutto è stata calcolata rispettivamente come 41.533 MJ ha 1 e 29.710,55 MJ/ha, rispettivamente.
Le emissioni di gas serra per chilogrammo nella produzione di olive sono state calcolate come 0,24 kg di CO2 per 1 kg di olive prodotte in condizioni irrigate e di 0,20 kg di CO2 per 1 kg di olive prodotte in condizioni di asciutto.
Appare quindi evidente che l'irrigazione ha un impatto modesto sull'improta di carbonio dell'oliveto, dovuta soprattutto alla componente di fertilizzazione.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
La correlazione degli enzimi delle olive con i profili fenolici dell'olio di oliva vergine
Il ruolo delle attività di perossidasi, e β-glucosidasi nella modellazione del profilo fenolico dell'olio di oliva. I composti volatili C6 sono aumentati durante la maturazione, mentre è stata rilevata una diminuzione degli oli estratti dai frutti immagazzinati a 20 °C
30 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
Effetto dell’altitudine sulle caratteristiche di qualità delle olive e dell’olio d'oliva
Il valore del perossidi dell'extravergine era più alto nell'olio ottenuto da olive a 800 metri di altitudine in ogni momento del raccolto. Inoltre l'altitudine ha influenzato non solo il contenuto di fenoli, ma anche la sua composizione
29 dicembre 2025 | 10:00
L'arca olearia
La qualità dell'olio di oliva di Sikitita in confronto con Picual e Arbequina
Fenoli e volatili variano notevolmente sia con il genotipo che, in misura minore, con la maturità delle olive. Per quanto riguarda il profilo fenolico, la cultivar incrociata Sikitita ha mostrato un grado più elevato di somiglianza con la varietà Arbequina.
28 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
L'influenza della varietà e dell'epoca di raccolta sull'amaro e sui composti fenolici dell'olio d'oliva
il livello di composti fenolici e l'intensità dell'amaro è significativamente influenzata sia dall'epoca di raccolta che dalla varietà di olive, con l'influenza del tempo di raccolta più pronunciata
27 dicembre 2025 | 10:00
L'arca olearia
Le condizioni per la fermentazione delle olive da tavola verdi a bassa temperatura
Il comportamento in termini di velocità di crescita e acidificazione è stato simile per questi ceppi e paragonabile a quello osservato nei processi tradizionali, sebbene mannitolo e saccarosio non siano stati metabolizzati e il fruttosio sia stato utilizzato solo parzialmente
24 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Analisi dei micronutrienti nel polline d'olivo
Il polline di olivo è altamente sensibile ai trattamenti chimici. Importante sottolineare il ruolo del ferro e del rame, in particolare quando vengono effettuati ampi trattamenti
23 dicembre 2025 | 11:00