L'arca olearia

Efficienza di combustione del pellet di girasole o di potatura di olivo per le caldaie

Efficienza di combustione del pellet di girasole o di potatura di olivo per le caldaie

I pellet di potatura di olivo hanno un alto contenuto energetico ma anche un aumento del contenuto di cenere rispetto al pellet di scarti di girasole, con un abbassamento delle emissioni

23 ottobre 2024 | 09:00 | R. T.

L'utilizzo di agroresidui come fonte di biomassa è un'opportunità per sostenere l'espansione della bioeconomia in Europa. Tra gli agroresidui, quelli prodotti da oliveti rappresentano un potenziale significativo per molti paesi dell'UE. Come accennato in precedenza, la biomassa della potatura degli olivi potrebbe essere utilizzata come combustibile per i sistemi di riscaldamento, contribuendo così a mitigare le emissioni di CO2 e riducendo la dipendenza dai combustibili fossili.

Le potature dell'olivo possono essere utilizzate come materia prima per vari usi finali. Un metodo di sfruttamento principale è quello della produzione di bioenergia. Diversi processi sono stati studiati nella conversione dei residui di potatura dell'olivo in forme utili di energia come la combustione, la pirolisi/gassificazione, il compostaggio, la bio-processing.

Il basso contenuto di umidità prima della pelletizzazione (9%), le lunghezze di compressione corte e le temperature superiori a 60 gradi favoriscono la pelletizzazione dei residui di potatura dell'olivo.
E' stata fatta una prova di confronto tra il pellet di potatura di olivo e quello del pellet di buccia di girasole, misurandone l'efficienza di combustione e le emissioni.
La buccia di girasole è un sottoprodotto delle piante di produzione di olio di semi di semi di semi. Le bucce sono pelletizzate per essere omogeneizzate e gestite più facilmente.
La combustione è stata eseguita in condizioni operative in due camere di combustione industriali a letto fisso a (1,16 MW la capacità ciascuna). I test di combustione sono stati eseguiti  per due giorni consecutivi.
Durante il primo giorno, i pellet di potatura di olivo sono stati bruciati e monitorati per le emissioni, mentre nel secondo giorno è stato monitorato il carburante di riferimento normalmente utilizzato nell’impianto, ovvero il pellet di bucce di girasole.
Mentre bruciava i pellet di potatura di olivo, le prestazioni della caldaia si sono manifestate leggermente peggiori, portando a una diminuzione del 3,5% di punti dell’efficienza della caldaia rispetto ai pellet di buccia di girasole.
Per i pellet di potatura di olivo sono state osservate anche minori emissioni di CO e NOx, mentre la formazione di ceneri ha mostrato segni di riduzione delle scorie.
Le emissioni di polvere sono risultate elevate per entrambi i combustibili, indicando la necessità di installare nell'impianto un dispositivo di abbattimento delle emissioni di particelle.

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