L'arca olearia

E' Certo l'impronta digitale dell'olio di oliva di Puglia

E' Certo l'impronta digitale dell'olio di oliva di Puglia

Nel progetto tutta la regione con le OP di Bari, Lecce, Foggia, Università del Salento, Ciheam Bari. Spettroscopia e infrarossi per ricostruire le impronte digitali dei migliori extravergini d’oliva pugliesi

17 giugno 2024 | C. S.

Dal Giappone o dall’Australia, in qualsiasi parte del mondo si trovi, grazie a Progetto Certo, il consumatore tenendo tra le mani una bottiglia di olio EVO pugliese potrà compiere con un semplice gesto un viaggio di migliaia di chilometri, senza muoversi dal punto in cui si trova, e arrivare direttamente nel frantoio in cui è stata prodotta quella bottiglia e poi nell’uliveto in cui sono state raccolte le olive che hanno dato vita all’olio extravergine imbottigliato.

Non solo. Di quell’olio, inquadrando il Qr Code posto sull’etichetta, potrà conoscere i valori nutraceutici, la composizione organolettica, ogni caratteristica che rende unico quel prodotto, indissolubilmente legato al territorio di origine e al modo in cui è stato prodotto. Quello stesso consumatore, da Giappone o Australia, Stati Uniti o Scozia, avrà a disposizione una guida per degustare nel modo migliore l’olio Evo di Puglia prodotto nella Terra di Bari, in provincia di Foggia, nel Salento o nella BAT, così da comprendere cosa genera quel particolare sapore.

In tre anni e mezzo di lavoro, la Puglia dell’olio, con la partecipazione di tutti i suoi territori, ha elaborato un metodo di analisi, certificazione e promozione del proprio extravergine d’oliva grazie a “Certo”, finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 Puglia, Misura 16 “Cooperazione”, Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”. A Bitonto, venerdì 14 giugno, i risultati degli ultimi 40 mesi di lavoro, ricerche, analisi e mappature nell’ambito di “Certo” sono stati illustrati da dirigenti, esperti, professori e tecnici dell’ampia partnership di progetto che, oltre al soggetto capofila, vale a dire la CIA Agricoltori Italiani di Puglia, ha messo insieme APO-Associazione Produttori Olivicoli di Foggia, Università del Salento, Istituto Agronomico Mediterraneo Ciheam Bari, Legacoop Puglia, Op Oliveti Terra di Bari, APOL Associazione Produttori Olivicoli Lecce, Società Cooperativa Produttori Olivicoli Bitonto, CSQA Certificazioni e Oleificio Cooperativo Terra di Olivi. I lavori sono stati aperti dai saluti di Benedetto Fracchiolla, presidente di Finoliva; Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia; e Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia.

“Certo” ha messo a punto un sistema di certificazione e caratterizzazione geografica dell’olio extravergine capace, letteralmente, di individuare “le impronte digitali” dell’EVO pugliese. L’obiettivo è duplice: da un lato combattere la contraffazione, dall’altro fornire ai consumatori una serie di informazioni precise, puntuali, fruibili digitalmente in modo immediato attraverso uno smartphone. Il consumatore potrà scoprire l’origine dell’olio extravergine realmente pugliese; potrà sapere dove sono state raccolte le olive e quale il frantoio utilizzato per la molitura; quali sono le caratteristiche organolettiche e nutritive che rendono unico e autentico quel prodotto. Sono questi gli obiettivi del progetto “CERTO”: offrire certezze contro il fenomeno della contraffazione alimentare; fare un decisivo passo in avanti sulla certificazione e la caratterizzazione geografica degli oli extravergine della Puglia; dotare i produttori di EVO di strumenti e di un sistema in grado di “far valere” tutto il valore aggiunto di un prodotto tra i migliori al mondo per gusto e salubrità.

Con il supporto dei frantoi e delle OP partner del progetto, è stato definito un database rappresentativo della produzione olivicola regionale, con una mappatura dei profili degli oli delle varietà attualmente in produzione, con particolare riferimento alle DOP pugliesi. L’applicazione di nuovi metodi di analisi, come la Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) e la Spettroscopia Near lnfraRed (NIR), ha consentito di eseguire un’accurata caratterizzazione del prodotto, garantendone l’autenticità su scala molecolare. Tali metodi sono di supporto alle moderne metodiche analitiche per il controllo della qualità degli oli, e diventeranno dunque l’elemento di innovazione per le OP Olivicole regionali a garanzia di sicurezza, origine e tipicità della produzione regionale. Le informazioni sono rese accessibili anche grazie a un’etichetta intelligente basata su QRcode/realtà aumentata per semplificare l’approccio con il consumatore.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Annata di carica e annata di scarica dell’olivo: l’influenza di irrigazione e concimazione

L’alternanza di produzione è regolata da fenomeni di tipo ormonale e fisiologico, oltre che genetico, ma è possibile compensarli, almeno in parte, attraverso opportune tecniche agronomiche che possono migliorare lo sviluppo completo dei boccioli fiorali

18 dicembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

Le cisterne degli imbottigliatori e dell’industria olearia italiana sono vuote

La fotografia del report Frantoio Italia al 30 novembre denuncia che gli acquisti di olio extravergine di oliva italiano da parte degli imbottigliatori e dell’industria olearia sono molto bassi. Troppa incertezza sul mercato

18 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

La gestione dell’occhio di pavone dell’olivo: ecco come ridurre i trattamenti necessari

Intervenendo al momento opportuno contro l’occhio di pavone, l’efficacia non è inferiore al livello di controllo della malattia raggiunto da 9 trattamenti consecutivi in una stagione. La gestione della patologia deve essere annuale

17 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

I coadiuvanti per l'estrazione dell'olio d'oliva: aumentare l'efficiacia di estrazione del 2%

L'uso di coadiuvanti migliora la resa di estrazione dell'olio d'oliva. La valutazione sensoriale ha dato lo stesso risultato per tutti gli oli non importa se è stato utilizzato o meno un coadiuvante, indicando che questi composti agiscono solo fisicamente sul processo di estrazione

16 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'utilizzo dell’inerbimento su olivo per ripristinare la fertilità dell'azoto nel suolo delle zone aride

L'olivo inerbito ha ripristinato la fertilità dell'azoto nel suolo con le riserve di azoto più elevate dopo 18 anni, compreso l'azoto totale. Le scorte di azoto minerale sotto l'olivo inerbito sono aumentate costantemente

15 dicembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Comunità batteriche sintetiche per difendere l'olivo

Assemblate due SynCom, ovvero comunità batteriche sintetiche, formate da tre batteri ciascuno, selezionati per la loro stabilità, sinergie funzionali e potenziale di biocontrollo. La nuova frontiera è la gestione funzionale del microbioma vegetale

14 dicembre 2025 | 12:00