L'arca olearia
La giusta percentuale di allegagione dell’olivo dipende dal carico di fiori
La percentuale di allegagione dell’olivo in un’annata di carica è normalmente dell’1-2% ma, in alcune circostanze, può salire anche al 3-4%. Il livello di fruttificazione è determinato dalle relazioni olivo-ambiente
24 maggio 2024 | R. T.
La percentuale di allegagione dell’olivo è la croce e delizia dell’olivicoltore in questi giorni.
Tutti a scrutare la fioritura (centro-nord) e i frutticini grandi come un grano di pepe (sud). La situazione, sulla base delle prime osservazioni, risulta molto disomogenea nonostante le condizioni meteo-climatiche siano state ottimali quasi ovunque.
E’ noto infatti che mancanza di acqua, cioè stato idrico dell’olivo non ottimale, e temperature molto alte, superiori ai 30-32 gradi, possono influenzare fioritura e allegagione in senso negativo. Ma non siamo in queste condizioni.
La percentuale di allegagione può essere influenzata anche dallo stato nutrizionale dell’olivo, con un eccesso azotato che può portare a riduzioni della fruttificazione, principalmente a causa della competizione con l’accrescimento vegetativo. Allo stesso modo alcune carenze di microelementi, non solo il boro, possono provocare aumenti dell’aborto dell’ovario.
Con i buoni prezzi delle olive e dell’olio extravergine di oliva in questi anni, la sensibilità verso un aumento della percentuale di allegagione sta sensibilmente crescendo, anche investendo su trattamenti fogliari per migliorare la fruttificazione.
La giusta percentuale di allegagione dell’olivo dipende dal carico di fiori
Una buona allegagione può essere ottenuta in un'annata di carica con un'allegagione pari all'1-2% dei fiori. Ciò solleva la questione delle relazioni specifiche tra le abbondanti infiorescenze e il numero di fiori, la loro distribuzione e la loro posizione rispetto al controllo dell'allegagione. L'olivo presenta sia fiori perfetti che staminati, la cui quantità è caratteristica di ogni cultivar. Tuttavia, il rapporto tra i due tipi di fiori varia notevolmente da un anno all'altro, sia a causa della storia di sviluppo e fruttificazione degli alberi che delle specifiche condizioni ambientali annuali. La quantità di frutti è nella maggior parte dei casi indipendente dal numero di fiori staminati sia all'interno delle diverse cultivar sia tra di esse. Pertanto, il livello di fruttificazione è determinato dalle relazioni albero-ambiente ed è per lo più indipendente dalla quantità di fiori staminati formati. Questa conclusione è stata verificata da esperimenti controllati di diradamento dei fiori e delle infiorescenze con diverse cultivar.
Una volta che l'olivo entra in un anno di carica con fioritura abbondante, né la quantità di fiori né il numero di infiorescenze determinano il livello di fruttificazione. Il diradamento dei fiori o delle infiorescenze con una certa severità non influenza in modo significativo il numero totale di frutti in via di sviluppo, anche se la distribuzione sull’infiorescenza cambia di conseguenza.
Il potenziale delle cultivar di olivo di allegare più di un frutto per infiorescenza è espresso con un diradamento del 50% dei fiori, eliminando metà delle infiorescenze prima della fioritura. In questo caso, quindi, la percentuale di allegagione può salire al 3-4%. Ciò indica che la fruttificazione non è controllata solo dalla competizione all'interno di ciascuna infiorescenza, ma dipende anche dal potenziale di fruttificazione globale dell'albero.
La variazione nella posizione di rimozione dei fiori prefissanti porta a simili livelli di allegagione per infiorescenza, se i fiori vengono rimossi lungo l'asse di infiorescenza o dalla metà distale di ogni infiorescenza.
Quindi la percentuale di allegagione, in condizioni ottimali meteo-climatiche e di nutrizione dell’olivo, è determinata da fattori varietali, dipendendo dalla “preferenza” di fruttificazione sull’infiorescenza, ma anche dal carico di fiori totali che, tanto sarà maggiore, tanto più riduce l’allegagione.
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