L'arca olearia
Le caratteristiche dell’olio di oliva influenzate dalla densità di impianto dell’oliveto

I parametri qualitativi e chimici dell’olio di oliva sono stati influenzati dalla densità degli olivi per ettaro. Anche l'anno di raccolta ha influenzato in modo significativo il profilo chimico
22 aprile 2024 | R. T.
Gli oliveti estensivi tradizionali, con poche piante per ettaro, non sono irrigati, richiedono elevata manodopera e manutenzione e hanno produzioni basse, il che si traduce in elevati costi di produzione per chilogrammo di olive, riducendo la competitività sul mercato dell'olio d'oliva prodotto. Al contrario, gli oliveti ad alta densità, con un numero elevato di piante per ettaro, sono irrigate e gestite in modo intensivo, raggiungendo una produttività più elevata e, pur avendo costi di produzione elevati, presentano prezzi di produzione dell’olio d’oliva più bassi.
Tuttavia, in alcune regioni, a causa della densità delle piante e della distribuzione posizionale, l'effettiva esposizione solare potrebbe rappresentare un fattore limitante per la produzione di olive. Inoltre, la distribuzione spettrale della luce dipende dalla densità delle foglie e dalla posizione nell’albero, influenzando la produttività. Nonostante sia noto che tutti questi fattori influenzano la produttività dell’oliveto, il loro effetto sulla qualità e sulla composizione dell’olio d’oliva non è ancora completamente compreso.
Le caratteristiche dell’olio di oliva influenzate dalla densità di impianto dell’oliveto
Una ricerca portoghese ha studiato il possibile effetto della densità degli alberi sulla composizione dell'olio d'oliva, utilizzando l’Arbequina, nella provincia di Valladolid (Spagna).
Lo studio è stato condotto durante quattro stagioni di crescita consecutive, su oliveti piantati a diverse distanze sulla fila (2,0 m; 1,5 m; 1,25 m; e 1,0 m, fissando lo spazio tra le file pari a 4,0 m) o a diverse distanze tra le file ( 4,0 m; 3,5 m; e 3,0 m, fissando lo spazio all'interno della stessa fila a 1,5 m), con densità di impianto variabile da 1250 a 2500 alberi/ha.
Tutti gli oli di oliva sono stati valutati tenendo conto dei parametri di qualità (acidità libera, numero di perossidi, coefficiente di estinzione specifica e analisi sensoriali), composizione chimica (composizione in acidi grassi, profilo di tocoferolo e contenuto di fenoli totali), stabilità ossidativa e attività antiossidante (DPPH e ABTS+).
Un aumento delle piante sulla fila e tra le file ha mostrato una tendenza ad un leggero aumento dell'acidità libera, ed una riduzione del valore dei perossidi e dei coefficienti specifici di estinzione.
Anche la composizione degli acidi grassi è stata influenzata, con una tendenza alla diminuzione di C16:0, C18:0, acidi grassi saturi e polinsaturi e un aumento di C18:1, C18:2 e acidi grassi monoinsaturi.
Anche l’attività antiossidante e la stabilità ossidativa hanno mostrato un trend di riduzione.
Per tutti i parametri valutati, l'anno di raccolto ha avuto una marcata influenza. L'anno di produzione ha avuto effetti statistici significativi sui parametri valutati, che potrebbero essere correlati a fattori agroclimatici.
Bibliografia
Rodrigues, Nuno, et al. "Effect of olive trees density on the quality and composition of olive oil from cv. Arbequina." Scientia Horticulturae 238 (2018): 222-233.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Aggiornamento obbligatorio dell'olio di oliva "in attesa di classificazione"

A partire dalla campagna 2025/2026, l'olio prodotto e dichiarato nel registro telematico dovrà essere classificato nella sua categoria definitiva (Extra Vergine, Vergine o Lampante) secondo una precisa tempistica. Se prodotto in conto proprio si utilizzerà il relativo codice operazione "00 - Classificazione"
09 agosto 2025 | 11:00
L'arca olearia
Per conquistare i consumatori internazionali di olio di oliva occorrono valori autentici

Progettare campagne che generino empatia, coinvolgere i consumatori nella storia del prodotto e investire in certificazioni riconosciute può fare la differenza. I giovani consumatori, sebbene meno fedeli all’olio d’oliva, sono fortemente influenzati dai social media
08 agosto 2025 | 17:00 | Giosetta Ciuffa
L'arca olearia
I nanofertilizzanti del calcio e del silicio migliorano gli attributi morfologici e la composizione degli acidi grassi nell'oliva

Gli effetti sinergici tra silicio e calcio, poiché l'applicazione simultanea di questi due elementi ha impatti più benefici sull'oliva rispetto al loro utilizzo individuale
08 agosto 2025 | 16:00
L'arca olearia
Le risposte fisiologiche e biochimiche delle olive all’infezione da Colletotrichum

I marcatori di stress ossidativi (MDA, H 2 O 22) hanno rivelato risposte distinte alla difesa. I livelli di clorofilla, carotenoidi e zucchero variavano da cultivar e specie di agenti patogeni
08 agosto 2025 | 15:00
L'arca olearia
La dinamica di raffreddamento superficiale nelle olive utilizzando l'imaging termico

La temperatura del raccolto è un fattore determinante per la qualità dell'olio d'oliva. Quando le olive arrivano al frantoio con elevate temperature, il calore aggiuntivo generato durante la frangitura e la gramolazione può spingere le temperature della frutta oltre le soglie note per innescare difetti di fermentazione e sensoriali
08 agosto 2025 | 14:00
L'arca olearia
I frantoi italiani rimangono solo una ispirazione dal passato?

La voglia di innovazione e di conquista dei mercati oggi non ha più sede in Italia ma, forse, in Turchia. Haus è partita alla conquista del mercato oleario nazionale “e ci crediamo fortemente”
08 agosto 2025 | 11:00