L'arca olearia 05/04/2024

Oltre la mosca delle olive c’è di più: il moscerino Drosophila suzukii

Oltre la mosca delle olive c’è di più: il moscerino Drosophila suzukii

Il moscerino della frutta non danneggia le olive occasionalmente. I sintomi dell’attacco


Drosophila suzukii è un parassita delle colture frutticole diffuso a livello globale, originario dell'Asia occidentale.

D. suzukii può danneggiare una varietà di ospiti importanti dal punto di vista economico, come more, mirtilli, ciliegie dolci, uva da tavola, pesche, lamponi, fragole e molti altri. In generale, è stato segnalato come causa di effetti devastanti sulla produzione di frutti a polpa tenera.

In seguito all’ingresso di D. suzukii in Spagna nel 2008, la specie si è rapidamente diffusa in Europa. In Italia, dopo la prima comparsa della specie in Toscana nel 2008, è stata segnalata in diverse altre regioni, sia su ospiti selvatici che su specie coltivate.

D. suzukii è in grado di deporre le uova in frutti sani o non feriti in fase di maturazione, appesi alle piante, causando così danni economici alla produzione, principalmente a causa delle larve che si nutrono della polpa.

Una delle caratteristiche più importanti di Drosophila suzukii è l'alto livello di polifagia. La specie è infatti in grado di attaccare diversi tipi di frutta, sia coltivata che spontanea.

Ora è stato riscontrato che Drosophila suzukii può attaccare anche le olive. Durante le attività di ricerca riguardanti lo studio di nuovi ed emergenti parassiti dell'olivo il Crea ha trovato diversi esemplari di D. suzukii all'interno delle drupe ancora sull'albero e osservato molti adulti emergere dalle olive.

Esemplari di Drosophila sono stati trovati in olive campionate da 4 diverse località: tre del Lazio, ovvero Roma, Tor Mancina e Grottaferrata e uno dall'Umbria a Narni.

Su un totale di 80 drupe raccolte nei suddetti siti di campionamento, sono stati trovati 15 individui emergenti da drupe. Inizialmente, la presenza delle pupe all'interno delle drupe di oliva è stata accertata osservando le appendici respiratorie che sporgono dalla superficie del frutto, mentre il resto del corpo pupale è quasi totalmente immerso nel tessuto del frutto.

Nella letteratura scientifica disponibile, D. suzukii non è mai stato mai segnalato come fitofago dell'olivo, nonostante il suo elevato livello di polifagia.

La scoperta del Crea sembra indicare che il moscerino della frutta non danneggia le olive occasionalmente. Infatti, il numero e la distanza dei siti in cui è stata trovata la specie potrebbero suggerire che questa presenza sulle olive  non possa essere considerata un caso sporadico o fortuito.

Dopo l'emergenza delle pupe, sono state osservate alterazioni dei tessuti dell'olivo in associazione alla presenza del moscerino: una zona di depressione circolare, probabilmente dovuta all'azione di nutrimento delle larve, è chiaramente visibile tutto intorno alle pupe che sporgono da un foro sulla superficie delle drupe.

Il comportamento di alimentazione delle larve di D. suzukii crea aree molli e infossate sulla superficie del frutto (danno diretto), creando anche l'opportunità di infezioni fungine o batteriche secondarie (danno indiretto) che compromettono il valore commerciale della produzione.

Infine, oltre alla possibilità di perdite, l'olivo potrebbe rappresentare un "trampolino di lancio" per l'espansione e il mantenimento di popolazioni di D. suzukii in nuove aree, se utilizzato per completare il ciclo vitale dell’insetto.

Bibliografia

Orzali L., Mosconi F., Roversi P.F., Bergamaschi V., Riccioni L. - First report of the invasive pest Drosophila suzukii (Matsumura, 1931) (Diptera Drosophilidae) on Olea europaea L. in Italy, REDIA, 103, 2020:109-112

di R. T.