L'arca olearia

Raccolta delle olive: ecco quale è il cantiere più efficiente

Raccolta delle olive: ecco quale è il cantiere più efficiente

Quale è il cantiere che consente di raccogliere il maggior numero di piante all’ora e quale per raggiungere il 100% di prodotto raccolto?

13 novembre 2023 | R. T.

Negli ultimi decenni gli olivicoltori hanno perso una parte sostanziale del loro rendimento lordo per far fronte agli alti costi delle pratiche culturali manuali, a causa della carenza di manodopera.

La coltura dell'olivo si trova in una situazione critica a causa del basso prezzo del prodotto e degli alti costi di produzione.

Ridurre i costi significa intervenire sostanzialmente su due pratiche colturali: potatura e raccolta, con quest’ultima che può assorbire fino al 60% del costo totale del prodotto quando operata manualmente.

E’ evidente che, per abbassare i costi, ci si può rivolgere alla raccolta meccanica.

Occorre però capire quale sistema di raccolta si adatta meglio alle condizioni aziendali e all’oliveto, premesso che, oggi, i sistemi di raccolta su oliveti tradizionali ( < 150 piante/ettaro) e intensivi (400 piante/ettaro circa) sono essenzialmente due: raccolta con scuotitore al tronco o utilizzo di rotori o pettinatori.

La valutazione, però, non può essere solo effettuata sulla base del tipo di macchinario ma anche del cantiere di raccolta più adatto, quindi comprensivo della movimentazione teli.

Gli esperimenti condotti nella letteratura scientifica e la loro valutazione mostrano che il sistema più adatto è lo scuotitore a tronco (per staccare le olive) combinato con l'ombrello rovesciato (per raccogliere le olive staccate). In realtà tale indicazione non appare sempre coerente con la pratica di campo.

Il sistema che utilizza il rotore/pettinatore in combinazione con gli scuotitori manuali può essere considerato uno strumento utile per la raccolta delle olive su alberi con grandi chiome (volume compreso tra 100 m3 e 200 m3 e diametro del tronco tra 2 m e 3,5 m), tenendo presente che si possono raggiungere valori prossimi al 100% di distacco e che per tali alberi gli scuotitori a tronco sono inadeguati.

Alcuni di questi vecchi oliveti tradizionali, con cultivar autoctone dalle ampie chiome, sono in grado di produrre olio d'oliva di alta qualità, fattore di grande importanza in un mercato così competitivo.

Raccolta delle olive: ecco quale è il cantiere più efficiente

Una ricerca portoghese ha approfondito il tema confrontando l’efficienza di raccolta, in termini di numero di alberi raccolti all’ora, a seconda dei cantieri e, nello specifico con utilizzo di scuotitore e movimentazione manuale dei teli (sistema I), scuotitore e movimentazione dei teli agevolata da argani (sistema II), scuotitore con ombrello rovescio intercettatore (sistema III).

I risultati indicano che la raccolta delle olive con movimentazione manuale dei teli, generalmente, risulta più efficiente ma molto dipende anche dalla natura dell’oliveto. Tanto più le file sono lunghe, dritte e senza pendenza, tanto più il vantaggio dell’ombrello intercettatore, o dell’agevolazione della gestione dei teli, si riduce. In queste situazioni si può arrivare ad avere che la gestione manuale dei teli è decisamente più efficiente ( 90 piante/ora) contro le 45 piante/ora dell’uso dell’ombrello intercettatore.

In generale l’utilizzo dei rotori o pettini attaccati a bracco trattore o escavatrice riduce l’efficienza di raccolta, sempre calcolata sulla base del numero di piante raccolte per ora, alla metà o anche a un quarto. La differenza, che può risultare molto sensibile a livello economico, è che su piante grandi ed espanse, la raccolta con scuotitore ha efficienze dell’80-85%, quindi un 15-20% della produzione non viene raccolta. Al contrario l’uso dei pettinatoti/rotori, con la rifinitura di agevolatori manuali, può portare a efficienze di raccolta prossime al 100%.

Come già parzialmente illustrato, l’efficienza dell’utilizzo di diversi cantieri di raccolta in caso di oliveti in pendenza si riduce sensibilmente, attestando la massima operatività tra le 30 e le 40 piante/ora, indipendentemente dal sistema di movimentazione dei teli.

E’ quindi evidente che, nella scelta della tipologia di raccolta meccanica delle olive da attuare, le considerazioni non possono solo limitarsi alla scelta del sistema teoricamente più efficiente ma alle condizioni reali dell’azienda.

Una piccola realtà, con alberi maestosi e vendita ad alto valore aggiunto, può scegliere sistemi con pettinatori/rotori per accertarsi di raccogliere il 100% del prodotto. La bassa efficienza è compensata dalla maggiore produzione ottenuta.

Una realtà più grande, in pianura, con oliveti intensivi, se ha buona disponibilità di manodopera, dovrebbe scegliere la raccolta con scuotitori e movimentazione manuale delle reti per ottenere la massima efficienza e la più bassa incidenza dei costi.

Una realtà olivicola intensiva in collina, con scarsa disponibilità di manodopera, dovrebbe scegliere la raccolta con ombrello intercettatore, stante il minor fabbisogno di operatori a quasi parità di efficienza di raccolta rispetto a un cantiere con movimentazione manuale dei teli.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Proteggere l'olivo dl gelo: l'effetto dell'applicazione fogliare di Bacillus subtlis, saccarosio, etanolo, silicio

I danni causati dal congelamento si verificano nelle olive a temperature inferiori a -7 gradi. I trattamenti con Bacillus subtlis, saccarosio, etanolo, silicio non hanno avuto gli stessi effetti sulle cultivar delle olive e sulla conservazione delle piante di olivo

03 novembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Effetto dell'uso di compost e acqua di vegetazione dell'olivo sulla fertilità dell'oliveto

Le principali caratteristiche chimiche delle foglie d'olivo e la composizione dei microrganismi del suolo per l'utilizzo di compost e acqua di vegetazione. Più vita nel terreno dopo il trattamento

03 novembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Il modello di crescita e di accumulo di olio nelle olive: può crescere fino a dicembre

L'olio appare nelle cellule della polpa alla fine di luglio, quando il frutto è sufficientemente sviluppato e il nocciolo si è già indurito. Il picco di olio si può raggiungere anche a dicembre ma il tasso di accumulo a novembre si abbassa molto

31 ottobre 2025 | 17:45

L'arca olearia

Gli effetti di due tipi di imballaggio sul profilo fenolico e sulle caratteristiche sensoriali dell'olio extravergine di oliva

Gli effetti combinati della durata di conservazione e del confezionamento sul profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva in relazione ai suoi attributi sensoriali. I materiali con elevata permeabilità all’ossigeno, come il polipropilene e il polietilene, non sono adatti per la conservazione dell’olio d’oliva

31 ottobre 2025 | 17:15

L'arca olearia

Le caratteristiche nutrizionali, aromatiche e funzionali dell'olio extravergine di oliva da olivo selvatico

La qualità, il profilo fenolico e l'aroma dell'olio d'oliva selvatico evidenziano il suo elevato potenziale per essere utilizzato come preziosa risorsa naturale e alternativa per migliorare la qualità dell'olio extravergine d'oliva

31 ottobre 2025 | 15:00

L'arca olearia

L'impatto di pirofeofitina a e 1,2-diacilgliceroli sulla qualità dell'olio extravergine di oliva e sulla durata di conservazione

Identificati i tratti più impattanti che contribuiscono all'evoluzione di pirofeofitine e diacilgliceroli durante lo stoccaggio in ragione di temperatura e tempo di conservazione per comprendere la loro potenziale correlazione con gli attributi sensoriali 

31 ottobre 2025 | 14:00