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Vendere le olive o l’olio extra vergine di oliva: facciamo i conti

Vendere le olive o l’olio extra vergine di oliva: facciamo i conti

Vendere le olive dà un ricavo immediato ma vendere l’olio extra vergine di oliva può dare un maggiore valore aggiunto. Un’analisi economica per ricavare la maggiore redditività

09 novembre 2023 | R. T.

Le aziende olivicole, in questi giorni, si trovano nel dilemma di scegliere se vendere le olive o produrre olio extra vergine di oliva, per vendere questo sul mercato.

Vendere le olive dà un ricavo immediato, poiché le olive, specie in questa stagione, vengono pagate immediatamente, mentre l’olio extra vergine di oliva viene venduto sul mercato senza una monetizzazione così veloce.

Oggi il prezzo delle olive italiane oscilla dagli 80 ai 100 euro/quintale. Vediamo dunque quanto guadagna l’olivicoltore che le vende sul mercato all’ingrosso.

Vendere le olive: i costi e i conti

Dobbiamo innanzitutto immaginare un carico medio di frutti  da 80 quintali ad ettaro, prassi piuttosto costante in Puglia e anche nelle zone olivicole dove l’oliveto viene gestito professionalmente, con buone prassi agronomiche, tra cui irrigazioni, concimazioni e difesa fitosanitaria.

La gestione di un ettaro olivetato comporta costi di potatura di 1500-2000 euro/ha, a cui si aggiungono costi di concimazione per 1000 euro/ha. Le lavorazioni del terreno, o sfalciature, hanno un’incidenza minore, per circa 500 euro/ha. La difesa fitosanitaria, in aree di particolare pressione della mosca, può avere un’incidenza elevata per 1000-1500 euro/ha, specie in biologico o in lotta integrata volontaria, con la necessità di ripetuti interventi adulticidi. L’irrigazione, anche solo di soccorso, può incidere per 1500-2000 euro/ha, con l’aumento dei costi energetici. A questi costi dobbiamo aggiungere quelli di raccolta, per 1500-2500 euro/ha a seconda se venga attuata una raccolta meccanizzata con scuotitori o una agevolata.

Ne consegue un costo complessivo dei soli costi vivi che va da 7000 a 9500 euro/ha.

Il costo per unità di prodotto (quintale di olive) varia così da 87 a 118 euro/quintale.

Economie di scala, con aziende di superficie maggiore ai 15-25 ettari, a seconda che ci si trovi in collina o pianura, permettono un risparmio del 10-15% circa.

I costi vivi di produzione di un quintale di olive quindi variano oggi dai 75 ai 100 euro/quintale.

Ovvio che si può ulteriormente abbassare i costi di produzione risparmiando su irrigazione, concimazione e difesa ma il rischio è un impatto significativo sulla produttività dell’oliveto, minando comunque i conti complessivi dell’azienda.

Immaginando un prezzo medio delle olive in questa stagione delle olive da 90 euro/quintale, si avrà che vi saranno aziende che guadagneranno 1200 euro/ha e aziende che ne perderanno 800 euro/ha.

Questa una situazione media, ma anche immaginando di praticare agricoltura di precisione e di stare attenti a tutti i costi, difficilmente il costo produttivo sarà inferiore ai 65 euro/quintale, con un reddito lordo di 2000 euro/ha che dobbiamo considerare il massimo ottenibile in questa stagione.

Vendere l'olio extra vergine di oliva: i costi e i conti

Vediamo ora la possibile redditività vendendo olio extra vergine di oliva.

Ai costi per la produzione di olive si aggiungono quelli di frangitura, per 10-14 euro/quintale di olive, per una resa media che immaginiamo al 15%.

Da 80 quintali di olive si otterranno così 12 quintali di olio extra vergine di oliva. Il costo di molitura varierà da 800 a 1100 euro/ha. A questi si aggiungono i costi di stoccaggio dell’olio presso il frantoiano per non meno di 2 euro/quintale di olio per un periodo di 6 mesi.

L’olio extra vergine di oliva così prodotto ci sarà costato da 6,5 a 8,8 euro/kg. Immaginando di risparmiare quanto più possibile è inimmaginabile, oggi, un costo di produzione inferiore ai 6 euro/kg.

Immaginando di vendere l’olio extra vergine di oliva all’attuale prezzo di mercato, da 8 a 8,5 euro/kg, il guadagno ad ettaro varietà da 3600 euro/ha a una perdita di 360 euro/ha.

Vendere le olive o l'olio extra vergine di oliva: le conclusioni

E’ evidente che la vendita di olio extra vergine di oliva offre una redditività maggiore o una perdita inferiore rispetto alla vendita di olive. La vendita di olive garantisce una monetizzazione immediata, senza assumersi rischi di mercato (il prezzo dell’olio infatti può salire o scendere con i relativi rischi o benefici imprenditoriali).

I costi e i conti indicati sono da considerarsi medi, ogni azienda dovrebbe parametrizzarli sulla propria realtà, e non tengono conto degli ammortamenti e investimenti effettuati né del lavoro intellettuale svolto dall’imprenditore.

L’analisi permette però di affermare che la migliore redditività lorda ad ettaro e al netto di ammortamenti/investimenti, in questa stagione, è del 17-40% (rispettivamente olive o olio extra vergine di oliva), in linea con quella di un’industria alimentare media.

Se guardiamo invece al reddito, dobbiamo considerare che la superficie minima per avere un reddito adeguato al ruolo di imprenditore agricolo è di 15-20 ettari olivetati, irrigui e ben produttivi, una superficie molto più ampia di quella media nazionale, che si ferma sotto i 2 ettari per azienda.

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