L'arca olearia
L’influenza della potatura dell’olivo sulla qualità dell’olio e sull’efficienza della raccolta
          L'esposizione alla luce è un fattore importante che determina la fisiologia del frutto dell'olivo. La potatura influenza indirettamente anche altre operazioni colturali, come la raccolta
10 febbraio 2023 | R. T.
E’ noto che la potatura può influenzare la produttività dell’olivo, in ragione del periodo di intervento e dell’intensità, ma anche eventuali attacchi patogeni, in particolare batterici e fungini, per via della minore o maggiore umidità nella chioma.
La potatura, però influenza indirettamente anche altre operazioni colturali, come la raccolta.
Un’esperienza dell’Università di Perugia ha valutato la produttività in ragione dell’intensità di potatura.
La produzione in frutti con potatura annuale è stata di 6,9, 11,5 e 20,83 kg per le potature pesanti, moderate e leggere; a intervalli di 2 e 3 anni le rese sono state superiori a 20 kg per le potature leggere e moderate e a circa 17 kg per le potature pesanti.
L'indice di area fogliare (LAI) era di 2,7, 3,2 e 5,09 per le intensità di potatura pesante, moderata e leggera, mentre sugli alberi potati a intervalli di 2 e 3 anni i valori erano intorno a 6 o più
La forza di distacco dei frutti alla raccolta era influenzata dal livello di potatura
Lo scuotitore del tronco, dotato di vibrazioni multidirezionali e orbitali a frequenza variabile, ha prodotto un aumento significativo della percentuale di distacco dei frutti dalla potatura annuale leggera a quella pesante, passando dall'82,76% al 93,66%. Su alberi potati a intervalli di 2 e 3 anni l'asportazione media dei frutti è stata dell'84%, con la tendenza a ottenere risultati migliori quando si è utilizzata la potatura pesante.
La potatura annuale moderata e pesante ha favorito la raccolta meccanica dei frutti, grazie a una maggiore dimensione dei frutti, a una chioma meno densa, a una distribuzione regolare senza accorpamenti e sovrapposizioni di germogli fruttiferi. Tuttavia, anche negli alberi con intervalli più lunghi tra le potature si sono ottenuti buoni risultati.
L’influenza della potatura sulla qualità dell’olio d’oliva
Con la potatura annuale pesante e moderata i frutti erano più grandi, con un indice di maturazione più alto e con un contenuto di olio più elevato, espresso in percentuale della sostanza secca. Un buon contenuto di olio è stato ottenuto anche con la potatura pesante e biennale.
L'esposizione alla luce è un fattore importante che determina la fisiologia del frutto dell'olivo.
La minore intercettazione della luce nelle posizioni più basse della chioma ha determinato differenze nei frutti e nell'olio estratto tra gli strati della chioma. Lo strato superiore ha presentato il 60% della produzione complessiva; i frutti avevano un'unità in più di indice di maturità, il 3% in meno di umidità e il 5% in più di contenuto di grassi.
L'olio estratto dagli strati superiori presenta una maggiore concentrazione di oleuropeina e aglicone ligstroside.
Le differenze nella composizione dell'olio tra gli strati non sono correlate a differenze nell'indice di maturità del frutto; invece, la posizione del frutto è un fattore determinante per i processi fisiologici legati alla crescita del frutto e alla composizione dell'olio.
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