L'arca olearia 09/04/2021

Guide e concorsi oleari in tempo di pandemia: sanguisughe o salvatori?

Guide e concorsi oleari in tempo di pandemia: sanguisughe o salvatori?

In tempo di crollo delle vendite nel canale Horeca ricomincia la roulette delle guide e dei concorsi, con i relativi costi per le aziende. Questa forma di promozione è indispensabile? Ecco come “si difendono” i protagonisti dei principali concorsi e guide olearie


Torna la stagione dei concorsi e delle guide olearie, con i relativi costi per le aziende olivicolo-olearie.

E' però cresciuta l'insofferenza di fronte a queste iniziative, considerate spesso fonte di business più per gli organizzatori che che olivicoltori e frantoiani.

Non è più solo l'oggettività delle selezioni a provocare polemiche ma oggi soprattutto l'utilità di queste iniziative per vendere l'olio extra vergine d'oliva, per ottenere un ritorno economico a fronte di un esborso che, per un'impresa media, si aggira di 5 mila euro all'anno.

Le accuse ai concorsi e alle guide passano di bocca in bocca, di chat in chat. E' tempo quindi che gli organizzatori possano difendersi e far valere le proprie ragioni. Saranno convincenti?

E' purtroppo ancora tempo di pandemia, di fatto la seconda campagna olearia di Covid-19 per i produttori d'olio d'oliva. Non c'è il rischio che concorsi e guide vengano visti unicamente come “sanguisughe” di un comparto in difficoltà?

Maria Paola Gabusi (Leone d'Oro): C’è oggettivamente una ridondanza di concorsi e guide, ma se questa è l’offerta vuol dire che c’è richiesta. Questo significa che i produttori hanno piacere a partecipare e ne traggono qualche giovamento. Se e quando realmente saranno percepiti come “sanguisughe” alcuni scompariranno e i primi saranno quelli senza sponsor come il Leone D’Oro, ecco perchè penso che sia fondamentale impegnarsi senza millantare risultati stratosferici, ma rendere un servizio tangibile e correggere il tiro dopo eventuali errori lavorando sempre al fianco dei produttori.

Alfredo Marasciulo (Biol e anche Ercole Olivario): Non ci consideriamo per niente sanguisughe al contrario, in questo periodo così difficile per tutti, abbiamo deciso di andare avanti con grandissime difficoltà e sobbarcandoci interamente gli aumenti di spesa derivanti dalla spedizione dei campioni ad assaggiatori sparsi per il mondo, in modo che si possa assaggiare in sicurezza ciascuno dalla propria sede. Dal nostro punto di vista è importantissimo continuare a permettere ai produttori di comprendere, attraverso la partecipazione ad un concorso, la reale qualità del proprio prodotto ed ai più virtuosi di ottenere il meritato riconoscimento dal nostro concorso e la spinta in termini di comunicazione derivante dal potersi fregiare di una medaglia. Per inciso iIn un perido in cui aumentano i concorsi e le guide abbiamo deciso di distinguerci stringendo le maglie ed eliminando una intera classe di medaglie, quelle di argento in maniera tale da spingere i produttori a cercare di migliorarsi ulteriormente.

Marco Oreggia (Flos Olei): Pur nella grave considerazione del difficile contesto, non penso che concorsi e guide corrano questo rischio. Per quel che mi riguarda, l’obiettivo di Flos Olei è sempre stato, fin dagli esordi, quello di supportare le medio-piccole realtà olearie orientate verso l’alta qualità dando loro visibilità e aiutandole a canalizzare le attività commerciali. Questo grazie anche alla marcata impronta internazionale della Guida, tradotta in inglese e in cinese e orientata verso il mercato estero.

Stefano Polacchi (Gambero Rosso): Guarda, per la prima volta con Oli d’Italia del Gambero Rosso siamo partiti per l’edizione 2021 da soli (senza Unaprol) e chiedendo alle aziende un contributi di 200 euro – da versare solo in caso di ammissione alla pubblicazione – in cambio di copie della guida stessa e della grafica per comunicare i risultati e la selezione. Beh, abbiamo avuto un altissimo tasso di adesione, più elevato che negli altri anni; e abbiamo mantenuto una rigida severità nel giudizio sulle etichette presentate (cosa che ci contraddistingue e che fa arrabbiare anche molti produttori che non vengono ammessi in guida). Quindi, sinceramente, non mi sembra che il mondo dell’extravergine ci veda come sanguisuga! Credo invece – e ne ho diverse testimonianze dirette – che in molti ci vedano come importante pungolo a far meglio per chi produce, mettendo in parallelo e confrontando le diverse realtà aziendali e produttive e spingendo i protagonisti ad assaggiare e a confrontarsi oltre i confini delle loro fattorie. He poi è lo stesso stimolo che ha permesso al vino italiano di diventare grande nel mondo: il confronto.

Antonio Lauro (EVO IOOC): Il rischio che tu vedi, caro direttore, è sempre dietro l’angolo, sia in tempi di “pace” e sia in tempi di “guerra” come questi della grave pandemia. Oggi, i produttori mondiali, sono molto più attenti ed accorti nell'individuare le più efficaci strategie aziendali di marketing. Non partecipano a casaccio agli eventi dell’olio, semmai privilegiano la partecipazione alle occasioni di cui è comprovata l’efficacia di una vera promozione dei loro prodotti. Sappiamo che i concorsi e le guide sono vetrine delle eccellenze mondiali, e questo è il primo passo. Sta poi al produttore individuare le forme migliori per comunicare le affermazioni dei propri prodotti. Una considerazione ad alta voce: fanno i concorsi vendere olio extravergine di oliva? Certo che si. Ne abbiamo le prove!

Marino Giogetti (Sol d'Oro): I concorsi e le guide devono essere visti dal produttore come momenti di confronto con “il resto del mondo produttivo” e come veicolo promozionale verso il consumatore. Chiaramente l’esplosione del numero di guide ma soprattutto di concorsi negli ultimi anni, devono far riflettere il produttore sulla scelta a quali partecipare perché questi non sono tutti uguali, alcuni sono veri e propri diplomifici, non effettuando un vero confronto qualitativo e non offrendo un reale supporto commerciale e mediatico alle aziende vincitrici.

Horeca di fatto chiuso in tutto il mondo e le vendite di extra vergine di qualità faticano, se non attraverso canali on line. Come prevedi di aiutare le aziende sul fronte promozional-commerciale?

Giorgetti: Attraverso la partecipazione al concorso Sol d’Oro le aziende hanno modo di confrontarsi con l’intero panorama mondiale e per le aziende vincitrici si offrono iniziative per ora solo mediatiche come ad esempio la possibilità di avere la descrizione del loro olio oltre che in italiano, in inglese, giapponese e cinese in attesa di poter continuare presto a portare le aziende e i loro oli nelle più importanti manifestazioni di settore soprattutto in Oriente come Hong Kong e Giappone.

Marasciulo: Se è vero che alcuni canali di vendita sono praticamente fermi, è altretanto vero che si è instaurato un contatto diretto tra consumatore e produttore attraverso le vendite on line. Questa sostituzione dei tradizionali canali di vendita con un rapporto diretto tra produttore e consumatore è ampiamente supportato dal nostro concorso per mezzo di una campagna di comunicazione sui social e sul nostro sito web. Miriamo a raggiungere direttamente il consumatore finale pubblicizzando non solo l'elenco dei produttori che hanno conseguito riconoscimenti ma anche le caratteristiche di ciascun prodotto premiato oltre che una breve descrizione dell'azienda. Questa azione permette al consumatore di avere tutte le informazioni che servono per effettuare una scelta consapevole di un prodotto senza doversi fidare di ciò che racconta ciascun produttore.

Polacchi: In prima battuta, noi facciamo una guida e non aiutiamo nella vendita. Probabilmente, però, con una serie di attività internazionali stiamo già aiutando diversi produttori di extravergine in concomitanza con gli eventi on-line dedicati al vino in prima battuta cui si aggregano alcuni produttori di olio extravergine di oliva. Uno dei passi che abbiamo fatto è stato comunque proprio realizzare e inviare dei materiali ad hoc per comunicare la presenza degli extravergine sulla nostra guida e i punteggi ottenuti: è la prima volta che lo facciamo nel corso delle 11 edizioni della guida e credo che possa aiutare molto nella comunicazione e dunque nel marketing delle aziende. Inoltre, stiamo comunque progettando – sempre seguendo le orme del vino per cui il Gambero Rosso lo sta già facendo – delle iniziative online per avvicinare i consumatori ai diversi marchi dell’extravergine. In ogni caso il Gambero Rosso ha collaborato e collabora intensamente con le iniziative Ismea tese ad avvicinare i consumatori all’extravergine e su questo fronte siamoo da tempo molto attivi.

Lauro: E’ dall’inizio della pandemia che sono in stretto contatto con molti produttori. Tra alti e bassi, tutti hanno fatto di necessità virtù. Il calo delle vendite HORECA, è stato in parte (a volte del tutto) compensato dalla vendita diretta al consumatore, spesso nella modalità on-line o grazie a gruppi di acquisto. Come detto, il compito dei concorsi sta tutto nella promozione. Come? Non essendoci una unica formula, si va per tentativi. E nei sei anni di EVO IOOC Italy di tentativi ne sono stati fatti tanti. Oggi aiutiamo le aziende a promuoversi attraverso diverse azioni: pubblicazione dei vincitori nella guida EVO IOOC Guide Buyers Edition distribuita in eventi in tutto il mondo; rilascio di un Bollino di Qualità per tutte le bottiglie vincitrici; presentazione ed utilizzo dei prodotti vincenti in Masterclass ed eventi promozionali mondiali dedicati a consumatori, appassionati, influencer, chef, buyers e professionisti del food; non ultimo la promozione globale web offerta dai nostri profili social, newsletter, blog.

Oreggia: Come Flos Olei mi sono attivato fin da subito, da quando è iniziata l’emergenza nel marzo dell’anno scorso, con alcune iniziative a vantaggio delle aziende pubblicate nella Guida. Per tutto il 2020 è andata avanti, sul nostro sito web, una campagna chiamata “Shipment free”: le aziende olearie potevano proporre ai loro clienti ordini della propria merce con spese di spedizione gratis all’interno del territorio nazionale. Hanno aderito circa 150 aziende da 15 paesi nel mondo.

Gabusi: Il Leone D’Oro ha sempre cercato di aiutare in due modi: da un lato con una consulenza mirata al miglioramento del prodotto attraverso una seria analisi organolettica e dall’altra condividendo contatti diretti, senza intermediari né commissioni, con realtà commerciali diverse. Dall’ormai storica collaborazione con Alnatura Germania, a diversi buyers internazionali, ultimamente ho aperto agli eventi online come la EvokeBox che portano a casa l'assaggio del prodotto facendo Cultura fra privati, ristoratori e chef che in questo modo capiscono la reale differenza qualitativa. Il Leone ha preso a cuore anche i piccoli produttori convinto dell’importanza di dare una mano, anche con piccoli numeri, a piu’ realtà possibili per non disperdere il grande valore culturale, umano e qualitativo del nostro patrimonio olivicolo. Io coinvolgo i produttori durante tutto l’arco dell’anno, nelle degustazioni, nei corsi, con le iniziative internazionali in cui vengo coinvolta. E’ chiaro che con la pandemia tutto questo ha rallentato, ma sono ottimista, i profumi e le storie dietro ai grandi oli del Leone avranno sempre un pubblico interessato e interessante.

Hai previsto qualche forma di agevolazione o qualche iniziativa per venire incontro alle difficoltà economiche delle aziende agricole e dei frantoi?

Polacchi: La Direzione del Gambero Rosso e i nostri responsabili marketing stanno progettando modalità di partecipazione delle aziende olivicole ai nostri tour internazionali che a breve ripartiranno – almeno di spera! – in modo da studiare quote (budget) di partecipazione più bassi rispetto al vino ed eventi mirati sul business e sull’esportazione e dedicati in maniera specifica all’extravergine, sfruttando però l’elevato richiamo che ha il vino sul fronte dell’attenzione internazionale. Crediamo infatti che il mercato e il consumo dell’extravergine made in Italy abbia sì una sua specificità rispetto al cugino agricolo – il vino – ma che comunque il vino possa fare da traino potente nel recuperare anni persi nel marketing internazionale di un prodotto che dovrebbe essere per noi centrale come appunto l’extravergine.

Giorgetti: La pandemia ha creato non poco disagio al mondo fieristico al quale il concorso Sol d’Oro è strettamente legato e già cercando di mantenere il concorso in presenza, seppur spostando le date man mano fino ad arrivare al 16 giugno, con una giuria internazionale sempre tra le più qualificate, è già pensiamo un grande sforzo e reale garanzia per le aziende partecipanti, che già comunque numerose stanno sollecitando la realizzazione dell’iniziativa che ricordiamo è in parallelo per due giorni con gli Evoo Days come momento di qualificazione professionale per gli imprenditori agricoli.

Gabusi: Negli ultimi due anni la quota di partecipazione non è variata, ma nel frattempo ho investito tantissimo per la certificazione del Panel da parte del Mipaaf, per l’allestimento di una Sala Panel esclusiva anch’essa certificata e per l’elaborazione di un programma di digitalizzazione delle schede per l’analisi sensoriale.  Lavorare con impegno assaggiando per sei mesi l’anno, far crescere la serietà e la credibilità di un Concorso come il Leone d’ Oro penso sia un’investimento lungimirante e che sta già dando risultati apprezzabili che si riflettono negli ordini che i produttori ricevono. E quando mi viene proposta una collaborazione la mia prima richiesta è che non vengano discussi i prezzi del produttore, nell’ottica di mantenere un' “etica” del valore del prodotto che non è sempre scontata.

Oreggia: Nel 2021, alle 500 aziende presenti all’interno della nuova edizione di Flos Olei, abbiamo dato la possibilità - gratuita - di essere visibili all’interno del nostro sito web con una pagina dedicata ai loro contatti e ai loro video aziendali.

Lauro: Certamente. Da quest’anno, è aumentata la scontistica riservata a chi iscrive i propri prodotti in “Early Bird” ossia anticipatamente. Sconti che divengono maggiori con l’aumentare dei campioni iscritti ad EVO IOOC Italy e, come sempre, sarà gratuita la partecipazione alla guida EVO IOOC Italy. Inoltre, in tempi di pandemia, nasce già l’anno scorso l’idea di omaggiare tutti i produttori iscritti al concorso di una Masterclass Internazionale “Vuoi assaggiare qualche olio EVO con me?” da me condotta; masterclass che per tutti gli altri sarà a pagamento. Abbiamo anche previsto di regalare anche quest’anno i diritti per apporre il bollino di qualità sui propri oli vincenti, proprio per aumentare le occasioni di promozione delle aziende coinvolte nel nostro contest internazionale. Inoltre, a chi ne fa richiesta, offriamo gratuitamente anche un panel test del lotto in concorso.

Marasciulo: In realtà non abbiamo aspettato questa pandemia per andare incontro alle esigenze dei produttori. Abbiamo sempre cercato di comprendere le difficoltà del comparto e ci siamo comportati di conseguenza con il risultato che la quota di iscrizione al concorso è una tra le più basse in assoluto nel panorama dei concorsi (forse la più bassa) ed a fronte del pagamento della quota riserviamo una serie di servizi ai produttori partecipanti, primo fra tutti (per chi lo richiede) una azione di supporto volta a cercare di comprendere le ragioni del mancato conseguimento di un riconoscimento per tutti quei produttori che non hanno ottenuto una medaglia. Questo rapporto diretto con il produttore ha permesso di verificare come negli anni, grazia anche ai nostri consigli, la qualità degli oli partecipanti al concorso sia sensibilmente migliorata.

di Alberto Grimelli

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

Commenti 0