L'arca olearia
Alta qualità per gli oli d'oliva delle aziende a conduzione famigliare
Una ricerca dell'Università di Pesaro-Urbino ha confrontato la qualità degli extra vergini prodotti da aziende a conduzione famigliare con oli etichettato come Dop. Alta qualità per entrambi i prodotti che potrebbero vantare i claim salutistici dell'Unione europea
30 ottobre 2018 | R. T.
In Italia, le aziende agricole a conduzione familiare producono circa il 55% dell'olio extra vergine di oliva, mentre solo il 3% è certificato da Consorzi a denominazione di origine protetta (DOP).
L'Università di Pesaro-Urbino, in collaborazione con quella di Perugia, ha confrontato i parametri di qualità chimica e fenolica di 28 oli Dop e 256 oli prodotto da aziende famigliari.
Acidità, indice di perossidi e spettroscopia UV hanno indicato l'alta qualità di tutti gli oli sotto esame, senza differenze significative tra Dop e famigliari.
Gli alcoli fenolici, cioè 3,4-(diidrossifenil)etanolo (3,4-DHPEA o idrossitirosolo) e p-(idrossifenil)etanolo (p-HPEA o tirosolo), e i secoiridoidi, che sono le forme dialdeidiche del decarbossimetil acido elenolico legato all'idrossitirosolo (3. Il 4-DHPEA-idrossitirosolo),4-DHPEA-EDA) e al tirosolo (p-HPEA-EDA), rispettivamente l'acido elenolico 3,4 (diidrossifenil)etanolo (3,4-DHPEA-EA) e l'acido elenolico p-(idrossifenil)etanolo (p-HPEA-EA), sono stati rilevati con HPLC-DAD.
Tutti gli oli extra vergini d'oliva soddisfano le condizioni di concentrazione di fenoli previste dal regolamento europeo 432/2012, per l'indicazione del claim salutistico in etichetta.
Anche la percentuale relativa di ciascun derivato secoiridoide e alcool fenolico è risultata molto simile tra le due categorie di olio sotto esame, con il 3,4-DHPEA-EDA come componente principale.
Sono stati valutati anche i lignani, (+)-1-acetossipinosinolo e (+)-pinoresinolo, senza differenze significative tra i due gruppi di oli.
Questo dimostra che occorrerebbe perseguire la strada della certificazione, anche per gli oli delle aziende a conduzione famigliare, al fine di garantire il corretto riconoscimento di questi prodotti e la loro più valorizzata distribuzione sul mercato.
Bibliografia
Elena Antonini, Alfonso Farina, Alessandra Leone, Elisabetta Mazzara, Stefania Urbani, Roberto Selvaggini, Maurizio Servili, Paolino Ninfali, Phenolic compounds and quality parameters of family farming versus protected designation of origin (PDO) extra-virgin olive oils, Journal of Food Composition and Analysis, Volume 43, 2015, Pages 75-81
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