L'arca olearia
Xylella fastidiosa: la zona cuscinetto arriva nella provincia di Bari
Nella zona cuscinetto ormai rientrano parte dei comuni di Fasano e Martina Franca ma anche la Provincia di Bari, con circa due-terzi dell'agro di Locorotondo. Continua a espandersi l'area di contenimento del batterio
26 marzo 2018 | R. T.
Sono 2924 gli ulivi infetti da Xylella in Puglia nella cosiddetta fascia di contenimento. Il dato del 7 marzo già registrava un numero triplicato, rispetto ai due mesi precedenti, del numero di ulivi colpiti dal batterio (735). Nella zona di contenimento e cuscinetto (una fascia di 30 km che taglia la Puglia dall'Adriatico allo Ionio) spicca l'area brindisina di Oria e Francavilla Fontana.
Evidentemente, quindi, vi sono state condizioni ideali per il propararsi della patologia negli ultimi mesi.
Inoltre, nel corso della conferenza tenutasi nel corso Premio Biol 2018, Anna Percoco, funzionario del Servizio Fitosanitario della Regione Puglia, ha annunciato l'avvenuta modifica della delimitazione della zona cuscinetto che, come si vede dalla diapositiva proiettata dalla stessa, per la prima volta interessa, oltre che parte dei comuni di Fasano e Martina Franca,
anche la Provincia di Bari, con circa due-terzi dell'agro di Locorotondo, confermando così quanto previsto da Infoxylella sin dal 17 ottobre 2017.
La classificazione di "zona cuscinetto" comporta l'obbligo di rispettare alcune prescrizioni mirate al contenimento, quali, ad esempio, l'esecuzione di azioni di controllo del vettore (con l'obbligo di lavorazioni del terreno nel periodo marzo-aprile) ed il divieto di movimentare piante specificate (circa 300 specie) al di fuori delle zone demarcate.
L'amministrazione comunale di Fasano segue l'innalzarsi della soglia di attenzione sulla Xylella fastidiosa. "I nuovi confini - ha dichiarato l'assessore all'agricoltura Gianluca Cisternino - non fanno che riportare l'evoluzione a nord del batterio, ma hanno una funzione prettamente indicativa perché nessun calcolo statistico può prevedere con certezza l'evoluzione della Xylella".
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