L'arca olearia
Le acque di vegetazione delle olive hanno effetti genotossici sul girasole

Di fronte a siccità sempre più drammatiche ci si interroga sulla possibilità di utilizzare anche le acque di vegetazione a scopo irriguo. I reflui di frantoio potrebbero essere una valida alternativa, ma senza esagerare
15 novembre 2017 | R. T.
Attualmente le acque di vegetazione possono essere sparse sui terreni agricoli entro tempi ben precisi e con limiti ben determinati.
A causa delle siccità sempre più insistenti e prolungate, ci si chiede però se un utilizzo più oculato e diluito nel tempo delle acque reflue di frantoio, a scopo irriguo, non possa risolvere almeno in parte i problemi di carenza idrica di alcune colture, tra cui il girasole.
Una ricerca turca ha appunto sperimentato la possibilità di irrigare il girasole con acque reflue di frantoio, da un livello di diluizione 1:100 fino a 1:1, con tempi che variavano da 3 a 10 giorni.
I ricercatori si sono concentrati sull'espressione genica del girasole, attraverso la rilevazione di test di stabilità, misura di espressione genica di diversi enzimi, compresi quelli di riparazione proteica.
I risultati hanno mostrato che, a livello di diluizione 1:1, ovvero con acqua di vegetazione tal quale, si potevano causare danni significativi alla struttura genomica, con un danno decisamente ridotto quando si passava a un coefficiente di diluizione 1:10.
Anche il tempo irriguo manifestava i suoi effetti, con la genotossicità che si manifestava già dopo 3 giorni ed era massima dopo 5 giorni, mentre dopo 10 giorni la pianta metteva in atto una risposta riparatrice che tuttavia riusciva solo parzialmente nel suo intento.
Secondo i ricercatori sono i valori elevati di alcuni metalli e composti (B, F, Al, Mn, Ni, Ni, Cr, As, Se, Cd, Pb) oltre al contenuto elevato di polifenoli a indurre genotissicità che tuttavia poteva essere ridotta significativamente con livelli di diluizione adeguati.
Bibliografia
Mehmet Aybeke, Genotoxic effects of olive oil wastewater on sunflower, In Ecotoxicology and Environmental Safety, Volume 147, 2018, Pages 972-981
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