L'arca olearia

Efficacia della lotta attract&kill contro la mosca delle olive: l'incognita durata

In regime biologico il sistema di lotta adulticida contro la mosca delle olive basato su trappole o esche proteiche si scontra con un'efficacia limitata nel tempo. L'esperienza greca ci offre lo spunto per alcune considerazioni

28 luglio 2017 | R. T.

In regime biologico la lotta contro la mosca delle olive, essendo preventiva, è cominciata già da una ventina di giorni.

Chi ha utilizzato il sistema attract&kill, sia esso Spintor Fly o Ecotrap, sa che l'efficacia di questi sistemi è limitata nel tempo.

Il problema è infatti il mantenimento tanto dell'attrattività dell'esca proteica quanto dell'efficacia del principio attivo.

Un doppio problema che è stato esaminato dall'Istituto olivicolo di Creta, che ha esaminato il grado di efficacia, nel 2016, di un sistema attract&kill molto utilizzato in Grecia, basato sullo spruzzo localizzato di esche proteiche e alfa cipemetrina come insetticida.

I ricercatori hanno voluto verificare se una dose più elevata di alfa cipemetrina durante il trattamento poteva influire positivamente tanto sull'efficacia di contrasto alla mosca delle olive quanto per la durata di effetto.

I ricercatori greci hanno notato che l'insetticida si mantiene attivo sulle piante per circa due mesi. Infatti residui di alfa cipemetrina sulle figlie sono stati rilevati sette giorni dopo i due trattamenti sono stati rispettivamente di 5 e 7 mg/kg per il trattamento a basso dosaggio di alfa cipemetrina e da 16 a 19 mg/kg per quello ad alto dosaggio.

Per entrambe le soluzioni, quindi due trattamenti a distanza di due mesi l'uno dall'altro, la mortalità degli adulti era superiore al 55% per almeno 20 settimane, ovvero tutto il periodo di crescita del frutto.

Anche le percentuali di infestazione attiva registrate, inferiori al 2%, non differivano molto in base al dosaggio di alfa cipemetrina.

L'esperienza greca dimostra quindi che più che la quantità, aumento dei dosaggi, vale la qualità, corretta gestione e numero di trattamenti.

In effetti il periodo di decadimento di un principio attivo non è mai funzione della quantità utilizzata ma di fattori climatici e chimici che sono indipendenti dal dosaggio. Meglio insomma, qualora l'annata lo richieda, un trattamento in più che non uno in meno, rispettando però scrupolosamente le dosi indicate. Ne avrà beneficio il portafoglio e anche l'ambiente.

Bibliografia

Kyriaki Varikou, Nikos Garantonakis, Athanasia Birouraki, Dimitra Gkilpathi, Emmanouela Kapogia, Refreshing bait spots in an olive orchard for the control of (Diptera: Tephritidae), Crop Protection, Volume 92, 2017, Pages 153-159, ISSN 0261-2194

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