L'arca olearia
Per le aziende sostenibili vietato bruciare le ramaglie d'olivo
          Pochi sanno che, secondo uno studio greco, la bruciatura di ramaglie d'olivo è una tra le principali fonti di inquinamento di PM2,5. Fino al 20% delle polveri inquinanti che circolano nell'aria possono essere dovute proprio a questa pratica colturale
11 novembre 2016 | R. T.
La bruciatura delle ramaglie, sebbene con alcune limitazioni, è ammessa dalla normativa italiana.
Le aziende agricole, lontano da boschi, in cumuli piccoli e una tantum, possono bruciare le ramaglie d'olivo, generalmente frutto di potatura.
Le imprese più attente alla sostenibilità e all'impatto ambientale, però, dovrebbero astenersi da tale pratica perchè altamente inquinante.
A spiegare quanto la bruciatura delle ramaglie possa influire sull'inquinamento dell'aria è uno studio dell'Università di Patras.
Piuttosto scontato che la combustione della ramaglia avviene solo durante i giorni con bassa velocità del vento e senza pioggia, il contributo della bruciatura è significativa, in particolare in ragione dei livelli di PM2,5, durante i giorni con più alti livelli di inquinamento.
In aree ad alta densità olivicola, come Creta, gli aumenti di PM2,5, durante gli orari di abbruciatura, possono arrivare al 150%.
I ricercatori hanno calcolato, su base mensile media, che l'incremento delle emissioni id PM2,5 dovuti alla bruciatura delle ramaglie è di 1,5 mg/metro cubo di aria a Creta e nel Peloponneso, aree ad alta densità olivicola, e di 0,4 mg/metro cubo di aria in Grecia.
L'incidenza dell'abbruciatura delle ramaglie può arrivare al 20% del totale delle PM2,5, se consideriamo la media nazionale greca, ma scende al 9% considerando che che la bruciatura delle ramaglie non avviene tutti i giorni.
I ricercatori suggeriscono, quindi, che la bruciatura delle ramaglie è una delle principali fonti di inquinamento da PM2,5, in particolare durante l'inverno, nelle regioni più olivicole del Mediterraneo.
Bibliografia
G.Z. Papadakis, A.G. Megaritis, S.N. Pandis, Effects of olive tree branches burning emissions on PM2.5 concentrations, Atmospheric Environment, Volume 112, July 2015, Pages 148-158, ISSN 1352-2310
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Proteggere l'olivo dl gelo: l'effetto dell'applicazione fogliare di Bacillus subtlis, saccarosio, etanolo, silicio
              I danni causati dal congelamento si verificano nelle olive a temperature inferiori a -7 gradi. I trattamenti con Bacillus subtlis, saccarosio, etanolo, silicio non hanno avuto gli stessi effetti sulle cultivar delle olive e sulla conservazione delle piante di olivo
03 novembre 2025 | 14:00
L'arca olearia
Effetto dell'uso di compost e acqua di vegetazione dell'olivo sulla fertilità dell'oliveto
              Le principali caratteristiche chimiche delle foglie d'olivo e la composizione dei microrganismi del suolo per l'utilizzo di compost e acqua di vegetazione. Più vita nel terreno dopo il trattamento
03 novembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Il modello di crescita e di accumulo di olio nelle olive: può crescere fino a dicembre
              L'olio appare nelle cellule della polpa alla fine di luglio, quando il frutto è sufficientemente sviluppato e il nocciolo si è già indurito. Il picco di olio si può raggiungere anche a dicembre ma il tasso di accumulo a novembre si abbassa molto
31 ottobre 2025 | 17:45
L'arca olearia
Gli effetti di due tipi di imballaggio sul profilo fenolico e sulle caratteristiche sensoriali dell'olio extravergine di oliva
              Gli effetti combinati della durata di conservazione e del confezionamento sul profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva in relazione ai suoi attributi sensoriali. I materiali con elevata permeabilità all’ossigeno, come il polipropilene e il polietilene, non sono adatti per la conservazione dell’olio d’oliva
31 ottobre 2025 | 17:15
L'arca olearia
Le caratteristiche nutrizionali, aromatiche e funzionali dell'olio extravergine di oliva da olivo selvatico
              La qualità, il profilo fenolico e l'aroma dell'olio d'oliva selvatico evidenziano il suo elevato potenziale per essere utilizzato come preziosa risorsa naturale e alternativa per migliorare la qualità dell'olio extravergine d'oliva
31 ottobre 2025 | 15:00
L'arca olearia
L'impatto di pirofeofitina a e 1,2-diacilgliceroli sulla qualità dell'olio extravergine di oliva e sulla durata di conservazione
              Identificati i tratti più impattanti che contribuiscono all'evoluzione di pirofeofitine e diacilgliceroli durante lo stoccaggio in ragione di temperatura e tempo di conservazione per comprendere la loro potenziale correlazione con gli attributi sensoriali
31 ottobre 2025 | 14:00