L'arca olearia

Caolino e rame contro tignola e mosca delle olive non sono a impatto zero

Caolino e rame possono aumentare la mortalità di alcuni insetti dell'oliveto. Non si tratta quindi di principi fitosanitari completamente innocui. La nuova frontiera della strategia di difesa contro la mosca delle olive e la tignola sarà trovare molecole ad impatto zero sull'agroecosistema

10 giugno 2016 | R. T.

Cosa c'è di più naturale di rame e un'argilla, quale è il caolino? Molti sono propensi a ritenere che questi prodotti non producano alcuyn effetto sull'ambiente e sugli insetti presenti nell'oliveti.

In realtà non è proprio così, come dimostrato da una ricerca dell'Università di Madrid che ha studiato l'impatto su Anthocoris nemoralis (F.) (Hem. Anthocoridae), Chelonus inanitus (L.) (Hym. Braconidae), Chilocorus nigritus (F. ) (Col. Coccinellidae) e Scutellysta cyanea Motschulsky (Hym. pteromalidae).

Caolino e rame possono aumentare la mortalità di Anthocoris nemoralis, riducendo quindi la sua presenza nell'oliveto.

Sia il caolino e il rame possono essere applicati per il controllo della mosca della frutta d'oliva e la falena d'oliva, due parassiti importanti di questa coltura. Non è però solo la mortalità l'unico elemento da valutare. Sia il caolino sia il rame hanno ridotto leggermente ma significativamente la durata della vita di C. inanitus e S. cyanea. La deposizione delle uova da parte di A. nemoralis si è ridotta rispetto all'oliveto non trattato.

Negli esperimenti comportamentali effettuati tutti gli insetti considerati, quando possibile, hanno preferito insediarsi e permanere sulle superfici non trattate con caolino.

I ricercatori spagnoli hanno concluso che rame e caolino non possono essere quindi considerati principi fitosanitari a impatto zero, anche se la loro influenza negativa sulll'entomofauna dell'oliveto era assai inferiore rispetto a tutte le altre soluzioni alternative.

Ma sarà mai possibile individuare una strategia di difesa realmente ad impatto zero?

E' quanto sta provando a realizzare, con studi di base al momento, l'Università portoghese di Porto che sta individuando le molecole chiave che possono attrarre le mosce e quindi favorire l'ovideposizione.

Già precedenti studi hanno dimostrato che le foglie dell'olivo emettono sostanze volatili, differenti a seconda della varietà, che possono attrarre più o meno sensibilmente la mosca delle olive. I ricercatori portoghesi hanno identificato 39 sostanze volatili, principalmente esteri e alcoli, con una percentuale minore di aldeidi, chetoni e composti terpenici.

I ricercatori hanno verificato che, tra tutte le sostanze sotto esame, durante la maturazione delle olive l'unica che mostrava una correlazione positiva con i livelli di infestazione da Bactrocera olae era però il toluene.

Mentre infatti tutte le sostanze volatili di foglia verde, come 3-esen-1-olo e 3-esen-1-olo acetato, diminuivano significativamente durante la maturazione delle olive, le concentrazioni di toluene andavano ad aumentare.

Individuare le sostanze odorose che possono influenzare l'attrattività della mosca delle olive può aprire nuove strade per strategie di lotta assolutamente ecocompatibili che si basino sul "mascheramento" dei composti volatili attrattivi onde diminuire l'ovodeposizione e quindi la pericolosità di Bactrocera oleae.

Bibliografia

P. Bengochea, F. Amor, R. Saelices, S. Hernando, F. Budia, A. Adán, P. Medina, Kaolin and copper-based products applications: Ecotoxicology on four natural enemies, Chemosphere, Volume 91, Issue 8, May 2013, Pages 1189-1195, ISSN 0045-6535

Ricardo Malheiro, Susana Casal, Sara C. Cunha, Paula Baptista, José Alberto Pereira, Identification of leaf volatiles from olive (Olea europaea) and their possible role in the ovipositional preferences of olive fly, Bactrocera oleae (Rossi) (Diptera: Tephritidae), Phytochemistry, Volume 121, January 2016, Pages 11-19, ISSN 0031-9422

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Proteggere l'olivo dl gelo: l'effetto dell'applicazione fogliare di Bacillus subtlis, saccarosio, etanolo, silicio

I danni causati dal congelamento si verificano nelle olive a temperature inferiori a -7 gradi. I trattamenti con Bacillus subtlis, saccarosio, etanolo, silicio non hanno avuto gli stessi effetti sulle cultivar delle olive e sulla conservazione delle piante di olivo

03 novembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Effetto dell'uso di compost e acqua di vegetazione dell'olivo sulla fertilità dell'oliveto

Le principali caratteristiche chimiche delle foglie d'olivo e la composizione dei microrganismi del suolo per l'utilizzo di compost e acqua di vegetazione. Più vita nel terreno dopo il trattamento

03 novembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Il modello di crescita e di accumulo di olio nelle olive: può crescere fino a dicembre

L'olio appare nelle cellule della polpa alla fine di luglio, quando il frutto è sufficientemente sviluppato e il nocciolo si è già indurito. Il picco di olio si può raggiungere anche a dicembre ma il tasso di accumulo a novembre si abbassa molto

31 ottobre 2025 | 17:45

L'arca olearia

Gli effetti di due tipi di imballaggio sul profilo fenolico e sulle caratteristiche sensoriali dell'olio extravergine di oliva

Gli effetti combinati della durata di conservazione e del confezionamento sul profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva in relazione ai suoi attributi sensoriali. I materiali con elevata permeabilità all’ossigeno, come il polipropilene e il polietilene, non sono adatti per la conservazione dell’olio d’oliva

31 ottobre 2025 | 17:15

L'arca olearia

Le caratteristiche nutrizionali, aromatiche e funzionali dell'olio extravergine di oliva da olivo selvatico

La qualità, il profilo fenolico e l'aroma dell'olio d'oliva selvatico evidenziano il suo elevato potenziale per essere utilizzato come preziosa risorsa naturale e alternativa per migliorare la qualità dell'olio extravergine d'oliva

31 ottobre 2025 | 15:00

L'arca olearia

L'impatto di pirofeofitina a e 1,2-diacilgliceroli sulla qualità dell'olio extravergine di oliva e sulla durata di conservazione

Identificati i tratti più impattanti che contribuiscono all'evoluzione di pirofeofitine e diacilgliceroli durante lo stoccaggio in ragione di temperatura e tempo di conservazione per comprendere la loro potenziale correlazione con gli attributi sensoriali 

31 ottobre 2025 | 14:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati