L'arca olearia

Anche dall'orientamento dei filari dipende la produttività dell'olivo

L'orientamento nord-sud per i filari di olivo è decisamente il peggiore, specie ad alte intensità colturali. Solo nella posizione est-ovest la produttività non è stata influenzata. L'opzione più redditizia è il sesto d'impianto 5 x 2,5 metri secondo l'Università di Madrid

30 luglio 2015 | R. T.

Anche l'orientamento può influenzare significativamente la produzione dell'olivo.

Il Departamento de Producción Agraria dell'Universidad Politécnica de Madrid ha studiato la produttività, e le caratteristiche delle olive, per tra sesti d'impianto diversi: 2,5 x 2,5 metri, 4 x 2,5 metri e 5 x 2,5 metri.

Si tratta quindi di intensità colturali che vanno dall'intensivo al superintensivo.

Gli impianti sono stati realizzati con esposizione nord-sud e est-ovest.

Per entrambi gli orientamenti, la riduzione della spaziatura da 5 a 2,5 metri, ha aggiunto in media dal 39 al 107% in volume della chioma.

Nei filari di olivo con orientamento nord-sud. La produzione cumulata, nei primi cinque anni dall'impianto, è stata maggiore in quelli ad alta densità, con incrementi, rispetto all'impianto 5x5 metri, del 14% nel sesto 4x4 e del 52% nel sesto 2,5x2,5.

Viceversa, per filari di olivi disposti secondo l'orientamento est-ovest, non vi è stata alcuna significativa differenza di produttività tra i vari sesti d'impianto.

La spiegazione data dai ricercatori è che, sia il contenuto in olio sia la quantità di frutti per metro lineare, veniva significativamente influenzata dall'orientamento nord-sud, a vantaggio del superintensivo, ma non con l'orientamento est-ovest.

Le caratteristiche del frutto, con orientamento nord-sud e con particolare riferimento al contenuto in olio, non erano diverse, tra i vari sesti d'impianto a confronto.

In caso di esposizione est-ovest, viceversa, le olive nel lato a sud erano più pesanti e mature rispetto al lato a nord negli oliveti con sesti d'impianto di 2,5x2,5 e 4x4, ma non nel caso del 5x5 metri. Si dimostra così che, con alte densità di impianto, vi è una bassa trasmissione dell'irraggiamento luminoso in alcune porzioni della chioma.

Le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori spagnoli è che, sebbene l'oliveto 2,5x2,5 metri con orientamento nord-sud abbia dato la maggiore produttività nei primi cinque anni dall'impianto, l'opzione più redditizia sia il sesto d'impianto 5x2,5 metri con orientamento dei filari est-ovest.

Bibliografia

Eduardo R. Trentacoste, David J. Connor, María Gómez-del-Campo, Effect of row spacing on vegetative structure, fruit characteristics and oil productivity of N–S and E–W oriented olive hedgerows, Scientia Horticulturae, Volume 193, 22 September 2015, Pages 240-248, ISSN 0304-4238

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

La ragione della scelta dell’olio extravergine di oliva da parte del consumatore: sapore, colore, spremitura a freddo e italianità

Difficoltà a riconoscere la qualità reale, rifugiandosi nel prezzo. La metà degli italiani ha un solo tipo di olio in dispensa, uno su tre due. Molta strada da fare sull’etichetta dell’extravergine di oliva secondo Nextplora

18 settembre 2025 | 10:05

L'arca olearia

La gestione delle paste difficili: microtalco per aumentare la resa in olio di oliva

Le rese industriali aumentano quando il microtalco naturale è stato utilizzato durante la produzione di olio. L'indice di estraibilità dell'olio migliorain ragione della varietà ma è indipendente dalla campagna olearia

16 settembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

L'importanza di biostimolanti e concime organico per aumentare la produzione dell'olivo

La bassa produzione e l'alternanza per l'olivo si possono combattere anche con un'adeguata fertilizzazione. Gli effetti anche sulla crescita e sullo sviluppo della superficie fogliare, oltre che sul peso medio delle olive

15 settembre 2025 | 16:00

L'arca olearia

Le procedure pre e post raccolta delle olive che garantiscono un olio extravergine di oliva ad alto contenuto di fenoli

L'effetto del grado di maturazione delle olive sul contenuto fenolico dell'olio extravergine di oliva. Dimostrata una forte correlazione tra il contenuto di polifenoli e la stabilità ossidativa. L'effetto antiossidante dei polifenoli è dose-dipendente

12 settembre 2025 | 18:00

L'arca olearia

L'impatto delle condizioni di conservazione sui contenuti fenolici dell'olio d'oliva extra vergine

Per preservare la durata di conservazione dell'olio extravergine di oliva e il valore nutrizionale, le pratiche di conservazione adeguate devono essere attuate lungo la catena di approvvigionamento e a casa dei consumatori

12 settembre 2025 | 17:40

L'arca olearia

L'influenza sulla quantità e qualità dell'olio di oliva di trattamenti con caolino e zeolite

L'applicazione di caolino ha influenzato negativamente la traspirazione e la conduttanza stomatale, con potenziali effetti negativi sulla resa in olio delle olive. Le potenzialità dell'uso della zeolite come vettore di sostanze nutritive: la zeolite arricchita NH4+

12 settembre 2025 | 16:50