L'arca olearia

Un eccesso di concimazione fosfatica può provocare clorosi ferrica su olivo

In terreni altamente calcarei e poveri di ossidi di ferro, la fertilizzazione abbondante con fosforo può provocare una riduzione della concentrazione di clorofilla e di peso delle foglie. Nel lungo periodo potrebbero risentirne crescita e produttività

18 aprile 2014 | R. T.

Uno studio spagnolo, che tuttavia ben si adatta anche a molte realtà italiane, mette in risalto i pericoli di un eccesso di concimazione fosfatica in suoli fortemente calcarei e poveri di ossidi di ferro.

In questo caso il fosforo potrebbe indurre una clorosi ferrica su olivo, con conseguenze negative che vanno valutate.

La ricerca coordinata da Sánchez-Rodríguez nei terreni della Spagna del sud è stata condotta su quattro varietà: Arbequina, Ocal, Manzanilla e Picudo in quattro stagioni.

Tutti i terreni presi in esame erano fortemente calcarei e poveri di ossidi di ferro.

L'applicazione di concimi fosfatici ha diminuito la concentrazione di clorofilla nelle foglie, come determinato tramite indice Spad, e anche il peso della foglia. In particolare gli effetti più significativi si sono manifestati per Manzanilla e Picudo, a significare, anche su olivo, una diversa tolleranza genetica alla clorosi ferrica.

Un'altra spiegazione potrebbe essere dovuta ai diversi livelli di ossidi di ferro nel suolo tra i terreni dove erano a dimora Manzanilla e Picudo rispetto a Arbequina e Ocal.

Meno marcata la risposta degli alberi allo stress ferrico indotto da fosforo, probabilmente perchè gli olivi sono riusciti a mobilitare le proprie riserve di ferro per far fronte alla carenza.

Nei quattro anni di sperimentazione, dunque, non si sono manifestati cali nel volume della chioma e nel diametro del tronco né nella produttività.
E' tuttavia indubbio, concludono i ricercatori, che vi sia una necessità di frenare la domanda di fosforo e quindi le concimazioni fosfatiche per non indurre una clorosi ferrica poi di difficile gestione, specie nell'olivicoltura intensiva.

Bibliografia

A.R. Sánchez-Rodríguez, J.C. Cañasveras, M.C. del Campillo, V. Barrón, J. Torrent, Iron chlorosis in field grown olive as affected by phosphorus fertilization, European Journal of Agronomy, Volume 51, November 2013, Pages 101-107, ISSN 1161-0301

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Il modello di crescita e di accumulo di olio nelle olive: può crescere fino a dicembre

L'olio appare nelle cellule della polpa alla fine di luglio, quando il frutto è sufficientemente sviluppato e il nocciolo si è già indurito. Il picco di olio si può raggiungere anche a dicembre ma il tasso di accumulo a novembre si abbassa molto

31 ottobre 2025 | 17:45

L'arca olearia

Gli effetti di due tipi di imballaggio sul profilo fenolico e sulle caratteristiche sensoriali dell'olio extravergine di oliva

Gli effetti combinati della durata di conservazione e del confezionamento sul profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva in relazione ai suoi attributi sensoriali. I materiali con elevata permeabilità all’ossigeno, come il polipropilene e il polietilene, non sono adatti per la conservazione dell’olio d’oliva

31 ottobre 2025 | 17:15

L'arca olearia

Le caratteristiche nutrizionali, aromatiche e funzionali dell'olio extravergine di oliva da olivo selvatico

La qualità, il profilo fenolico e l'aroma dell'olio d'oliva selvatico evidenziano il suo elevato potenziale per essere utilizzato come preziosa risorsa naturale e alternativa per migliorare la qualità dell'olio extravergine d'oliva

31 ottobre 2025 | 15:00

L'arca olearia

L'impatto di pirofeofitina a e 1,2-diacilgliceroli sulla qualità dell'olio extravergine di oliva e sulla durata di conservazione

Identificati i tratti più impattanti che contribuiscono all'evoluzione di pirofeofitine e diacilgliceroli durante lo stoccaggio in ragione di temperatura e tempo di conservazione per comprendere la loro potenziale correlazione con gli attributi sensoriali 

31 ottobre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Estratti di foglie di carrubo e buccia di melograno contro la lebbra dell'olivo

Gli estratti naturali ottenuti da carrubo e melograno potrebbero ridurre l’incidenza della lebbra dell'olivo, una delle più importanti malattie dell'oliveto. Un progresso nella ricerca di strategie di controllo sostenibile che riducano l’uso di fungicidi

30 ottobre 2025 | 09:00

L'arca olearia

La potatura dell'olivo non influenza la qualità dell'olio extravergine di oliva

Il momento in cui vengono raccolte le olive, e quindi il loro indice di maturazione, influenza il contenuto di pigmenti clorofilliani, carotenoidi e tocoferoli degli oli, ma anche i polifenoli. L'effetto della potatura o non potatura è trascurabile

29 ottobre 2025 | 17:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati