L'arca olearia
La Spagna olearia affonda ma continua la conquista dei paesi emergenti
Scendono gli scambi all'interno dell'Ue mentre crescono del 119% le importazioni da Tunisia e Marocco. Bene il mercato americano con un incremento dell'import dell'8% all'anno
30 marzo 2013 | R. T.
Sarà un'annata da ricordare per la Spagna olivicola con una produzione mai così bassa da decenni, a 543600 tonnellate nei primi quattro mesi della campagna olearia 2013/13, un calo del 62% rispetto alla passata stagione.
Ovviamente la ridotta disponibilità, anche se a fronte di stock per circa 800mila tonnellate, ha fatto alzare i prezzi sia all'ingrosso sia al dettaglio. I primi, secondo la Spanish Olive Oil Agency, sono saliti del 14% negli ultimi quattro mesi del 2012 mentre quelli al consumo sono incrementati del 10%.
Un'annata sfortunata per la Spagna che però non rinuncia alla conquista di mercati emergenti e il suo export verso Cina, Brasile, Giappone e India.
La minor disponibilità di prodotto si è fatta così sentire altrove e ha fatto la fortuna di altri paesi.
Infatti, con la diminuzione della produzione spagnola, sono diminuiti anche gli scambi all'interno della comunità europea. Le importazioni di olio sono scese del 7% e l'export del 15% nei primi due mesi della nuova campagna olearia (ottobre e novembre 2012). Il gap tra importazioni ed esportazioni è così salito da poco più di 10mila tonnellate nel 2011 a 24mila odierne.
Una sfortuna per il vecchio continente che ha fatto però la fortuna di Marocco e Tunisia dove la campagna olearia è stata favorevole con produzioni abbondanti.
L'importazione da questi due paesi nei primi mesi della campagna olearia è così salita del 119%, superando di poco le 24mila tonnellate. In particolare sarebbero arrivati dalla Tunisia quasi 18mila tonnellate e dal Marocco circa 5mila. In arrivo soprattutto olio vergine ed extra vergine, l'80% del totale, il 13% sarebbe invece olio d'oliva e il 7% olio lampante.
Mentre l'Unione europea cerca di approvvigionarsi disperatamente fuori dai confini comunitari per soddisfare il mercato interno e internazionale, proprio dagli Usa arrivano segnali importanti che confermano l'interesse crescente per l'olio extra vergine d'oliva. I consumi, ormai da qualche anno, infatti, stanno salendo dell'8% annuo e le prime indicazioni sul 2013 non sembrano mutare lo scenario.
Il 65% dell'olio d'oliva importato negli States è vergine o extra vergine d'oliva, il 30% è olio d'oliva e il 5% è olio lampante. Leder di questo mercato si conferma l'Italia con il 49% seguita da Spagna, 29% e una Tunisia in netta crescita all'11%. Quote minoritarie sono per Argentina, Marocco, Turchia, Australia e Cile.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Stabilire il momento ottimale per la raccolta delle olive: strumenti e parametri

La corretta determinazione del tempo di raccolta ottimale è fondamentale per garantire la massima qualità dell'olio d'oliva, che richiede la valutazione precisa e tempestiva della maturità delle olive: metodi distruttivi e non distruttivi
27 agosto 2025 | 13:00
L'arca olearia
La gestione della mosca dell'olivo con metodi adulticidi: prodotti a confronto

Nessuno dei trattamenti ha ridotto significativamente l'infestazione totale rispetto ai controlli. Anche se l'esca attrattiva era bassa la capacità dei metodi adulticidi di proteggere l'oliveto è rimasta costante. L'efficacia dei diversi prodotti era però molto variabile
26 agosto 2025 | 16:00
L'arca olearia
Le differenze nell'uso dell'acqua tra un olivo irrigato e uno in asciutto

L'olivo in asciutta ha strategie di uso dell'acqua più conservative rispetto agli alberi irrigati e gli alberi in deficit controllato si acclimatano in modo in modo funzionale e strutturativo agli adaquamenti parziali a lungo termine
21 agosto 2025 | 13:00
L'arca olearia
Aggiornamento obbligatorio dell'olio di oliva "in attesa di classificazione"

A partire dalla campagna 2025/2026, l'olio prodotto e dichiarato nel registro telematico dovrà essere classificato nella sua categoria definitiva (Extra Vergine, Vergine o Lampante) secondo una precisa tempistica. Se prodotto in conto proprio si utilizzerà il relativo codice operazione "00 - Classificazione"
09 agosto 2025 | 11:00
L'arca olearia
Per conquistare i consumatori internazionali di olio di oliva occorrono valori autentici

Progettare campagne che generino empatia, coinvolgere i consumatori nella storia del prodotto e investire in certificazioni riconosciute può fare la differenza. I giovani consumatori, sebbene meno fedeli all’olio d’oliva, sono fortemente influenzati dai social media
08 agosto 2025 | 17:00 | Giosetta Ciuffa
L'arca olearia
I nanofertilizzanti del calcio e del silicio migliorano gli attributi morfologici e la composizione degli acidi grassi nell'oliva

Gli effetti sinergici tra silicio e calcio, poiché l'applicazione simultanea di questi due elementi ha impatti più benefici sull'oliva rispetto al loro utilizzo individuale
08 agosto 2025 | 16:00