L'arca olearia
La produzione d'olio d'oliva in calo del 20% in questa campagna
A soffrire maggiormente la Spagna, per cui il Coi stima una riduzione del 49%. Sale l'export europeo ma anche le importazioni sono in aumento per le negative previsioni di raccolta
15 dicembre 2012 | R. T.
Sono state recentemente ufficializzate le stime sull'andamento della campagna olearia 2013/13 da parte del Coi e la previsione produttiva è in netta diminuzione, del 20%, rispetto all'annata precedente. Secondo il Consiglio oleicolo internazionale verranno prodotte nel mondo 2.718.000 tonnellate d'olio d'oliva.
Di questa la grande maggioranza, 1.739.000 tonnellate, sarà europea. In particolare la Spagna dovrebbe produrre 820.000 tonnellate, l'Italia 490.000 tonnellate, la Grecia 350.000 tonnellate. A seguire Portogallo 68.600 tonnellate, Cipro 5600 tonnellate, La Francia 4300 tonnellate e la Slovenia 700 tonnellate.
Fuori dai confini dell'Ue è la Tunisia il maggiore produttore con 220.000 tonnellate, seguita in ordine decrescente dalla Siria (198.000 t), la Turchia (195.000 t), il Marocco (100.000 t), l'Algeria (56.600 t), la Giordania (35.000 t), l'Argentina (17.000 t), la Libia (15.000 t), Israele (13.000 t), l'Albania (8.500 t).
Se guardiamo alle olive da tavola la produzione di attesterà sulle 2.315.000 tonnellate. Di queste 660.000 tonnellate saranno prodotte dall'Ue. All'interno dell'Europa la Spagna è al primo posto con 450.000 t, seguita da Grecia (130.000 t), Italia (74.000 t), Portogallo (8.000 t), Cipro (2.800 t) e Francia (1.200 t). Al di fuori del confini dell'Ue è la Turchia il leader, con 410.00 tonnellate, , poi l'Egitto 300.000 t, la Siria 172.000 t, l'Algeria 157.000 t, 100 000 t per il Marocco, 60 000 t per l'Argentina. Anche in questo caso, il calo della produzione stimata della Spagna è notevole (-14%).
Buone notizie invece sul fronte del commercio internazionale.
Le importazioni di olio d'oliva e olio di sansa di oliva nel suo complesso (da ottobre 2011 a settembre 2012) è aumentato in Cina (+38%), Giappone (21%), Russia (+15%), Brasile (+9%) e Stati Uniti (+9%), ma è diminuito in Canada (-1%) e appiattito in Australia.
Confrontando i dati con i primi undici mesi del 2010/11, vi è un netto aumento, + 19%, dell'export dall'Europa mentre sarebbe in diminuzione l'importazione, - 1%. Il dato delle importazioni è però suscettibile di modifiche visto che è stato notato, fin da maggio, un loro incremento in ragione delle previsioni di scarso raccolto nella Ue.
In crescita, rispetto all'anno precedente, anche le quotazioni. I prezzi hanno cominciato a salire bruscamente in Spagna alla fine di giugno, raggiungendo € 2.64/kg dalla seconda settimana di settembre. Poi sono iniziati a calare, a partire dalla fine di ottobre, per raggiungere i € 2.40/kg dalla seconda settimana di novembre. Avi è insomma stato un calo delle quotazioni del 9% da settembre a novembre ma il livello rimane comunque del 27% più alto rispetto alle quotazioni della campagna precedente.
Anche in Italia identica dinamica. Dopo essere salito nel giro di due mesi a partire da € 2.38/kg nella prima settimana di agosto a € 2.90/kg nella prima settimana di ottobre, il prezzo alla produzione è sceso improvvisamente a un livello intermedio di € 2.62 / kg, mantenendosi sostanzialmente stabile (+3%) rispetto all'anno precedente.
In Grecia i prezzi alla produzione sono aumentati in modo più uniforme e lentamente nel corso degli ultimi tre mesi, salendo dal 15% da € 1.82/kg (fine luglio) a € 2.24/kg (seconda settimana di novembre 2012).
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Composizione dell'olio d'oliva in funzione della nutrizione delle piante di azoto, fosforo e potassio
La composizione dell'olio è stata significativamente influenzata dai livelli di fosforo e azoto, mentre i livelli di potassio hanno avuto solo un effetto minore. Gli effetti sommari sulla resa e la composizione dell'olio dovrebbero essere considerati
22 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Bag-in-box: il miglior mondo per preservare l'olio extravergine di oliva a casa
L'imballaggio bag-in-box ha meglio conservato il profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva rispetto all'acciaio inossidabile. Collegata l'amarezza con l'oleuropeina e l'oleaceina, la pungenza con l'oleocantale e l'astringenza con oleaceina e oleocantale
21 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
Quali progressi contro Xylella fastidiosa?
Ancora poche speranze di cura, ma sperimentazioni in corso su soluzioni di biocontrollo come i batteri endemici xilemici, i peptidi bioattivi e i cocktail di microrganismi. Valutazioni su olivi meno sensibili a Xylella fastidiosa
21 dicembre 2025 | 10:00
L'arca olearia
Una campagna olearia più povera del previsto e forte incertezza sul mercato dell’olio di oliva
Si cominciano a ridimensionare i numeri della campagna olearia 2025/26. Le rese più basse fanno temere una produzione da non più di 1,3 milioni di tonnellate in Spagna, mentre la Grecia potrebbe scendere sotto le 200 mila tonnellate. In Tunisia previste non più di 450 mila tonnellate. Gli operatori alla finestra
19 dicembre 2025 | 16:00 | Alberto Grimelli, Marcello Scoccia
L'arca olearia
L'effetto della selenite di sodio sulla produttività dell'olivo e sulla biofortificazione e qualità dell'olio extravergine di oliva
Il selenio si distingue come particolarmente importante per la salute umana grazie alla sua capacità di migliorare l'azione antiossidante ma può anche migliorare l'adattamento degli olivi agli eventi climatici estremi
19 dicembre 2025 | 15:00
L'arca olearia
L'effetto degli squilibri nutrizionali di azoto e potassio sulla verticilliosi dell'olivo
Le osservazioni sul campo rivelano che l'eccesso di azoto o gli squilibri di azoto-potassici favoriscono le epidemie di verticilliosi dell'olivo. Effetti diversi a seconda della forma di azoto, nitrica o ammoniacale
19 dicembre 2025 | 14:00
GIANLUCA RICCHI
15 dicembre 2012 ore 09:42Ancora una volta giochiamo ai numeri della lotteria; E' veramente umiliante leggere questi dati che nulla hanno a che vedere con la realtà soprattutto quando si parla del nostro Paese.