Bio e Natura

Le cimici del verde, invasione silenziosa ma innocua

Contro questi fastidiosi insetti, che non pungono e non trasmettono malattie, ma che emettono fastidiosi odori, occorre "armarsi" di zanzariere e aspirapolvere

31 ottobre 2009 | Ernesto Vania

Da alcune settimane le cimici hanno preso di mira case ed appartamenti in varie zone d'Italia.

Sconsigliato l’uso di insetticidi all’interno delle abitazioni o lungo i muri esterni per la scarsa efficacia contro questo tipo di insetti.

Gli insetti in questione sono due: il “cimicione americano delle conifere” (Leptoglossus occidentalis) e la cimice dell’olmo (Arocatus melanocephalus), due specie che, anche a causa delle mutate condizioni climatiche, hanno aumentato notevolmente la loro presenza e diffusione sul territorio.

L. occidentalis, noto anche come cimicione americano delle conifere, è una specie invasiva, proveniente dal Nord America. I giovani e gli adulti si alimentano a carico degli strobili dei pini e di altre conifere, causando tuttavia danni solo nel caso di boschi di conifere da seme o nelle coltivazioni di pinoli o pistacchi. In autunno gli adulti abbandonano le piante ospiti e svernano all’interno di ricoveri caldi e asciutti.

A. melanocephalus, detto anche cimice dell’olmo, è una specie segnalata sul territorio italiano già nella seconda metà dell’Ottocento. Questo eterottero compie il suo ciclo biologico su varie specie del genere Ulmus (più raramente su altri generi) e al termine dello sviluppo gli adulti cercano riparo in rifugi naturali o nelle abitazioni, dove trascorrono l’estate e l’inverno. Poiché l’alimentazione di giovani ed adulti avviene solo a spese delle samare dell’olmo, non sono noti danni diretti alle piante.

“Entrambe le cimici, durante l’inverno, non si alimentano né si riproducono, sopravvivendo in uno stato di dormienza" spiegano Cristina Salvadori e Federico Pedrazzoli dell’unità fitoiatria presso il Centro Trasferimento Tecnologico di San Michele.

I proprietari di abitazioni situate nei pressi di pinete o alberature di olmo possono però attuare misure preventive per ostacolare l’ingresso di questi insetti nelle case attraverso un miglior isolamento degli infissi ed eventualmente la schermatura delle aperture con zanzariere. Gli adulti introdottisi nelle case potranno venire facilmente raccolti ed eliminati mediante l’uso di aspirapolvere, cercando di non manipolarli o disturbarli troppo per evitare l’emissione di sostanze odorose.

In futuro inoltre potrebbe rivelarsi utile l’individuazione di repellenti specifici per queste due specie da utilizzare nei mesi critici.

Fonte: Iasma