Bio e Natura
Dal bergamotto un farmaco per la cura di demenza e cerebrolesioni
Presto si potrà utilizzare utilizzare l’olio essenziale di bergamotto ingegnerizzato contro demenza o patologie con gravi cerebrolesioni. Le ricerche all’Università della Calabria sulle proprietà analgesiche dell’olio essenziale di bergamotto partono dal lontano 2004
07 dicembre 2024 | 16:00 | C. S.
Sempre più concreta la speranza di poter utilizzare l’olio essenziale di bergamotto ingegnerizzato (nanoBEO) contro demenza o patologie con gravi cerebrolesioni ancora senza una terapia. Si tratta dello sviluppo di un innovativo studio targato Unical che, dopo anni di ricerca e sperimentazione, è finalmente approdato all’ultimo step di verifica in clinica, poi – se le risultanze si confermeranno positive – diverrà un farmaco commercializzato. Il progetto è stato selezionato dalla Regione Calabria all’interno della vetrina INGEGNO quale collaborazione tra mondo della ricerca universitaria (Unical) e mondo delle imprese (Istituto Sant’Anna per le gravi cerebrolesioni di Crotone).
Nei giorni scorsi, nella sala stampa del Centro congressi “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria, alla presenza dei funzionari di Fincalabra, Adele Cascio e Carlo di Noia, è stato fatto il punto sullo stato dell’arte di questa ricerca denominata “RIABEO” (miglioramento dei processi neuro-RIAbilitativi attraverso l’utilizzo di un innovativo sistema nanotecnologico di rilascio dell’olio essenziale di BErgamottO per il trattamento del dolore). In questa importante giornata, Damiana Scuteri e Loris Pignolo, individuati nell’ambito dell’associazione temporanea di scopo quali coordinatori del progetto per conto Unical e del partner Istituto Sant’Anna, hanno presentato i positivi risultati delle ricerche.
Particolarmente efficace si è dimostrato il controllo operato da NanoBEO sull’agitazione (circa 30% di riduzione al test di Cohen&Mansfield) e sul dolore (riduzione di circa il 45% al test con I-MOBID2) nei soggetti non comunicativi con demenza severa. I risultati sono stati molto apprezzati dai tecnici valutatori di Fincalabra, i quali hanno espresso un giudizio molto positivo sulla gestione del progetto ed eccellente per quanto attiene all’innovatività della nanotecnologia ormai giunta nella fase di maturazione prossima al trasferimento in clinica. I risultati sono attualmente in valutazione per la pubblicazione su una rivista indicizzata di settore e lasciano intravedere un positivo sviluppo in chiave industriale.
Le ricerche all’Università della Calabria sulle proprietà analgesiche dell’olio essenziale di bergamotto partono dal lontano 2004 dagli studi del docente di Farmacologia, Giacinto Bagetta, in collaborazione con l’Unicz e l’Unige, prima, e con la Daiichi Pharmaceutical University di Fukuoka e con la Tohoku Medical and Pharmaceutical University di Sendai, successivamente. Il progetto ha ottenuto nel 2022 un rilevante finanziamento nell’ambito del Por Calabria che ha consentito di approdare alla fase finale di validazione.
«Al termine di un lungo e difficile iter – ha spiegato il prof. Giacinto Bagetta – è arrivato un risultato significativo. È doveroso, oltre il preziosissimo sostegno di Fincalabra, evidenziare l’importante collaborazione di molti professionisti oltre i ricercatori dell’Unical e dell’Istituto Sant’Anna a cui va ovviamente il mio particolare ringraziamento. Il successo di tutto il progetto, sin dalle sue fasi iniziali, è anche il frutto del supporto ricevuto da Monica Filice, Giuliana Carravetta, Andrea Attanasio e Massimo Paturzo e dagli altri tecnici dell’Area della Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Impatto Sociale (ARIIS). Importantissimo, inoltre, è stato anche il supporto amministrativo del Dipartimento di Farmacia SSN con il responsabile Francesco Portadibasso ed i suoi collaboratori Giuliana Manna e Giuseppe Oliva. Infine un ringraziamento speciale è rivolto alle direzioni sanitarie, agli psicologi, agli operatori sanitari delle residenze sanitarie che hanno spontaneamente collaborato al successo del progetto di ricerca così come ai pazienti ed ai loro familiari».
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
Il grano CRISPR produce il proprio fertilizzante
I ricercatori di UC Davis hanno progettato il grano che incoraggia i batteri del suolo a convertire l'azoto atmosferico in fertilizzante utilizzabile dalle piante
30 novembre 2025 | 09:00
Bio e Natura
La diversa qualità tecnologica, nutrizionale e sensoriale della pasta integrale da varietà di grano antiche, vecchie ed evolutive
Il grano antico, antico ed evolutivo della popolazione ha portato a una pasta di alta qualità. Tutti i campioni erano vicini o oltre il livello nutrizionale di amido lentamente digeribile.
27 novembre 2025 | 13:00
Bio e Natura
La melanzana senza più segreti: svelato il genoma
Il team ha ricostruito la storia della domesticazione dell’ortaggio in India e nel Sud-Est asiatico e la sua espansione in Medio Oriente, Europa ed Estremo Oriente, probabilmente attraverso rotte commerciali arabe e cinesi
25 novembre 2025 | 11:00
Bio e Natura
Una nuova pacciamatura che protegge le piante senza pesticidi o materie plastiche
I film di pacciamatura mantengono l'umidità nel terreno e impediscono la crescita delle erbacce, ma sono spesso fatti di plastica polietilene. Migliorato un film di acetato di cellulosa includendo l'olio di citronella repellente per insetti
24 novembre 2025 | 12:00
Bio e Natura
Il nuovo fungo col sapore della carne
Grazie all'ingegneria genetica e alla tecnica CRISPR è stato creato un fungo capace di aumentare la digeribilità, con qualità simili alla carne. La varietà modificata coltiva proteine molto più rapidamente e con molto meno zucchero
22 novembre 2025 | 09:00
Bio e Natura
I cambiamenti climatici mettono a rischio caffè, cioccolato e vino
Fosse anche possibile raffreddare il pianeta il destino delle colture di vino, caffè e cacao rimane incerto a causa della mancata stabilizzazione delle precipitazioni erratiche e dell'umidità che devastano la produttività
18 novembre 2025 | 10:00