Bio e Natura
Il biologico piace sempre di più al mondo e vale 63 miliardi di dollari
L'Italia è il primo paese in assoluto per esportazioni con 1,2 miliardi di euro l’anno ed è al sesto posto nel mondo tanto per produzione quanto per mercato
14 febbraio 2014 | T N
Il biologico nel mondo cresce per fatturato, superfici e numero di produttori, e l’Italia fa la sua parte.
Questo il quadro che emerge dai dati presentati a BioFach/Vivaness, la fiera internazionale del bio, a Norimberga.
I risultati dell’ultima indagine di Ifoam mostrano una crescita continua per il biologico, a livello internazionale. Il mercato europeo è guidato dalla Germania, con un giro d’affari di 6,6 miliardi di euro, seguita dalla Francia, con 3,8 miliardi di euro. I Paesi con la maggiore spesa pro capite per il bio sono Svizzera e Danimarca, con oltre 160 euro all’anno.
A livello internazionale, l’80% delle aziende agricole che praticano l’agricoltura biologica, su un totale di 1,8 milioni, si trovano nei Paesi in via di sviluppo, con l’India al primo posto, seguita dall’Uganda, dal Messico e dalla Tanzania. La crescita maggiore, per quanto riguarda i terreni coltivati dagli agricoltori bio, riguarda l’Asia, con un incremento pari a 0,9 milioni di ettari. La crescita maggiore è stata registrata in Cina, India e Spagna.
Un terzo dei terreni bio si trova in Oceania (33%), seguita dall’Europa (29%) e dall’America Latina (18%). L’Australia presenta l’area coltivata più vasta, per un totale di 12 milioni di ettari, seguita dall’Argentina (3,8) milioni, e dagli Stati Uniti (1,8 milioni).
Ecco in sintesi i dati diffusi da Ifoam (International federation of organic agricolture movements):
· fatturato mondiale 63.8 miliardi dollari, in crescita del 27% dal 2008 al 2012
· 37,5 milione ettari coltivati con metodo biologico in tutto il mondo
· 1,92 milioni di produttori
“L’Italia nel bio gioca un ruolo da protagonista - dice Fabrizio Piva, commentando i dati Ifoam - il nostro paese è il primo in assoluto per esportazioni con 1,2 miliardi di euro l’anno. Questo significa che il biologico made in Italy lavora bene ed è apprezzato e che mantiene la sua secolare tradizione enogastronomia anche nel biologico”.
L’Italia poi è uno dei pochi grandi paesi dove le superfici coltivate bio aumentano. “Questa è la direzione per il futuro - aggiunge Lino Nori, presidente Consorzio il Biologico - continuare lo sviluppo sul mercato internazionale e accrescere le produzioni in Italia”.
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