Bio e Natura
Future IPM, un successo. Trentino Alto Adige regione al top per la difesa “verde”
26 marzo 2013 | C. S.
Ha chiuso i battenti, a Riva del Garda, con grande successo per il numero dei partecipanti e l'interesse degli argomenti trattati, il convegno internazionale “Future IPM in Europe” sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, organizzato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige in collaborazione con il Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg. Seicento i partecipanti, cento in più del previsto.
La conferenza ha permesso di riunire per la prima volta a livello europeo tutti gli attori coinvolti nell'implementazione della direttiva sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. E’ stata un'occasione per favorire la comunicazione tra ricerca, industria, legislazione, consulenza e mondo dei produttori. Ed è chiaro che la direttiva velocizzerà l'adozione a livello europeo della difesa integrata favorendo l'innovazione e la sostenibilità in agricoltura.
Il Trentino Alto Adige si pone tra le regioni europee più all’avanguardia per l’innovazione, la sicurezza e qualità dei prodotti alimentari ed il rispetto per l'ambiente. E la Fondazione Edmund Mach, con il suo impegno nella ricerca di bioagrofarmaci, metodi di confusione sessuale e selezione di varietà resistenti, è uno dei centri di ricerca europei maggiormente impegnati su questo fronte.
I temi che maggiormente hanno attratto l'attenzione sono stati l'adozione dei piani d'azione nazionale, le tecniche e i prodotti alternativi ai principi attivi di sintesi contro insetti, malattie e nematodi, le attrezzature innovative per ridurre la deriva, gli indici di rischio e i modelli di analisi, il biocontrollo e la progettazione di aziende con concetti innovativi e l'introduzione dell'informatica nell'azienda.
I ricercatori si sono dati appuntamento tra un paio d’anni per verificare i progressi ottenuti dopo l'adozione della direttiva.
L’evento è organizzato nell’ambito del Progetto europeo “PURE – Innovative crop protection for sustainable agriculture” a cui hanno aderito importanti organizzazioni come l’International Biocontrol Manufacturers' Association (IBMA), International Organisation for Biological Control (IOBC), la Network of Excellence ENDURE. E’ stato messo in evidenza come l’utilizzo di prodotti fitosanitari di sintesi chimica sia in continua riduzione in Italia. Dati alla mano della FAO, dal 2007 al 2010 l’uso di insetticidi in Italia è calato del 20% e quello dei fungicidi del 14% grazie all’introduzione di tecniche di monitoraggio di patogeni e parassiti e la razionalizzazione dell’applicazione dei trattamenti. L’obiettivo futuro dell’Europa è aumentare questa tendenza proteggendo i cittadini e l’ambiente da ogni possibile rischio legato all’uso di molecole di sintesi. Al tal fine, a recepimento della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria, ai fini dell'utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari è stato emanato il Decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150. Il decreto definisce le misure per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. In particolare prevede la definizione di un Piano d'Azione Nazionale che definisce gli obiettivi, le misure, le modalità e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dell'utilizzo dei prodotti fitosanitari e promuove lo sviluppo e l'introduzione della difesa integrata e di metodi di produzione o tecniche di difesa alternativa, mantenendo al contempo una produzione sostenibile ed elevati livelli di qualità.
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