Editoriali

SLOW FOOD SI SCHIERA

02 giugno 2007 | Graziano Alderighi

Carlo Petrini? Un politico.
Nonostante le timide smentite, è chiaro che il Presidente onorario di Slow Food ha deciso di scendere nell’agone della politica italiana, schierandosi nel centro sinistra, anzi nel partito democratico.
Petrini ha risposto “obbedisco” alla richiesta di Fassino di entrare nel comitato promotore del nascente partito, un ristretto gruppo di quarantacinque persone, che costituirà la dirigenza del futuro PD.
La scelta di Carlin ha suscitato molte polemiche. C’è chi, come Vissani, lo accusa di ambire alla poltrona di Ministro dell’agricoltura e chi, come Pansa, ritiene sia non all’altezza di rappresentare il Piemonte, Regione storica per la Sinistra italiana.
Un comunicato di Slow Food precisa che Petrini contribuirà alla fondazione del partito democratico come esterno, ovvero come esponente della società civile, interessato soprattutto ad apportare una nuova visione del mondo agricolo e rurale nella nascente formazione di Centro Sinistra.
Una dichiarazione che, forse, potrà convincere solo i più ingenui.
Petrini non sarà un consulente del comitato promotore del PD, né sarà membro di una commissione agricola alimentare, il suo ruolo non si limiterà alla sola sfera rurale, ma affronterà altre questioni e problemi, anche di natura prettamente politica, come dimostrato nel corso della prima riunione durante la quale ha chiesto un aumento degli esponenti del comitato promotore da quarantacinque a cento.
Dunque, nonostante le smentite di Slow Food, è evidente che dobbiamo ormai considerare Carlo Petrini una figura politica e non più un intellettuale indipendente.
Resta aperta la questione Slow Food, un’associazione che in Italia ha quasi centomila associati.
Dobbiamo o non dobbiamo considerarla un movimento politico?
Se infatti è vero che Carlo Petrini non ha più ruoli operativi all’interno di Slow Food Italia, è tuttavia indubbio che vi esercita una grande influenza, tale da condizionarne la filosofia, le linee e gli obiettivi. Sono gli stessi attuali vertici dell’associazione a riconoscergli leadership e autorità morale.
Sebbene non credo che Slow Food darà indicazioni di voto ai propri soci, è chiaro che sarà molto difficile non valutare la natura politica delle iniziative e proposte che scaturiranno in futuro dall’associazione di Bra. Vi saranno anche indagini e inchieste retrospettive che tenderanno a dimostrare come in realtà Slow Food sia sempre stata di Sinistra, a partire dalla sua fondazione, nel Piemonte “comunista”, costola del quotidiano il “Manifesto”.
La scelta di Petrini, commentata spesso ironicamente, non è, insomma, priva di ricadute, anche per la “sua” Slow Food.
Talvolta non occorre solo interrogarsi circa la liceità di certe scelte ma anche sulla loro opportunità.

Potrebbero interessarti

Editoriali

2045: la rivolta degli olivicoltori italiani…

Scattano le proteste e i picchettaggi davanti ai centri di distribuzione della Grande Distribuzione per l’invasione del nuovo olio extravergine di oliva sintetico, frutto dell’esperienza dei kit fai da te Made in Usa. Le quotazioni all’ingrosso tornano a 2 euro/kg

10 giugno 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

Al consumatore devi far sapere che l’olio lampante non è da bere

Striscia la Notizia ha grande risonanza quindi speriamo sempre che arrivi il momento in cui nessuno penserà che davvero sia una mossa intelligente acquistare olio in mezzo alla strada oppure a un prezzo irrisorio in negozio

06 giugno 2025 | 14:30 | Giosetta Ciuffa

Editoriali

Xylella fastidiosa non fa miracoli: distrugge e basta!

La Puglia olivicola non è un set cinematografico e la Xylella non è un antagonista da fiction, ma un patogeno che ha fatto strage vera. Basta a ricostruzioni fantasiose non basate sulla verità scientifica

24 maggio 2025 | 15:00 | Elio Menta

Editoriali

Nubi all’orizzonte: l’olio di oliva italiano non può reggere la tempesta in arrivo

Si avvicina la tempesta perfetta, con la Grande Distribuzione italiana che diventerà il Cavallo di Troia per l’accesso al ricco mercato italiano dei colossi dell’olio di oliva spagnoli. Una dinamica che impatterà anche sull’olivicoltura nazionale

21 maggio 2025 | 12:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

Francesco Lollobrigida, assaggiatore di olio di oliva

E’ diventato virale il video della trasmissione televisiva ironica e satirica Propaganda live che prende in giro il Ministro Lollobrigida che si è cimentato in un estemporaneo assaggio tecnico su un olio extravergine di oliva

12 maggio 2025 | 09:00 | Alberto Grimelli

Editoriali

Lo scandalo è servito: olio extravergine di oliva a 3,49 euro al litro al supermercato

Il prezzo promozionale per l’olio extravergine di oliva presso Iper è scaduto il 29 aprile. Non si è trattato di un sottocosto ma di una “mega offerta” al 55% di sconto. Di questo passo torneranno i 2,99 euro/litro a scaffale. Varrà più l’olio di semi di un extravergine di oliva?

07 maggio 2025 | 11:25 | Alberto Grimelli