Editoriali

IO VOTO BAYROU

10 marzo 2007 | Graziano Alderighi

Tra Prodi e Berlusconi, io scelgo Bayrou.
Non è voglia di una svolta centrista e nemmeno di grandi coalizioni, o larghe intese.
Io voto Bayrou perché rappresenta la protesta nella moderazione, la tradizione nella discontinuità.
Apparentemente si tratta di concetti antitetici ma in realtà, nella dimensione politica, una coniugazione, anzi un compromesso, è possibile.
Non solo è doveroso.
Al di là e oltre la dimensione politica, era tempo che la questione agricola tornasse al centro della scena elettorale in un grande Paese europeo.



L’attuale Presidente francese, a onor del vero, non ha mai dimenticato il mondo rurale che ne ha consentito l’ascesa, tanto da non aver mai mancato, eccetto che in un’occasione, a visitare la Fiera dell’agricoltura di Parigi.
Bayrou sta però raccogliendo i malumori della piccola e media borghesia contadina. Non a caso infatti, si è più volte scagliato contro i tecnocrati europei. Non a caso ha sostenuto che il rilancio della Francia non passa che marginalmente attraverso una riforma del sistema fiscale, ma parte dal sostegno forte alle imprese, considerate il vero motore dell'economia.
Ha attaccato duramente la politica agricola di Blair, sbeffeggiandolo persino, erigendosi a paladino dell’agricoltura francese ed europea, difendendone il valore culturale, storico ma anche economico e sociale.
Parole che stanno rinfrancando il sistema agricolo francese stritolato, come quello italiano, dalla riduzione drastica degli aiuti e dei contributi, da regole sulla sicurezza alimentari e sulla condizionalità che fanno lievitare i costi di produzione, dall’aumento dell’imposizione fiscale e dall’agguerrita concorrenza internazionale.
Per chi, come il sottoscritto, ha cercato traccia di programmi agricoli nei dibattiti che hanno preceduto le elezioni politiche italiane le parole di Bayrou rappresentano una vera ventata di novità.
Proprio grazie a quest’aria nuova il “secondo uomo”, come viene definito oggi il candidato Bayrou, sta catalizzando consensi.
Accreditato di un 24-25% dei consensi potrebbe approdare al secondo turno e persino, ma forse sto sognando, essere eletto Presidente.
Io voto Bayrou.

Potrebbero interessarti

Editoriali

La grande squadra del vino italiano

Tornando a viaggiare ed a fare promozione, posto all’attenzione della Fidal e della sua Casa Italia Atletica, il primo impegno è stato quello di attivare le sinergie come quelle messe in campo nei nove anni di promozione, in Italia, e nel mondo, con L’Enoteca italiana di Siena

08 agosto 2025 | 10:00 | Pasquale Di Lena

Editoriali

Grazie ai dazi di Trump anche nuove opportunità di promozione e comunicazione

Dal 7% della quota di mercato in Canada che l’Italia dei vini  allora, deteneva con prodotti, nella generalità dei casi, scadenti, è passata, agli inizi del terzo millennio, a oltre il 30%, soprattutto grazie a una forte spinta iniziale nel campo della comunicazione

01 agosto 2025 | 12:00 | Pasquale Di Lena

Editoriali

L’olio d'oliva non lo fa il frantoio, ma si fa con il frantoio

Il frantoio va utilizzato e inteso quasi come uno strumento musicale che ha i suoi accordi da tarare a seconda della varietà delle olive e del loro grado di maturazione. Superiamo gli anacronismi del passato: l'olio non si compra più nell'elaiopolio

25 luglio 2025 | 12:00 | Giulio Scatolini

Editoriali

Addio cara Aifo: manca una proposta politica olearia che guardi al futuro

Niente confronto e nessuna visione: la storica associazione dei frantoiani olearia avrebbe bisogno di un radicale rinnovamento. Il passo indietro come Presidente dei Mastri oleari e da Aifo 

21 luglio 2025 | 11:00 | Giampaolo Sodano

Editoriali

Difenderci dall’olio di oliva che sa di pipì di gatto: la scelta a scaffale

Fino a un paio d’anni fa il 75% dell’olio di olvia consumato in Italia era venduto nella GDO. E gran parte di quell’olio aveva un denominatore comune: il sentore di “pipì di gatto”

18 luglio 2025 | 12:00 | Piero Palanti

Editoriali

Olio extravergine di oliva 100% italiano a 5,99 euro al litro: dolcetto o scherzetto?

Dietro le quinte dell’offerta Esselunga su olio extravergine di oliva nazionale a marchio Cirio. Una promozione di 14 giorni che ha fatto molto rumore nel settore. Ecco cosa si nasconde dietro al “sottocosto” più aggressivo dell’anno sul 100% italiano

26 giugno 2025 | 09:00 | Alberto Grimelli