Editoriali

BAMBINI VIZIATI

30 settembre 2006 | Graziano Alderighi

E’ molto più facile spendere che guadagnare.
Un concetto semplice, elementare.
Il motto del buon padre di famiglia.
E’ che, purtroppo, i nostri amministratori non agiscono come buoni padri di famiglia ma come bambini viziati.
Più hanno più vogliono avere.
La spesa per il servizio sanitario nazionale è triplicata in pochi anni ma le Asl lamentano una mancanza i fondi, i medici scioperano, le code per i cittadini si allungano.
Non appena si annunciano tagli di spesa, ecco che subito vengono alzate le barricate. Vengono eretti recinti, ciascuno a difesa del proprio orticello. Ognuno per sé, Dio per tutti. Quasi che i fondi pubblici siano un diritto acquisito, intoccabili. Anzi, l’inflazione cresce, i prezzi corrono, ecco allora che le necessità economiche aumentano.
Sempre più competenze vengono trasferite dal centro alla periferia, ma lo Stato non diminuisce il numero dei suoi dipendenti.
Si razionalizza, si riassesta, si accorpa ma i costi lievitano.
Fenomeni apparentemente inspiegabili, se non si tenesse conto che quando si tratta di pubblica amministrazione le leggi dell’economia non valgono più.
E’ l’anarchia, fatta di decine di migliaia di norme e milioni di circolari.
Non esiste alcuna responsabilità personale, le colpe sono sempre della politica, dei partiti, delle Istituzioni.
Dalla periferia al centro nuvole di fumo, nebbie difficili da penetrare.
Esiste l’assoluto, raramente il relativo. I 3 miliardi di euro di tagli alla sanità pubblica, previsti nella finanziaria 2007, vengono dipinti come un disastro nazionale quando corrispondono a una diminuzione del budget complessivo (circa 90 miliardi di euro) del 3,33%. Gli agricoltori italiani hanno festeggiato quando hanno saputo che l’Ue prevedeva una riduzione “solo” del 7% degli stanziamenti per lo sviluppo rurale.
I sacrifici si possono chiedere a tutti, indistintamente, tranne che alla pubblica amministrazione.
Dissipando le brume che avvolgono i palazzi del potere ci si accorge che sono abitati da bambini viziati.

Potrebbero interessarti

Editoriali

La grande squadra del vino italiano

Tornando a viaggiare ed a fare promozione, posto all’attenzione della Fidal e della sua Casa Italia Atletica, il primo impegno è stato quello di attivare le sinergie come quelle messe in campo nei nove anni di promozione, in Italia, e nel mondo, con L’Enoteca italiana di Siena

08 agosto 2025 | 10:00 | Pasquale Di Lena

Editoriali

Grazie ai dazi di Trump anche nuove opportunità di promozione e comunicazione

Dal 7% della quota di mercato in Canada che l’Italia dei vini  allora, deteneva con prodotti, nella generalità dei casi, scadenti, è passata, agli inizi del terzo millennio, a oltre il 30%, soprattutto grazie a una forte spinta iniziale nel campo della comunicazione

01 agosto 2025 | 12:00 | Pasquale Di Lena

Editoriali

L’olio d'oliva non lo fa il frantoio, ma si fa con il frantoio

Il frantoio va utilizzato e inteso quasi come uno strumento musicale che ha i suoi accordi da tarare a seconda della varietà delle olive e del loro grado di maturazione. Superiamo gli anacronismi del passato: l'olio non si compra più nell'elaiopolio

25 luglio 2025 | 12:00 | Giulio Scatolini

Editoriali

Addio cara Aifo: manca una proposta politica olearia che guardi al futuro

Niente confronto e nessuna visione: la storica associazione dei frantoiani olearia avrebbe bisogno di un radicale rinnovamento. Il passo indietro come Presidente dei Mastri oleari e da Aifo 

21 luglio 2025 | 11:00 | Giampaolo Sodano

Editoriali

Difenderci dall’olio di oliva che sa di pipì di gatto: la scelta a scaffale

Fino a un paio d’anni fa il 75% dell’olio di olvia consumato in Italia era venduto nella GDO. E gran parte di quell’olio aveva un denominatore comune: il sentore di “pipì di gatto”

18 luglio 2025 | 12:00 | Piero Palanti

Editoriali

Olio extravergine di oliva 100% italiano a 5,99 euro al litro: dolcetto o scherzetto?

Dietro le quinte dell’offerta Esselunga su olio extravergine di oliva nazionale a marchio Cirio. Una promozione di 14 giorni che ha fatto molto rumore nel settore. Ecco cosa si nasconde dietro al “sottocosto” più aggressivo dell’anno sul 100% italiano

26 giugno 2025 | 09:00 | Alberto Grimelli