Basta personalismi! E' ora di pensare agli olivicoltori
Questa un'annata disastrosa è profondamente diversa da quella del 2014. Dal pericolo che la legge Salvaolio venga svutata fino alle spaccature della filiera. Una Colomba Mongiello senza peli sulla lingua che ne ha per tutti, anche sulle prese di distanze dal Piano olivicolo nazionale: "il tavolo di filiera è stato consultato per la suddivisione dei fondi presso il Ministero"
Non si può morire di mosca olearia nè di ipocrisia
Il 2014 ha fatto da spartiacque tra hobbisti e professionisti, il 2018 farà lo stesso tra imprenditori e avventurieri
Una manina contro la legge Mongiello, Salva Olio Italiano
Una sceneggiata, quella messa in piedi dal Ministero dello sviluppo economico, che sottointende la volontà di mettere in discussione la legge 9/2013. Più che risolvere la situazione si voleva suscitare scandalo e allarme. I sospetti del Presidente dell’Associazione dei mastri oleari, Giampaolo Sodano
Olio extra vergine d'oliva italiano, ultima chiamata
Tra sciacalli che si aggirano alla ricerca del centesimo in meno e produttori che si lamentano di continuo si fa in fretta a passare da sopravvivenza e morte certa. Non c'è né il tempo né i capitali per reimpiantare tutto, dobbiamo prima di tutto recuperare tutto il recuperabile, a partire dall'unità d'intenti e senza sterili competizioni secondo l'agronomo Angelo Bo
Nessuno tocchi la Taggiasca
Slow Food si schiera, in maniera inequivocabile, contro il cambio del nome della varietà: "non può essere la soluzione anche perché è uno strumento irreversibile che di fatto, si dovesse rivelare inefficace – come temono tanti olivicoltori – anche solo in parte, non consentirebbe di tornare indietro" spiega Gaetano Pascale, ex presidente Slow Food Italia
Italia Olivicola nasce per essere ambiziosa
Cno e Unasco si fondono per dar vita a Italia Olivicola. In epoca di scissioni, contrapposizioni e divisioni, una scelta controcorrente. Gennaro Sicolo, presidente della nuova realtà associativa: "siamo già certamente uniti dalla comune visione di evitare scorciatoie e dalla convinzione che ci sia solo una strada da percorrere: quella del "100% italiano"
Serve coraggio, il sapere dei frantoiani non può andare perso
Depressione e sconforto non fanno parte del DNA del Mastro di frantoio ….ma questa volta è dura, davvero molto dura! L'analisi della situazione pugliese e il ruolo dei frantoiani, visti da Elia Pellegrino, vice presidente Aifo
Il tempo, fattore chiave per la rinascita dell'agricoltura
I minuti per ammirare un paesaggio non sono mai persi, così come per ascoltare le parole di vecchi e giovani agricoltori. Si spreca tempo, invece, quando si rifiuta di dare all'agricoltura la sua centralità. L'agricoltura che esprime e valorizza può anche sfamare 10 miliardi di persone nel 2050, secondo Pasquale Di Lena
Cari olivicoltori, vi estinguerete prima di me
Cosa succede se una mosca delle olive ascoltasse i dialoghi tra olivicoltori? A quali conclusioni giungerebbe? Ecco a voi il mondo dell'olio visto da una prospettiva insolita
Anche l'ipocrisia uccide l'agricoltura
L'amministratore delegato di Conad, Francesco Pugliese, non vuole che si mettano sullo stesso piano caporalato e aste al doppio ribasso. E' uno scherzo? Così offende la nostra intelligenza...
La mosca olearia pensa, l'olivicoltore no
Deleghe in bianco alle associazioni agricole, ai concorsi oleari, alla Grande Distribuzione... Scappare dalle proprie responsabilità non serve, ma il motto: "armiamoci e partite!" è quello che meglio rappresenta gli olivicoltori italiani oggi. Se proprio non vogliam pensare, almeno facciamoci una risata, suggerisce Maurizio Pescari
Storytelling? No, meglio raccontar storie
Lo storytelling in campo agricolo e agroalimentare è ormai ridotto a un copia-incolla, a mera cartolina sempre uguale a se stessa. Servirebbe più una traduzione che una narrazione.Chiediamoci per un attimo cosa si aspetta di trovare un consumatore davanti ad una storia di cibo. Le riflessioni di Elisabetta De Blasi
Quest’estate coltiviamo Bellezza
Nell'epoca della post verità, delle fake news e dei troll ci può essere una luce che ci può indicare la via d'uscita da tempi bui: la Bellezza. E' arrivato il momento giusto per iniziare a coltivarla la Bellezza, proprio ora accanto ai nostri ulivi, perché è una delle poche cose che, insieme a un Buon Olio, ci salverà. L'augurio di buona estate di Ylenia Granitto
Troppi hobbisti nei panel dei concorsi oleari
Un buon numero di giurati non è all’altezza del compito che gli viene assegnato: giudicare e confrontare oli internazionali in gran numero e poco tempo. Anche i più esperti sono portati al limite delle possibilità, immaginiamo come possa giudicare chi lo fa principalmente per passione. La domanda è: come si ripercuote questo sui risultati finali? La risposta a Duccio Morozzo della Rocca
Vogliamo Roger Waters come presidente degli olivicoltori italiani
La risposta ce l’ha data lui, Roger Waters, a 74 anni. “Se non prendete posizione…, se non scegliete di opporvi…, di fare politica…, di partecipare…, i Pigs distruggeranno il pianeta”, per noi, il mondo dell’olio... Riflettiamoci prima che sia troppo tardi e magari viene anche meglio l'olio, come ci suggerisce Maurizio Pescari
Cosa si nasconde dietro all'olio Italico?
Il prezzo, le trattative e una guerra commerciale. Ecco quanto non vi hanno detto sull'accordo di filiera tra Coldiretti e Federolio ma che dovrese sapere...
L’olio italico è una contraffazione linguistica
Perdiamo terreno perché manchiamo di trattare con dignità coloro che lavorano con sudore, fatica, passione per mantenere in piedi questa nazione traballante. Il mondo dell'olio extra vergine d'oliva è esemplificativo dello stato dell'Italia, secondo Stefano Caroli, Presidente dell'Associazione Frantoiani di Puglia
I concorsi oleari ormai sono un'arma spuntata
A chi giovano ormai i concorsi oleari? Sicuramente a quelle organizzazioni che hanno visto crescere il fatturato in maniera molto importante trasformando la loro attività in un vero business. Nulla di male ma occorre sempre ricordare la loro originaria funzione: un megafono, ricorda Duccio Morozzo della Rocca