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Nadia Mulinacci
Tutti gli articoli di Nadia Mulinacci
L'arca olearia
Il panel test per l'olio d'oliva va aiutato a migliorarsi grazie all'analisi chimica
Oltre alle molecole della via della lipossigenasi, troviamo l’E,E-hexa-2,4-dienal e l’isobutanol, molecole ad oggi mai associate alle note positive degli oli. Dall'Università di Firenze un approccio chimico/statistico basato sull’analisi della frazione volatile di 1200 campioni
25 ottobre 2019 | Lorenzo Cecchi, Nadia Mulinacci
L'arca olearia
La sansa d’olive denocciolata ed essiccata negli alimenti di largo consumo in California
La pasta di colore scuro ha fatto storcere il naso agli americani che invece hanno apprezzato pane e barrette di cereali arricchite con patè di olive. Questo perchè, oltre al colore, la sensazione di amaro e gli altri attributi sensoriali sono stati poco modificati rispetto ai prodotti standard, beneficiando però in salute
27 settembre 2019 | Lorenzo Cecchi, Nadia Mulinacci
L'arca olearia
Varietà o tecnologia, cosa incide di più sulla qualità dell'olio extra vergine d'oliva?
La qualità di un olio extra vergine si definisce in base al profilo sensoriale dell’olio ed in questo senso la frazione volatile gioca un ruolo determinante insieme a quella fenolica. La cultivar ha un effetto significativo sul profilo fenolico e sensoriale degli oli e l’utilizzo degli ultrasuoni non impatta negativamente su tali profili
07 dicembre 2018 | Nadia Mulinacci
L'arca olearia
Il patè d'olive, da sottoprodotto a un nuovo ingrediente alimentare per il consumo umano

Il paté essiccato ha un contenuto di grassi e proteine di circa 10%, e 50% di fibra alimentare e ha mostrato una buona stabilità anche nei confronti di possibili fenomeni fermentativi. Inoltre un grammo ha un contenuto fenolico uguale a quello di 200 grammi di olio extra vergine d'oliva
11 maggio 2018 | Alessandra Mocali, Cristina Cipriani, Lisa Giovannelli, Lorenzo Cecchi, Maria Bellumori, Marzia Innocenti, Nadia Mulinacci
L'arca olearia
I polifenoli delle acque di vegetazione delle olive, ottimi per sportivi e atleti
Solo l'1% dei fenoli delle olive finisce nell'olio, la gran parte finisce negli scarti della lavorazione a causa della loro prevalente natura idrofilica. Recuperare questi composti e utilizzarli senza lunghi e complessi sitemi di purificazione è la sfida che si trova ad affrontare il settore olivicolo-oleario. Le possibilità offerte dalle tecnologia aprono anche nuovi scenari di mercato, quasi impensabili
13 aprile 2018 | Annalisa Romani, Lorenzo Cecchi, Maria Bellumori, Marzia Innocenti, Nadia Mulinacci
L'arca olearia
I polifenoli nell'olio d'oliva: non è tutta questione di frantoio
Solo meno dello 0,5% dei fenoli dell'oliva si trasferisce nell'olio ma questa percentuale può scendere allo 0,08% nel caso di Arbequina lavorata a tre fasi e salire allo 0,4% per un Frantoio estratto a due fasi, valori comunque ben al di sotto di quel 2% spesso divulgato, talvolta anche in articoli scientifici
09 marzo 2018 | Bruno Zanoni, Carlotta Breschi, Lorenzo Cecchi, Marzia Migliorini, Nadia Mulinacci
L'arca olearia
Nuovi composti fenolici per l'individuazione delle frodi negli oli di oliva vergini
Durante il processo di raffinazione alcune molecole si formano e la loro individuazione, in oli vergini, è indice di una frode commerciale. Studiando la composizione fenolica di oli ottenuti dopo i vari step del processo di raffinazione, sono state individuate nuove molecole appartenenti alla classe dei lignani
21 ottobre 2016 | Lorenzo Cecchi, Marzia Migliorini, Nadia Mulinacci