Salute

L'olio extra vergine di oliva? Buono anche per prevenire la colite ulcerosa

In tanti parlano ormai, e con convinzione, del ruolo di functional food proprio dell'olio ricavato dalle olive. Alcuni invece si azzardano a definirlo addirittura un prodotto nutraceutico. Certo è che fa bene

08 maggio 2010 | Carlotta Baltini Roversi

Esagerare non ha senso ed è perfino controproducente, come ha più volte sostenuto un grande studioso come il professor Francesco Visioli. Eppure di una cosa si è certi, definire l'olio extra vergine di oliva un alimento funzionale non è poi così fuori dalla realtà. Anzi, è proprio vero che il ricorso all'olio extra vergine di oliva nella propria dieta faccia proprio bene. Non è corretto tuttavia - o per lo meno è imprudente - definirlo un alimento nutraceutico. E' un azzardo ch'è meglio non fare.

Ciò che è certo è che in tanti ora lo stanno studiando a fondo. Come nel caso dei ricercatori dell’Università di East Anglia, i quali, in occasione della Digestive Disease Week di New Orleans, hanno presentato uno studio dal quale emrge che il ricorso all’olio di oliva faccia bene perché contribuisce a prevenire la colite ulcerosa.

Andrew Hart, in particolare, con alcuni suoii colleghi hanno preso in esame qualcosa come 25 mila persone tra i 40 e i 65 anni abitanti di Norfolk, nel Regno Unito. Tali persone sono state reclutate per scopi scientifici per adesione volontaria. Nessuno tra i partecipanti allo studio aveva una colite ulcerosa e tutti, in particolare, avevano compilato, in un dettagliato diario giornaliero, i cibi consumati.

Nel 2004, 22 partecipanti avevano sviluppato la colite ulcerosa e i ricercatori hanno potuto comparare questi dati con quelli relativi alle abitudini alimentari. Ebbene, è così emerso che le persone che consumavano abitualmente olio d’oliva avevano un 90% di rischio in meno di ammalarsi di colite ulcerosa.


“L'acido oleico pare aiuti a prevenire lo sviluppo della colite ulcerosa bloccando alcuni agenti chimici dell'intestino che aggravano l'infiammazione che è alla base della malattia”. E' quanto ha riferito Andrew Hart, l'autore della ricerca.

Cosa emerge da tutto ciò? Che due cucchiai di olio extra vergine di oliva al giorno, massimo tre, possono contrubuire a determinare un effetto protettivo per la salute.

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