Salute
Effetto benefico dell'olio d'oliva e dei suoi derivati sulle neoplasie ematiche

Gli effetti preventivi contro il cancro dell’olio extravergine d’oliva possono essere attribuiti, almeno in parte, ai suoi costituenti minori, che comprendono oltre 230 composti chimici, potenti agenti nella lotta alla proliferazione delle cellule neoplastiche
17 giugno 2025 | 12:00 | T N
Numerosi studi epidemiologici che coprono diverse popolazioni e regioni hanno costantemente sottolineato il potenziale dell'olio d'oliva come elemento dietetico per mitigare il rischio di cancro.
L’olio d’oliva, disponibile in varie forme, è parte integrante delle pratiche culinarie e dietetiche a livello globale. Gli oli di oliva vergini, celebrati per la loro lavorazione minima che conserva la composizione naturale dell’olio, comprendono oli extravergini, vergini e ordinari di oliva vergini.
Recenti ricerche hanno ipotesi avanzate che suggeriscono che gli effetti preventivi contro il cancro dell’olio extravergine d’oliva possono essere attribuiti, almeno in parte, ai suoi costituenti minori, che comprendono oltre 230 composti chimici. Le proprietà benefiche dell’olio extravergine di oliva, in particolare, sono state attribuite al suo ricco contenuto fenolico, compresi composti come il tirosolo, l’idrossitirosolo e i loro derivati secoiridoidi come l’oleouropeina aglicone e oleocantale. Questi derivati secoiridoidi si formano durante i processi di produzione dell’olio d’oliva, in particolare la frangitura e la gramolazione, facilitati dall’attivazione dell’enzima glucosidasi.
Questi composti fenolici mostrano una notevole panoplia di effetti, sottolineando il loro potenziale come potenti agenti nella lotta alla proliferazione delle cellule neoplastiche. Le azioni sfaccettate di questi composti fenolici sono davvero degne di nota. Dimostrano una capacità sfumata di intervenire in vari punti di controllo del ciclo cellulare, ostacolando efficacemente i processi di divisione cellulare aberrante. Inoltre, attraverso la loro intricata modulazione dell’attività delle citochine, orchestrano un equilibrio omeostatico finemente sintonizzato che regola meticolosamente la proliferazione sfrenata delle cellule maligne. Inoltre, la loro induzione di specie reattive dell'ossigeno funge da un innesco formidabile per i meccanismi pro-apoptotici, catalizzando così la scomparsa delle cellule tumorali.
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