Salute
Tenere sotto controllo la glicemia grazie a latte e formaggio

Il latte contiene zuccheri naturali, principalmente il lattosio, che è un disaccaride composto da glucosio e galattosio, ma una dieta lacto-vegetariana può godere dell'azione aumentata dell’acetilcarnitina
11 giugno 2025 | 12:00 | T N
Generalmente si ritiene che il latte possa influenzare i livelli di glicemia, soprattutto per chi ha il diabete o deve controllare la glicemia nel sangue.
Il latte contiene zuccheri naturali, principalmente il lattosio, che è un disaccaride composto da glucosio e galattosio. Quando si beve il latte, il lattosio viene digerito e trasformato in glucosio, che può aumentare i livelli di zucchero nel sangue. Tuttavia, l'effetto sul livello di glicemia può variare a seconda del tipo di latte: il latte intero, scremato o le varianti senza zuccheri aggiunti.
Occorre anche considerare che la ricerca scientifica non è univoca sulla correlazione tra una dieta ricca di latticini e livelli di glicemia.
Chi conduce una dieta lacto-vegetariana può godere dell'azione aumentata dell’acetilcarnitina (C2), che offre maggiore protezione contro lo stress ossidativo e concentrazioni di glucosio più basse.
Quindi, al contrario di quanto si rieneva, i prodotti lattiero-caseari potrebbero aiutare a tenere sotto controllo la glicemia. L'affermazione arriva da un team di ricercatori dell'Università di Reading, nel Regno Unito. Lo studio è stato effettuato per 14 giorni consecutivi su due gruppi di pazienti, sottoposti a diete differenti, esclusivamente in base al consumo o meno di latticini.
Il campione è stato ottenuto sottoponendo cinquanta partecipanti, uomini e donne tra i 25 e i 50 anni con Bmi tra 18,5 e 23,0 kg/m², diversi modelli dietetici e nessuna familiarità al diabete, a un test di tolleranza al glucosio orale (Ogtt), somministrando loro un carico di glucosio di 82,5 g (equivalente a 75 g di glucosio anidro).
Sono state quindi individuate 30 persone sane, suddivise in base ai due tipi di diete isoenergetiche sostenute (vegane e latto-vegetariane). Entrambe le diete fornivano circa 2.000 kcal/giorno (8,4 MJ/giorno) ed erano equilibrate per energia, macronutrienti, fibre e zuccheri aggiunti. La dieta latto-vegetariana includeva latticini (ad esempio, tè al latte con zucchero, latte bollito con zucchero, e paneer, un formaggio fresco simile al primo sale), mentre la dieta vegana includeva prodotti non caseari (ad esempio, latte di soia al cioccolato zuccherato, tofu e cagliata di arachidi). Ad entrambi i gruppi di persone testate, sono stati stati raccolti campioni di sangue a digiuno e postprandiali nei giorni 1 e 15 per l’analisi metabolomica.
Potrebbero interessarti
Salute
L'olio extravergine di oliva contro il dolore mestruale nelle donne con endometriosi

Migliora la qualità della vita riducendo la percezione dolore, anche quello pelvico. I ricercatori hanno osservato anche una leggera riduzione dei marcatori infiammatori nel sangue
30 luglio 2025 | 12:00
Salute
Le uova non sono nemiche del colesterolo

Una nuova ricerca dell'Università del South Australia rivela che le uova, nonostante il loro contenuto di colesterolo, non sono i cattivi alimenti che è stato a lungo fatto credere. Ma purchè la dieta tenga monitorato il consumo di grassi saturi
30 luglio 2025 | 11:00
Salute
Il ruolo diretto del microbioma intestinale nel regolare l’appetito

Esiste un circuito neurale intestino-cervello che costituisce il fondamento di un “senso neurobiotico”, un senso con cui l’ospite regola il suo comportamento monitorando un modello microbico intestinale
28 luglio 2025 | 11:00
Salute
Qualche pistacchio prima di dormire aiuta l'intestino

Uno studio clinico di 12 settimane ha rilevato che il consumo di pistacchi aumenta i microbi intestinali benefici come Roseburia e riduce quelli dannosi come la Blautia idrootrophica. I pistacchi sono uno spuntino promettente a tarda notte
25 luglio 2025 | 13:30
Salute
L'edulcorante eritritolo può provocare danni celebrali e ictus

L'eritritolo, un sostituto dello zucchero ampiamente utilizzato che si trova in molti prodotti a basso contenuto di carboidrati e senza zucchero, potrebbe non essere così innocuo
23 luglio 2025 | 14:00
Salute
L'olio di oliva contro le forme aggressive di tumore al seno

Nessuna associazione statisticamente significativa tra consumo di olio d’oliva e incidenza del tumore al seno nel suo complesso, ma effetti favorevoli per i sottotipi tumorali più aggressivi. L’olio può agire su vie biologiche diverse da quelle ormonali
21 luglio 2025 | 10:00