Salute
L'olio extra vergine d'oliva ricco di polifenoli protegge i reni
Integrare nella dieta 40 millilitri di ottimo extra vergine d'oliva al giorno per 9 settimane porta a miglioramenti significativi sulla funzione renale, la composizione corporea, lo stress ossidativo e lo stato infiammatorio
18 febbraio 2021 | C. S.
La malattia renale cronica (CKD) è una delle più comuni malattie croniche degenerative non trasmissibili e rappresenta un importante fattore di rischio per la morbilità e la mortalità cardiovascolare.
La dieta mediterranea, in cui l'olio extravergine di oliva è la principale fonte di grassi vegetali, rappresenta un regime nutrizionale-dieta utile per il trattamento della CKD e delle sue comorbidità. L'Università Tor Vergata di Roma ha testato due diversi oli, caratterizzati da un alto (Synergy) e medio (Luxolio) contenuto di composti polari minori (MPC), rilevati mediante analisi HPLC-DAD-MS, in 40 pazienti nefropatici, alla dose di 40 mL/giorno per 9 settimane.

I ricercatori hanno valutato gli effetti di questi due extra vergini sulla funzione renale, la composizione corporea, lo stress ossidativo e lo stato infiammatorio, dopo 9 settimane di consumo di EVOO (T1) e dopo 2 mesi di wash-out, ovvero due mesi dal termine dell'integrazione dietetica (T2).
E' stato osservato un miglioramento dei biomarcatori della funzione renale (tasso di filtrazione glomerulare stimato, albuminuria, azotemia, acido urico), del profilo lipidico, dello stress ossidativo, dei parametri infiammatori (tasso di sedimentazione eritrocitaria, proteina C reattiva) e della composizione corporea durante l'assunzione di extra vergine.

Questi effetti salutari erano maggiori e persistevano nel tempo dopo il periodo di wash-out nei pazienti che hanno assunto olio Synergy.
L'alto contenuto di composti minori polari dell'extra vergine sembra esercitare un effetto antiossidante e antinfiammatorio nei pazienti nefropatici e queste azioni protettive sono mantenute nel tempo.
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