Salute

Meno sale nella dieta per migliorare la salute

Il consumo eccessivo di sale causa un aumento della pressione arteriosa, con aumento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale. L’assunzione di sale è stato associato anche ad altre malattie cronico-degenerative

11 marzo 2019 | C. S.

“Togliamo il sale dai menù”. L’invito si accompagna a un ombrello che ripara il bimbo che sta mangiando dalla “pioggia” di sale in arrivo dalla saliera. Non c’è dubbio: bisogna ridurre il consumo di sale nei pasti. E ancor più farlo per i bambini. Perchè un consumo eccessivo di sale fa male. Questo l’obiettivo della Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo di sale, in corso fino al 10 marzo, promossa dalla World Action on Salt & Health (WASH), Associazione con partner in 100 Paesi istituita nel 2005 per migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione dell’introito di sodio.

L’obiettivo generale è quello di incoraggiare le aziende alimentari multinazionali a ridurre il sale nei loro prodotti e a sensibilizzare i Governi sulla necessità di una ampia strategia di popolazione per la riduzione del consumo alimentare di sale.

La settimana mondiale 2019, dedicata al tema Let’s take salt off the menu (Togliamo il sale dai menù), mira anche quest’anno a promuovere l’azione degli Stati e a sensibilizzare l’opinione pubblica, ricordando gli effetti nocivi del consumo eccessivo di sale. E  incoraggiare a cambiare le abitudini alimentari e di acquisto. Proprio quest’anno WASH ha diffuso dei dati sui pasti per bambini venduti fuori casa, nelle catene di fast food, dai quali emerge che il 39% dei menù per i più piccoli contiene troppo sale. I pasti per bambini più salati che sono stati trovati contengono più sale del limite giornaliero raccomandato per un adulto. La richiesta di WASH è dunque quella di avere una migliore etichettatura nutrizionale per tutti i prodotti commercializzati per i bambini. A cui si deve aggiungere un nuovo sforzo globale per la riduzione del contenuto di sale.

La ricerca, fatta in tredici paesi (non c’è l’Italia) ha trovato che il 39% (133) dei 343 pasti per bambini disponibili da McDonald’s, KFC, Burger King e Subway aveva più di 1,8 g di sale per porzione, una dose decisamente troppo alta. Mentre il 71% delle pietanze con dati disponibili contiene più di 1 g di sale per porzione, che rappresenta un terzo del limite giornaliero massimo di sale raccomandato per un bambino di età compresa tra 4 e 6 anni. Certo il target scelto è particolare (i fast food) ma va ricordato anche che si sta parlando di menù presentati come “per bambini”.

Potrebbero interessarti

Salute

Il gusto dolce arriva al cuore: una nuova via per la regolazione cardiaca

In una scoperta sorprendente, gli scienziati hanno scoperto che il cuore possiede recettori del gusto dolce, simili a quelli sulle nostre lingue, e che stimolare questi recettori con sostanze dolci può modulare il battito cardiaco

08 dicembre 2025 | 11:00

Salute

L'oleuropeina allevia i danni ai nervi sciatici

La somministrazione di oleuropeina aumenta significativamente la velocità di conduzione nervosa, riduce significativamente lo stress ossidativo e migliora l'integrità neuronale e la mielinizzazione, superando gli effetti della somministrazione dell'antiepilettico

07 dicembre 2025 | 11:00

Salute

Il caffè quotidiano può rallentare l'invecchiamento biologico

Bere fino a quattro tazze di caffè al giorno è associato a telomeri più lunghi. Questo suggerisce un potenziale rallentamento dell’invecchiamento biologico di circa cinque anni

07 dicembre 2025 | 09:00

Salute

Le fibre alimentari nella prevenzione oncologica

Attraverso quali meccanismi le fibre proteggono dai tumori? I meccanismi ipotizzati sono molti, tra cui quelli legati all'effetto sul tumore del colon-retto, che riguardano l’aumento della velocità del transito intestinale e la riduzione del tempo di contatto della mucosa con sostanze potenzialmente cancerogene

05 dicembre 2025 | 11:00

Salute

L'olio d'oliva in dermatologia: unire le tradizioni antiche con la moderna medicina

E’ evidente il potenziale delle olive nelle applicazioni dermatologiche, evidenziandone i benefici naturali, accessibili e terapeutici. L'olio d'oliva e la dieta mediterranea potrebbero offrire trattamenti complementari promettenti per una serie di condizioni cutanee

03 dicembre 2025 | 15:00

Salute

Attenzione alle bevande zuccherate: l'azione infiammatoria del fruttosio

Il fruttosio può innescare le cellule immunitarie per reagire in modo eccessivo alle tossine batteriche. Questa sensibilità aumentata può contribuire a un maggiore rischio di infezione. Gli effetti potrebbero essere ancora più pericolosi nelle persone con malattie metaboliche

03 dicembre 2025 | 12:00