Salute
Dieta Mediterranea e olio extra vergine d'oliva, alleati contro la sindrome metabolica
Da quando sono cominciati gli studi Predimed sugli effetti della Dieta Medieterranea e del consumo di extra vergine di oliva per combattere patologie croniche correlate alla sindrome metabolica, l'olio è stato messo sotto i riflettori: acidi grassi insaturi e polifenoli sono le armi che proteggono il nostro corpo
03 agosto 2018 | C. S.
Oggi, ci sono più persone obese che persone affette da denutrizione. L'obesità è diventata la prima delle sfide in materia di salute pubblica, poiché l'aumento su base annua è inarrestabile.
Secondo i dati dell'American Heart Association, negli Stati Uniti il 31,8% dei bambini tra i 2 e i 19 anni è sovrappeso o obeso e il 31,8% degli adulti è obeso. Il dato, in altre civiltà occidentali, non è poi così diverso ma è soprattutto preoccupante che anche in nazioni in via di sviluppo si assista a questo trend, frutto dell'asbbandono di regimi dietetici equilibrati a favore di junk food.
Ormai si stima che fino al 25% della popolazione mondiale soddisferebbe i criteri per la diagnosi della sindrome metabolica. Questa condizione aumenta di cinque volte il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e triplica il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Inoltre, questa sindrome è stata anche collegata al cancro al seno, al pancreas, al colon e al fegato.
La sindrome metabolica consiste di alterazioni metaboliche, come la pressione alta, bassi livelli di colesterolo HDL, alti livelli di trigliceridi e alte concentrazioni di zucchero nel sangue.
Grazie agli studi Predimed, che vedono le uninversità spagnole come capofila, sappiamo anche che i polifenoli presenti negli oli vergini di oliva hanno un effetto specifico e molto positivo.
Diversi studi indicano che i polifenoli presenti nelle olive e nell'extra vergine proteggono le lipoproteine dall'ossidazione e hanno un effetto protettivo contro l'ipertensione e l'iperglicemia. Abbiamo ancora prove limitate, anche se suggestive, sui suoi effetti positivi contro le dislipidemie e sull'inibizione dell'aumento di peso corporeo.
Non ci sono però solo i polifenoli.
Un recente studio condotto da ricercatori spagnoli e pubblicato sul Canadian Medical Association Journal ha confermato gli effetti dell’olio d’oliva nel contrastare la sindrome metabolica.
L’olio d’oliva possiede numerosi effetti positivi grazie alla presenza dei cosiddetti acidi grassi insaturi. È questa la marcia in più rispetto ad altri grassi usati in cucina, come burro o margarina.
Secondo gli esperti, l'aggiunta di noci e olio d'oliva alla nostra dieta quotidiana riduce l'obesità addominale e livelli di glicemia, due indicatori della presenza di sindrome metabolica subita dal 25% degli adulti spagnoli.
Ma quanto olio consumare?
Il contenuto di olio nella dieta varia a seconda delle esigenze della persona. In caso di presenza di sovrappeso o obesità il trattamento dietetico dovrebbe essere ipocalorico, quindi non bisogna esagerare con i grassi in genere. Normalmente si consigliano dai 10 ai 30 grammi di olio al giorno pari a 2-6 cucchiaini. Meglio se olio di oliva extravergine e meglio a crudo.
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