Salute
L'olio d'oliva aumenta l'assorbimento di sostanze bioattive
Non tutti i composti potenzialmente utili per il nostro corpo sono idrofili. Alcune sostanze idrofobe hanno bisogno di un mezzo per poter passare le barriere intestinali e poi poter diventare biodisponibili per il nostro corpo. E' il caso dei triterpenoidi pentaciclici della calendula
09 marzo 2017 | R. T.
Per l'assorbimento delle vitamine A, D, E e K il nostro intestino ha bisogno di un grasso. Si tratta infatti di vitamine liposolubili. Si sciolgono in olio e non in acqua.
Non tutti i grassi, però, presentano i medesimi vantaggi nel favorire l'assorbimento e la biodisponibilità di sostanze bioattive nel nostro corpo.
L'olio d'oliva, certamente, è tra gli oli che presenta, per il rapporto tra gli acidi grassi, un'altissima digeribilità, così favorendo anche l'assorbimento di questi composti nutraceutici.
Ulteriore testimonianza di questa importantissima e sottovalutata funzione dell'olio d'oliva è dell'Università di Madrid che ha studiato l'assorbimento di alcune sostanze attive della calendula, con o senza olio d'oliva.
La calendula (Calendula officinalis) appartiene alla famiglia delle Composite. Nota anche come oro di Maria, la calendula è molto utile come antispasmodico e antinfiammatorio. Recentemente sono anche state scoperte le proprietà anti tumorali della calendula. Le proprietà di questa pianta, già note nell'antichità, hanno fatto sì che fosse molto utilizzata nella preparazione erboristiche e anche gastronomiche. Noti i decotti per gastriti e dolori mestruali, così gli impacchi contro le scottature.
Purtroppo, tra i composti più attivi della calendula ci sono i triterpenoidi pentaciclici, noti per le loro proprietà anti infiammatorie e anti tumorali, ma poco biodisponibili, poiché, essendo idrofobi, vengono scarsamente assorbiti attraverso il nostro intestino.
I ricercatori dell'Università di Madrid hanno però scoperto che associare il consumo di olio d'oliva con l'assunzione di estratti di calendula può migliorare significativamente l'assorbimento delle sostanze bioattive dell'oro di Maria.
L'attività antiossidante dell'estratto di calendula è stato aumentato, fino al 50%, alla fine della digestione intestinale quando abbinato all'olio d'oliva.
L'olio d'oliva, meglio di molti altri grassi, avrebbe la capacità di creare micelle intorno a composti bioattivi lipofili anche di diversa origine, facilmente poi assorbibili per le cellule del nostro intestino.
Bibliografia
Diana Martin, Joaquín Navarro del Hierro, David Villanueva Bermejo, Ramón Fernández-Ruiz, Tiziana Fornari, and Guillermo Reglero. “Bioaccessibility and Antioxidant Activity of Calendula officinalis Supercritical Extract as Affected by in Vitro Codigestion with Olive Oil”. Journal of Agricultural and Food Chemistry
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