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Prezzi agricoli in picchiata anche nella ruralissima Francia

L’Insee ha comunicato i dati ufficiali che confermano il calo strutturale delle quotazioni delle derrate alimentari: - 0,8% in dicembre e -13,4% sull'arco dell'anno

31 gennaio 2009 | R. T.

A dicembre, l'istituto di statistica transalpino ha certificato il calo strutturale dei prezzi agricoli per il sesto mese consecutivo, con un - 0,8% in dicembre e -13,4% sull'arco dell'anno. I

n picchiata i prezzi di produzione dei cereali con -51,4% nel 2008 (-7,3% fra novembre e dicembre) per via degli stock abbondanti e della concorrenza dei paesi dell'Est.

Stesso andamento in discesa è stato registrato dai semi oleaginosi con -12,7 % in un mese e -37,6% nell'arco di un anno per le stesse ragioni di abbondanza dell'offerta sul mercato mondiale.

Il comparto ortofrutticolo ha subito un'evoluzione di segno analogo con -6,7% nell'ultimo mese del 2008, particolarmente marcato per i porri il cui prezzo è sceso del 43,5% nell'arco di 12 mesi. Ancora una volta, l'offerta è stata superiore alla domanda. Sola eccezione è l'aumento del prezzo delle pere, motivato da una domanda in crescita (+39,4% in un anno).

Sul fronte delle carni il dinamismo della domanda proveniente dal mercato italiano non è bastata a stimolare i prezzi dei bovini (-8,2% per le mucche rispetto al 2007). L'assestarsi della domanda francese di vitelli è la causa del -17,1% registrato dai vitelli contrariamente agli ovini che hanno terminato il 2008 con un +6,4%. Anche i prezzi dei suini hanno subito un calo del 3,4%, ma mantengono un trend in aumento (+8,4%) rispetto al 2007.
Continua peraltro a scendere il prezzo del latte che registra un -10%.

Anche l’ingrosso alimentare soffre: in calo del 4,7% per il 2008 con un picco negativo per i prodotti della pesca che registrano un -14,9%.

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