Mondo 22/04/2022

La Cina sceglie i propri standard di qualità per il vino

La Cina sceglie i propri standard di qualità per il vino

L'iniziativa è di un portale con più di 300 milioni di utenti. Il progetto sarebbe più in sintonia e "più adatto" ai gusti dei consumatori cinesi di vino, staccandosi dagli standard occidentali


La Cina ha avviato un sistema nazionale di valutazione dei vini che è stato adottato dal gigante cinese dell'e-commerce, JD.com. Rivolto a più di 300 milioni di clienti, il sistema è un'alternativa alle classifiche internazionali utilizzate dai principali critici.

Il nuovo sistema di valutazione del vino, proposto per la prima volta due anni fa dalla China Alcoholic Drinks Association (CADA) - l'organismo ufficiale di regolamentazione per il vino, gli alcolici e la birra in Cina - è ora ufficialmente lanciato. I primi lotti di vini valutati utilizzando la scala sono in vendita sulla seconda più grande piattaforma di e-commerce cinese, JD.com, ai suoi 362 milioni di utenti attivi mensili.

Il nuovo sistema di punteggio condivide alcune caratteristiche con i metodi di valutazione del vino stabiliti a livello internazionale, come la valutazione del colore, del gusto, della struttura e del finale di un vino.

Il sistema di punteggio utilizza 10 diversi criteri per giudicare la qualità di un vino, vale a dire chiarezza e colore; intensità; eleganza e delicatezza; complessità ed evoluzione; equilibrio della struttura; corpo; trama dei tannini (rosso); complessità; finale; qualità e tipicità.

Ogni categoria ha un massimo di 10 punti, e un vino può accumulare fino a 100 punti. Il punteggio è presentato come un grafico a radar con un punto finale senza una nota di degustazione. Su alcuni estratti pubblicati ci sono anche 20 diversi criteri di degustazione, ognuno con un massimo di 5 punti.

Alla domanda su quale impatto avrebbe il sistema se diventasse uno standard industriale, Huo Xingsan ha detto: "Se diventa uno standard industriale, significa che sarà usato [dalle autorità competenti] in Cina per il controllo della qualità dei prodotti", suggerendo che potrebbe alla fine diventare un requisito sia per i vini importati che per quelli nazionali venduti in Cina.

Al momento, non è chiaro se i vini con un rating inferiore a una certa soglia saranno autorizzati a essere esportati in Cina. Inoltre La notizia è poco chiaro in questa fase come i vini saranno valutati e da chi.

di T N