Mondo
La Spagna olivicola si aggrappa alla speranza dell'export
Contro il calo delle quotazioni, che non hanno toccato valori tali da attivare le misure di ammasso privato, si spera nell'export e nei risultati produttivi negativi dei competitor. Si incardina un progetto per convertire in legge le decisioni dell'Interprofessione
02 aprile 2019 | C. S.
Il mondo dell'olio d'oliva spagnolo è in crisi, per via del calo delle quotazioni dell'extra vergine, ormai stabilmente sotto i 2,5 euro/kg per oli di qualità commerciale, ma dopo il diniego dell'Europa il Ministero dell'agricoltura iberico non ha la possibilità di aiutare il settore tramite misure straordinarie, come gli aiuti all'ammasso privato.
Ormai si spera solo che le previsioni negative di produzione in tutto il bacino del Mediterraneo si avverino e che l'export continui a correre come fatto nelle ultime settimane.
"La previsione di bilancio globale della campagna olearia permette di evidenziare che c'è un equilibrio di mercato" ha affermato Ferndando Miranda, segretario generale del dicastero, confidando poi che "i prezzi si stabilizzeranno e riprenderanno".
Ci si aggrappa all'andamento positivo dei consumi interni, in lieve ripresa, ma soprattutto alla crescita delle esportazioni nelle ultime settimane (+26%) che "può favorire un cambiamento favorevole della dinamica dei prezzi".
Nel frattempo il Ministero, sapendo di non poter contare sull'aiuto di Bruxelles, studia nuovi ipotesi di autoregolamentazione del settore.
Il Ministero ha avanzato la richiesta di una modifica dell'articolo 167 del regolamento sull'organizzazione comune dei mercati agricoli (OCM), affinché gli accordi interprofessionali sulle norme di commercializzazione dell'olio e del vino possano essere "estesi a tutto il settore con decisione nazionale sotto forma di regio decreto".
Insomma quello che viene deciso ai tavoli dell'Interprofessione diviene legge ed è automaticamente esteso a tutto il comparto.
Se questa richiesta deve passare attraverso Bruxelles, la richiesta di una maggiore trasparenza nelle dinamiche dei prezzi ha già raccolto il parere positivo dell'Interprofessione, prevedendo un meccanismo per cui le negoziazioni diventino pubbliche per le diverse categorie di olio, in modo che possano servire da riferimento nelle transazioni, in particolare per quanto riguarda l'export.
La Spagna dell'olio cerca insomma una via d'uscita contro il perdurare del calo delle quotazioni.
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