Mondo 19/03/2019

Per la Spagna olearia si ripropone l'incubo del 2013/2014

Per la Spagna olearia si ripropone l'incubo del 2013/2014

La preoccupazione è che la caduta del prezzo dell'olio extra vergine iberico non si fermi almeno fino a maggio, scivolando verso i 2 euro/kg. Viene escluso il rimbalzo delle quotazioni, perchè l'oliveto spagnolo è in continua crescita


La produzione di olio d'oliva in Spagna si sta avvicinando a 1,7 milioni di tonnellate, considerando che a fine febbraio era di 1,63 milioni di tonnellate, superando quindi le previsioni di fine anno.

Si tratta di un valore assai vicino al record storico per la Spagna olivicolo-olearia, registrato nella campagna 2013/2014, a 1,78 milioni di tonnellate.

Un record non festeggiato dai produttori iberici che fecero il conto con quotazioni bassissime, che raggiunsero il picco negativo nel maggio 2014, con un prezzo all'ingrosso dell'extra vergine a 1,97 euro/kg. Il prezzo di partenza, è doveroso ricordarlo, era molto basso già a inizio stagione, con valori prossimi agli attuali: 2,4 euro/kg. Allora si dovette aspettare luglio per un rimbalzo dei prezzi, poiché le previsioni di produzione indicavano un'annata di scarica, sotto al milione di tonnellate.

Oggi la situazione è diversa, visto che il prezzo di partenza dell'extra vergine, a inizio campagna 2018/2019, era vicino a 3 euro/kg, quotazione poi scesa sotto i 2,5 euro/kg nell'ultima settimana, al di sotto dei 2,7 euro/kg che è considerato il costo di produzione medio dell'oliveto iberico.

Il prezzo medio dell'extra vergine nella stagione 2013/2014 è stato di 2,16 euro/kg, un incubo per il mondo della produzione iberico.

Se, secondo gli analisti, è scongiurato il pericolo di arrivare a quei livelli di prezzo, soprattutto in virtù della scarsa produzione in Grecia, Tunisia e Italia, il timore oggi è che la quotazione scenda sotto i 2,5 euro/kg e si attesti su tali livelli anche per i prossimi mesi e per l'inizio della nuova campagna olearia.

Il problema è infatti che l'oliveto iberico non produrrà, a meno di gravi problemi non identificabili al momento, un milione di tonnellate ma almeno 300-400 mila tonnellate in più, con una campagna olearia mondiale prevista in crescita nel bacino del Mediterraneo. E' quindi ai prossimi mesi che gli olivicoltori e i frantoiani spagnoli guardano con apprensione.

di T N