Mondo 12/02/2019

Boom dell'export dell'olio d'oliva tunisino, nonostante la cattiva annata

Boom dell'export dell'olio d'oliva tunisino, nonostante la cattiva annata

In due mesi commercializzate più di 30 mila tonnellate di prodotto, andate prevalentemente in Spagna. Ora il Paese nordafricano pensa a espandere la sua quota di imbottigliato, ancora ferma al 10% del totale, partendo dal Brasile


L'Ufficio nazionale dell'olio di oliva tunisino ha diffuso i primi dati di export della nuova campagna olearia, con 33 mila tonnellate vendute a novembre e dicembre 2018, di cui 30 mila sfuso e 3 mila imbottigliato.

L'olio d'oliva sfuso è stato destinato all'Europa, in particolare la Spagna, e in parte minoritaria agli Stati Uniti.

Vi sono però mercati che, per Chokri Bayoudh, direttore esecutivo dell'Ufficio dell'olio di oliva tunisino, vanno meglio esplorati e su cui la Tunisia potrebbe giocarsi il suo futuro oleario.

Tra i primi obiettivi tunisini, dopo gli Stati Uniti, vi è il Brasile. Il governo tunisino ha infatti annunciato l'avvio di una forte campagna di promozione proprio nel Paese sudamericano dove è leader di mercato il Portogallo.

L'obiettivo della campagna non è vendere olio di oliva di scarsa qualità ma un prodotto gourmet, ad alto valore aggiunto, proprio per far crescere l'autorevolezza e la stima del pubblico verso Tunisi e l'olio tunisino. Un processo che mira a incrementare durevolmente la quota di mercato di olio imbottigliato in Brasile.

di T N