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Sul glifosato è guerra di papers, metre il parlamento europeo vota per l'eliminazione

Dai presunti complotti della Monsanto a quelli della fazione anti-glifosato. Sull'erbicida più utilizzato al mondo si gioca una guerra a scacchi senza precedenti, mentre la Commissione ambiente del Parlamento europeo vota a larga maggioranza per l'eliminazione entro il 2020

19 ottobre 2017 | T N

Ormai la vicenda glifosato assomiglia sempre di più a una spy-story.

Tutto è iniziato con i Monsanto papers, ovvero una serie di documenti che indicherebbero come il colosso americano abbia cercato di condizionare le ricerche scientifiche, e persino il giudizio dell'Efsa, sulla non pericolosità del glifosato. Tutto è sfociato nell'incredibile scoperta che larghi stralci del documento dell'Ente europeo sulla sicurezza alimentare fossero tratti proprio da documenti della Monsanto.

Ci sono però anche i "Pointer Papers", dal nome Christopher Portier. Costui è un leader di una associazione ambientalista, noto per essere stato nominato, non in virtù di particolari competenze, presidente della Commissione dello Iarc che ha deciso di mettere sotto indagine il glifosato. Una volta che lo Iarc ha messo sotto accusa il glifosato, lo stesso Portier è divenuto consulente di parte di uno studio legale che aveva già pronta una Class Action contro Monsanto.

Infine da considerare pure i "Aaron Blair Papers" dal nome del docente universitario che, come membro della Commissione dello Iarc che ha deciso di mettere sotto indagine il glifosato avrebbe nascosto studi epidemiologici che indicavano come il glifosato fosse innocuo, presentando solo quelli che mostravano una correlazione con il rischio di insorgenza del linfoma non-Hodgkin.

Un intreccio di accuse e contraccuse che la commissione ambiente del Parlamento europeo ha discusso, approvando, con 39 voti contro 9 (10 astenuti), una risoluzione non vincolante che chiede la graduale eliminazione dell'uso del glifosato entro il 2020. La risoluzione sarà votata dalla plenaria di Strasburgo il 24 ottobre, il giorno prima del voto dei paesi Ue su una proposta di rinnovo dell'autorizzazione del glifosato per 10 anni.

 

 

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