Mondo
La Tunisia si candida a sostituire il “pessimo extra vergine europeo” in Russia
Nell'incontro bilaterale tra i ministri degli esteri Mongi Hamdi e Serghiei Lavrov discusso anche un rafforzamento degli scambi commerciali, a partire dall'olio di oliva, dopo l'embargo russo ai prodotti agroalimentari europei
04 settembre 2014 | T N
L'olio d'oliva non è ancora contemplato tra i prodotti soggetti a bando in Russia ma le possibili nuove sanzioni dell'Unione europee potrebbero far inasprire anche l'embargo russo verso l'agroalimentare europeo, includendo anche l'extra vergine e il vino.
In questo quadro conflittuale tra l'Ue e la Russia prova a inserirsi la Tunisia. In un recente incontro a Mosca tra il ministro degli esteri tunisino Mongi Hamdi e l'omologo russo Serghiei Lavrov si è discusso proprio del rafforzamento degli accordi commerciali e degli scambi tra i due paesi.
I due ministri si conoscono da tempo avendo lavorato entrambi presso l'Onu a New York e da subito avevano iniziato il dialogo e i rapporti tanto da istituire, già nel marzo scorso, una commissione intergovernativa per il commercio.
La recente escalation ha però fatto accelerare i tempi con la Russia che cerca nuovi partner. Il ministro degli esteri tunisino ha detto che il suo Paese è già pronto a supplire per molte delle derrate alimentari che la Russia riceveva dall'Europa. La Tunisia , ha aggiunto il ministro, è pronta a esportare anche olio d'oliva, aggiungendo che quello europeo è pessimo.
Un'esternazione dovuta anche alle ottime previsioni di raccolto in Tunisia che si sta organizzando per produrre olio di qualità destinato all'esportazione.
Da risolvere, come emerso durante una riunione interministeriale, alcuni problemi. La raccolta è troppo spesso manuale con conseguente allungamento dei tempi della campagna olearia. A questo proposito il governo ha promesso incentivi per chi si doterà di raccoglitrici meccaniche. Altra questione delicata riguarda la tradizione, specie nell'area di Sfax, di usare le verdure marce o non commercializzate come concime per gli oliveti, una pratica che però rallenta e influisce negativamente sulla qualità del raccolto. Infine sono già stati segnalati furti di olive, specie negli oliveti più isolati, e i Ministeri dell'interno e della difesa hanno promesso una maggiore vigilanza delle aree olivicole durante la campagna olearia per impedire i furti.
Potrebbero interessarti
Mondo
L'inerbimento dell'olivo e il rischio di incendi

I regolamenti richiedono il mantenimento della copertura vegetale senza lavorazione del suolo al fine di accedere agli ecoschemi della PAC, che impediscono pratiche agronomiche di base come l'interramento dei residui vegetali
14 giugno 2025 | 11:00
Mondo
100 mila firme contro l'espianto di 4000 ettari di oliveti in Spagna

L'espianto dei 42.600 alberi di olivo previsto a Lopera rappresenta una perdita stimata di 2 milioni di chili di olive e 400.000 litri di olio all’anno, un quarto dell'economia locale. Il 5% della Spagna sud orientale occupata da impianti fotovoltaici
13 giugno 2025 | 09:00
Mondo
Lo stato dell’allegagione dell’olivo in Spagna e gli attacchi di Prays oleae

La piena fioritura si ritrova solo a Granada mentre l’allegagione è avvenuta dappertutto. Previsto un aumento delle temperature nei prossimi giorni mentre la tignola dell’olivo preoccupa a Malaga, Siviglia e Cordoba
12 giugno 2025 | 11:00
Mondo
Il 18% dei ristoratori dell'Andalusia usa ancora l'ampolla per l'olio di oliva

Dopo più di mille ispezioni in ristoranti nel 2024, la Junta de Andalucìa ha lanciato intanto una nuova campagna di ispezione nel settore ospedaliero, con particolare attenzione all’uso improprio delle bottiglie di olio di oliva
11 giugno 2025 | 09:00
Mondo
Produzione mondiale di olio di oliva in discesa del 10% secondo l’USDA nel 2025/26

Il Dipartimento per l’Agricoltura americano prevede che la produzione mondiale di olio di oliva supererà di poco i 3 milioni di tonnellate, con diminuzione della produzione in Europa, Tunisia e Turchia
09 giugno 2025 | 14:00
Mondo
Masterclass Coldiretti, Unaprol e Ice per far scoprire ai giapponesi i segreti dell’olio di oliva Made in Italy

L'export di olio extravergine di oliva italiano in Giappone è arrivato a sfiorare il valore di 130 milioni di euro, in aumento del 56% rispetto all’anno precedente, confermando un trend crescente
07 giugno 2025 | 15:00