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Prevista una campagna olearia molto magra in Spagna. Produzione giù del 50%
Due delle più rappresentative associazioni iberiche denunciano una situazione difficile. Siccità, freddo e scarsità di acqua per irrigazione sul banco degli imputati
16 giugno 2012 | R. T.
Sono state diramate le primissime stime su ipotesi di produzione della prossima campagna olearia in Spagna e si tratta di dati che non possono che lasciare di stucco.
Viene infatti previsto un calo della produzione del 50-60% rispetto a questa annata. La produzione non dovrebbe quindi superare le 700mila tonnellate.
Le previsioni sono concordi. Sia la federazione delle imprese cooperative (Faeca) sia il coordinamento delle organizzazioni dei produttori (Coag) stimano una produzione di 677.735 tonnellate.
In particolare l'area di Jaen dovrebbe essere la più colpita, insieme con le aree di Condado o la Campiña Norte.
"La campagna 2012-13 tornerà a volumi produttivi di sette anni fa", ha osservato il segretario generale del Coag, Juan Luis Avila. Si dovrà tornare indietro con l'orologio alla stagione 2005-06 a Jaen quando si ottennero 266.398 tonnellate d'olio d'oliva. Il minimo storico, da che Jaen divenne provincia olivicola, fu però registrato nel 1999-2000 con 221.551 tonnellate.
Sarebbe tutta colpa di un inverno o troppo mite e poco piovoso, sulla costa, oppure troppo freddo più nell'entroterra.
Ora, dopo un inverno "primaverile estremamente secco" si registra una fioritura scarsa, “inferiore alle aspettative.
Dal settembre 2011, le precipitazioni sono infatti state pari a 158 litri per metro quadrato a Jaen, 228 al Contado e 390 nella regione di Cazorla.
“La situazione è già critica” ha dichiarato Juan Luis Avila, anche perchè le riserve idriche per l'irrigazione sono modeste mentre i costi di pompaggio e distribuzione sono lievitati, con la conseguenza che alcuni agricoltori stanno pensando di rinunciare alla raccolta in un simile contesto.
Da parte sua, il presidente della Faeca, Paul Carazo, ha sottolineato come "in questa situazione così complicata, l'utilizzo dell'ammasso privato, coincidente con le previsioni di una campagna modesta, dovrebbe stimolare la ripresa dei prezzi ".
Per aiutare i soci delle cooperative in un simile difficile frangente la Faeca sta negoziando accordi con varie istituzioni finanziarie, compresa la Caja Rural de Jaén, affinchè le coop, accedendo a credito bancario, possano pagare agli olivicoltori l'olio anche se ancora non venduto. Il ritardo nel saldo del conferimento sta infatti mettendo in crisi di liquidità molti olivicoltori, con la conseguenza di stimolare un abbandono degli oliveti.
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